Rogue city - Film (2020)

Rogue city
Locandina Rogue city - Film (2020)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Bronx
Anno: 2020
Genere: gangster/noir (colore)

Cast completo di Rogue city

Note: Prodotto e distribuito da Netflix

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La nostra recensione di Rogue city

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tecnicamente Marchal non si discute, lo sappiamo tutti. Nuovo maestro del polar eccetera eccetera. Poi però ti trovi sparato dentro una storia che più caotica è difficile immaginarla, con decine di personaggi che saltan fuori dal niente, che a raccontarla due giorni dopo aver visto il film rischi di non ricordare nulla... per poi accorgerti che in fondo è la solita lotta tra bande, coi soliti poliziotti corrotti, col solito non esistono buoni e cattivi, che sempre tutto è sfumato e confuso. Insomma, esattamente quello che ti aspetti da un noir francese moderno, sporco, realizzato ovviamente con stile superiore in grado di ottenere l'impatto giusto e colpire chi...Leggi tutto è già pronto a gridare all'ennesimo capolavoro (o quasi) del regista.

Il film si apre nel buio: qualcuno urla e un un tizio, tornata la luce, esce dalla villa dove stava, prende il fucile e si spara. Già qui il tutto è molto più che un déjà vu. Se ci aggiungiamo che subito dopo compare sotto un bel "tre settimane prima" e che si parte a gambero, si può capire quanto ci si adagi volentieri sui cliché più triti, dai quali Marchand si guarda bene dall'affrancarsi anche nel prosieguo, quando si parte in quarta con una strage ferocissima in un bar tra la banda dei Bastiani (al cui vertice sta una inevitabilmente invecchiata Claudia Cardinale) e quella di Frank Nadal (Renaud). Una carneficina messa in scena con la musica che copre completamente i suoni (tranne quelli degli spari, comunque attutiti) ottenendo un effetto indubbiamente efficace e a suo modo piuttosto insolito.

In un'altra zona, nello stesso momento, prende posto il nuovo direttore della polizia in Marsiglia, Leonetti (Reno), che avrà il difficile compito di mettere ordine in una guerra tra gang che promette sangue e cadaveri a non finire. E sarà così, dal momento che come detto anche gli agenti dell'anticrimine non sono certo degli stinchi di santo. Tra questi Richard Vronski (Gautry) si mette in luce come il vero protagonista, affiancato dall'alcolizzato Willy (Merhar) ovvero l'uomo che avevamo visto suicidarsi nell'incipit. La squadra si getta a capofitto nell'intreccio, controllata da una bionda non più giovanissima (Catherine Marchal, moglie del regista) che avverte il loro commissario di come ci siano sospetti pesanti su qualcuno del gruppo, perché informazioni segrete vengono, non si sa come, passate ai trafficanti di droga del posto.

Ma non ci si ferma a questo perché, proseguendo, l'intreccio si infittisce ulteriormente costringendo chi guarda a non perdere nemmeno un secondo del film, pena il rischio di precipitare nel marasma. La cosa naturalmente va a discapito del godimento di un'opera che, se già rischia di coinvolgere a fatica per questo motivo, pare offrire veramente poco anche dal punto di vista della freschezza, con scene cui si ha sempre l'impressione di aver assistito mille volte. Marchal poi dà fluidità ai movimenti, dirige da par suo salvandosi da ogni possibile stroncatura feroce, ma il film non appassiona, scivola indolore ravvivato qua e là da singoli buoni momenti, recitato bene ma terribilmente vuoto. Con un'impennata spettacolare nel finale, sulle note di "Immortels" di Alan Bashung. Marsiglia occhieggia qua e là senza lasciare, neppure lei, troppo il segno.

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Tutti i commenti e le recensioni di Rogue city

TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/11/20 DAL BENEMERITO GALBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/03/25
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Galbo 1/11/20 06:10 - 12641 commenti

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La città di Marsiglia fa da sfondo ad una guerra tra bande criminali, con la complicità di poliziotti corrotti. Polar diretto dallo specialista (ed ex poliziotto) Olivier Marchal e prodotto da Netflix, un film in cui nessun personaggio è esente da ambiguità a partire dai poliziotti (unità anti gang e anti droga), i cui metodi sono assai poco ortodossi. Un film crudo, non originale ma ben realizzato in cui la violenza è funzionale alla trama e il cast annovera un cast molto ben scelto, con la presenza per la verità poco incisiva di Jean Reno e di Claudia Cardinale. 

