Red notice - Film (2021)

Fin dove porterà questo continuo abuso di effetti speciali per colmare le mancanze di trama e sceneggiatura che della settima arte erano la linfa un tempo? Sino a che livello di inverosimiglianza ed esagerazione pacchiana? Ma poi, davvero si riesce a pensare di arrivare a Castel Sant'Angelo e fare come "gle pare" ? D'accordo, serve anche spegnere il cervello distraendosi, e in effetti ci riesce questo film. Va preso così, svago puro senza pensieri.

Un agente dell'Interpol e un abile ladro devono far fronte comune per recuperare tre uova d'oro di inestimabile valore che sono però nel mirino anche del ladro di opere d'arte più grande del mondo... Produzione Netflix da 200 milioni di dollari per un mix di action scanzonata e heist-movie turistico in giro per mezzo mondo con un pizzico di Indiana Jones, tante strizzate d'occhio cinefile e gli immancabili pacchi e contropacchi. A patto di abbassare le aspettative quanto a originalità, logica e verosimiglianza, le avventure di Johnson e compari intrattengono senza troppo annoiare.

Il furto di preziosi manufatti egiziani (le uova di Cleopatra) coinvolge in giro per il mondo due abili ladri e un’agente dell’FBI. Tra James Bond e True Lies (con una “spruzzata” di Indiana Jones), un  film pochissimo originale nella trama e che coinvolge tre star del cinema d’azione che mostrano un buon feeling reciproco (in particolare Reynolds e Johnson) e una certa auto ironia in una pellicola divertente e piena di ritmo, con ampio sfoggio di location affascinanti e “turistiche” come nella migliore tradizione del genere. Derivativo ma nel complesso non male.

Azione ai tempi moderni: pochi corpi sudati, sporchi e in canottiera, più sparatorie che schiaffoni, nessun Val Verde e niente Rolling Stones. Il tutto è sostituito da una impostazione generale "Jumanji on steroids". Per i duri e puri forse un colpo al cuore ma c'è da dire che, almeno qui, il giocattolone funziona. Il ritmo è elevato, le location ben sfruttate, Johnson, Reynolds e Gadot ci mettono impegno e le facce (e i corpi) giuste. Insomma, i vari pezzi presi qua e là, da Indiana Jones in giù, sono ben amalgamati e ci si godono due ore di dignitoso cinema scacciapensieri.

Frullatone di tanti film (Ocean's eleven, Indiana Jones, True lies, Tango & Cash) che tutto sommato diverte, soprattutto grazie alla chimica della coppia Johnson-Reynolds che si dimostra affiatata, riuscendo a far coesistere i rispettivi personaggi formulaici e collaudati. Anche Gal Gadot non sfigura, una sorta di villain carismatica e affascinante, con vari numeri a suo favore. Qualche buona scena action, location in giro per il mondo, una regia attenta. Tutto derivativo ma non spiacevole, fino a un finale un po' tirato via che apre la porta ad altre avventure.

L'abuso dei cliché del cinema d'azione americano è talmente eccessivo e sfrontato da ricordare il mitico Commando degli anni '80: un onesto intrattenimento che avrebbe però potuto essere più divertente con un altro protagonista al posto di The Rock, che non sembra completamente a suo agio nel ruolo (più autoironico Reynolds). Avvincenti le scene della villa e del carcere, nonostante qualche momento di CGI "plasticosa", a dispetto del faraonico budget impiegato. Qualche apparente buco nella trama viene risolto con il colpo di scena finale, altri restano invece più nel vago.

Vorrebbe essere l'ennesimo heist movie da prendere alla leggera, ma qui tutto il possibile camp è stato risucchiato, lasciando scoperto il cocktail di insipidità e pacchianeria alla base. Ci sono solo autocompiacimento, smorfie, ammiccamenti, umorismo stantio e azione anonima per un taglia-e-cuci che si può dire di aver visto anche senza tenere gli occhi sullo schermo. Dalla Gadot forse meno, ma dagli altri due era lecito aspettarsi qualcosa in più.