Revolution - Film (1985)

Padre e figlio trascinati nella guerra d'indipendenza americana. Il bello del film è aver sfrondato la guerra dall'estetica mitizzante e aver descritto con crudezza la violenza e il caos dell'evento che ha generato gli Usa (notevoli le scene di massa). Ma la sceneggiatura è rabberciata (c'è pure un'appiccicaticcia e ridicola storia d'amore), con dialoghi inascoltabili. Al Pacino si dà generosamente, mentre Nastassja Kinski, forse per l'assurdità del suo personaggio, è imbarazzante. Nel complesso questo film è un'occasione persa.

Semi kolossal insapore a cui mancano le peculiarità del genere. Intanto non c'è una sceneggiatura decente e soprattutto ad ampio respiro. Per cui alla fine Indipendenza o no il film gira tutto sul personaggio di Pacino caratterizzato tra l'altro anche maluccio. Risibile poi il suo alter-ego (il sergente inglese/Shuterland) che compare in pochissime scene senza avere quasi nessun peso nella storia. Male anche la Kinski ed un po' tutto il cast. Noioso oltremisura è un'impresa riuscirlo a guardare fino alla fine. È migliore Il patriota di Gibson.

Pellicola vergata dalla presenza di grandi nomi e che gira fondamentalmente intorno a un Pacino che dà anima e corpo per salvare la prole da una guerra (quella di'indipendenza americana) che lui non vorrebbe combattere. Lungo e per lunghi tratti stancante, il film diretto da Hudson è discreto nella costruzione ma pecca di una sceneggiatura non sempre chiarissima che obbliga regista e cast a tripli salti mortali che non bastano a colmare un'assenza generale di passione.

Il capitolo della rivoluzione americana contro i colonizzatori inglesi viene qui raccontato puntando tutto sulle vicende di un padre e un figlio sballottati da una guerra che cambierà il loro destino. Un film epico, in cui alla usuale bravura di Pacino si contrappone lo sfuggente ghigno di Sutherland. A volte ingenuo nelle casualità degli eventi capitati e descritti, si dimostra comunque un film che sa rievocare la storia, emozionando nel contempo. Belle e immense le inquadrature sui paesaggi mozzafiato del Nuovo Mondo, così pieni di potenzialità.

L'inglese Hudson restituisce agli americani la "loro" rivoluzione sbattendogli in faccia i momenti meno edificanti in un dramma storico che si regge sull'amore fra padre e figlio. Il film non ha raggiunto i risultati auspicati (fu un flop di dimensioni epocali) probabilmente a causa di uno script inadeguato e di una regia leziosa che indugia nei momenti melò rendendo la pellicola talvolta pesante. Non all'altezza anche la prova del cast (a parte il solito Pacino che sembra venire da un altro pianeta) e la fotografia troppo "carica" che perde spesso la luce giusta. Comunque buono.