Tarabas 2/11/20 10:22 - 1888 commenti

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Marchal è una garanzia per quanto riguarda il polar contemporaneo, genere nel quale ha messo a segno almeno un capolavoro. Qui non aggiunge molto al catalogo dei tipi (umani, scenici, narrativi) ma il film è solido e avvincente, anche se spreca il peso massimo Reno in un ruolo di assoluto contorno. Per il resto, la assolata (e tuttavia torbida) Marsiglia delle lotte tra clan (corsi contro maghrebini, nello specifico) è uno scenario funzionale per queste storie. Cast non particolarmente noto alle nostre latitudini, ma ben scelto e ben diretto. Più che buono.

Nicola81 9/11/20 16:58 - 2974 commenti

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Corsi e magrebini in lotta per il monopolio del traffico di droga a Marsiglia, ma anche i poliziotti che dovrebbero sgominarli hanno i loro scheletri nell'armadio (se anche non sono corrotti, giocano comunque sporco). Marchal non perde un colpo e si conferma maestro indiscusso del polar. Trama magari non originalissima ma molto ben articolata, regia vigorosa (soprattutto nelle sequenze d'azione), attori davvero in parte sebbene i più noti (Reno, Lanvin e la Cardinale) siano relegati a dei cammei. E poi c'è quel finale che sembra aprire alla speranza, e invece non fa sconti a nessuno.

Hackett 11/11/20 10:38 - 1871 commenti

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Marchal torna a parlarci di poliziotti duri e marci, delinquenti spietati e spirali di vendetta che travolgono tutto in questo nuovo polar violento e senza speranza. Come sempre la sceneggiatura è incalzante, gli attori perfettamente in parte ed è palpabile in ogni inquadratura il disagio quotidiano dei protagonisti, sempre più immersi in guai più grandi di loro. Non a livello di capolavori come 36 Quai des Orfèvres o L'ultima missione ma comunque all'altezza della fama di uno dei migliori autori di noir contemporanei.

Capannelle 29/06/21 23:36 - 4560 commenti

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Alla fine il pur bravo Marchal non si fa mancare nulla tra colpi proibiti, feroci faide tra gang e poliziotti ad alto tasso di ambiguità. Un ricettario classico per i polzieschi moderni che per la verità sembra andare troppo per le lunghe e non tenere bene le fila quanto a compattezza e linearità. Soprattutto dalla parte dei tutori della legge sembra di scoprire il marcio strato dopo strato e la sceneggiatura pare incapace di porsi un freno. Cast in palla, con parti di contorno per Reno e soprattutto per la Cardinale.

Cotola 17/07/21 19:11 - 9511 commenti

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Ultima opera di Marchal con cui il regista si conferma una garanzia nel genere oltre che le sue buoni doti tecniche: si vedano le scene d'azione, ottimamente girate. Anche la scrittura del film è sicuramente buona: qui, infatti, pur avendo messo in piedi una storia certamente non originale, riesce a coinvolgere lo spettatore per tutta la durata. Riuscita l'anima nera della pellicola che dispiega tutto il suo potenziale nell'epilogo oltre che in una serie di personaggi tutti o quasi caratterizzati da un pesante fardello di ambiguità tanto che il più pulito tra loro ha la rogna.
MEMORABILE: Gli ultimi minuti: nerissimi e per nulla scontati.

Rufus68 10/04/24 11:30 - 3951 commenti

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La solidità del mestiere di Marchal non si discute. Qui siamo nel suo pieno territorio stilistico, il che garantisce un prodotto di apprezzabile qualità: pochi fronzoli, grugni duri, lo spietato melting pot criminale di Marsiglia in cui sono coinvolti sia le gang che le istituzioni che dovrebbero combatterle. Si avverte palpabilmente il manierismo di certe soluzioni (il poliziotto che dà fuori di matto, il cameratismo mafioso), ma è il finale, esagerato, a togliere credibilità drammaturgica a tutta l'operazione e a ridurla a estrema spettacolarizzazione televisiva. Imbolsito Reno.

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