Rebecca, la prima moglie - Miniserie TV (2008)

Rebecca, la prima moglie (miniserie tv)
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Durata: 2 episodi
Anno: 2008
Genere: fiction (colore)
Note: Tratto dal romanzo di Daphne du Maurier ed ispirato al film "Rebecca - La prima moglie" di Alfred Hitchcock del 1940. Sceneggiatura della scrittice Patrizia Carrano.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/04/08 DAL BENEMERITO GUGLY
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Gugly 9/04/08 09:11 - 1187 commenti

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Temeraria trasposizione televisiva. I pregi: ambientazione accurata, buona fotografia, buona musica; su tutti primeggiano Omero Antonutti (nella parte del maggiordomo con poche battute!) e Mariangela Melato. I difetti: la Capotondi è troppo bimba per interpretare la seconda moglie (sembra uscita da Compagni di scuola) e Alessio Boni non pare completamente a suo agio. Su tutto aleggia l'ombra del Maestro, ma il colore fa troppo patinato. E la Melato talora ha delle smorfie che richiamano i cavalli della Blucher...
MEMORABILE: Il quadro della prima moglie: davvero una mossa azzeccata.

Ciavazzaro 30/09/08 15:53 - 4770 commenti

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Non si può commentare. Spero che la Fontaine non veda mai chi ha preso il suo posto, ed è sicuro che il povero Laurence Olivier si stia rivoltando nella tomba. C'è la Melato, ma non basta un buon nome per rendere accettabile il film. Se paragonato al classico di Hitchcock la pellicola vale meno di zero: questa profanazione non andava fatta.

Galbo 5/08/09 21:02 - 12392 commenti

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Triplo salto mortale senza rete: rifare il super classico diretto da Alfred Hitchcock, adoperando autori, regista, attori e maestranze italiche. Troppo prevedibile il risultato negativo, ma l'impegno c'è: riguarda ambientazione e messa in scena generale. Peccato che in nessun caso si possa replicare la magia del film originale: colpa del cast quasi tutto senza carisma a parte poche eccezioni.

Daniela 3/08/09 13:33 - 12662 commenti

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Per(de)merito della presenza di Melato, l'ho iniziato a vedere, pur con tanti pregiudizi... del tutto giustificati assaggiato il risultato. Boni è molto bono (parere personale), ma salvo pochissime occasioni, poco altro; la Capotondi si conferma attrice immatura, assolutamente incapace di restituire la grazia timida del modello; persino il pezzo forte Melato delude per eccesso di caratterizzazione (tanto che l'interprete originale sembra al confronto un esempio di misura). Un ricalco malriuscito e deprecabile, nonostante la confezione.

Belfagor 22/02/10 17:08 - 2690 commenti

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Inutile fare un confronto con l'opera di Hitchcock: quello era un film diretto magistralmente dal maestro del brivido, questa è una fiction con alcune componenti azzeccate ma dal risultato generale mediocre. La coppia di protagonisti non è adatta, i più in parte sono Antoniutti e la Melato (che però in alcuni momenti esagera). Molto curate le ambientazioni, fotografia troppo accesa. I soliti pregi e i soliti difetti della fiction italiana, senza novità particolari.
MEMORABILE: Il ritratto divorato dalle fiamme.

Lucius 16/07/10 18:56 - 3015 commenti

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Sarebbe stato bello vederlo a teatro. Un'operazione interessante ma senza stile, nel senso che vale la pena di vedere le attrici recitare, specialmente la Melato che fa la differenza, ma la regia è veramente elementare, praticamente inesistente. La macchina da presa si muove a destra e a sinistra come solo un regista alle prime armi potrebbe fare. Bravo Arana, meno l'interprete maschile. E' il caso di dire brave le donne.

Mdmaster 26/10/10 13:11 - 802 commenti

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Trasposizione meramente televisiva di un grande classico, assolutamente superflua (ovviamente) e quasi offensiva nei confronti dell'originale, soprattutto per colpa di un cast davvero ignobile. La Capotondi è completamente fuori parte, incapace di evocare anche minimamente il fascino della Fontaine, ha più l'allure della cameriera che della padrona. La Melato invece è discreta, ma troppo esagerata, trasformandosi quasi in macchietta. L'ambientazione perlomeno funziona e così pure la mise en scène. Assolutamente evitabile e da dimenticare.

Caesars 31/05/13 08:29 - 3790 commenti

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Riportare sullo schermo il romanzo di Daphne Du Maurier dopo la versione che Hitchcock ci ha regalato era impresa improba; se poi pensiamo che il prodotto è destinato alla tv italiana, diventa disperata. Con queste premesse, andando un po' controccorrente, non mi è parso che questo prodotto sia poi così ignobile. Certamente ha i difetti tipici delle fiction, soprattutto per quanto riguarda la recitazione (escluso la Melato e Antonutti, ovviamente), ma la cura realizzativa è notevole e la visione scorre via abbastanza piacevolmente. **!

Ira72 25/03/20 22:48 - 1313 commenti

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Scarso, ma qualcosina da salvare c’è (Boni, che anche esteticamente è centrato nel contesto). Il resto è una tragedia, da ogni punto di vista filmografico. Cimentarsi nel rifare un capolavoro asciutto e perfetto allungandolo fino a tre ore, è impresa suicida. Infatti. Il brodo è diluito da una serie di interpretazioni mal riuscite. In primis la Capotondi, acerba e inadatta al ruolo, in secundis la Melato che, al contrario, esaspera senza impressionare una figura fondamentale della sceneggiatura. Resta un lavoretto ambizioso, tristemente insufficiente.

Siska80 9/09/20 16:36 - 3792 commenti

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A parte l'errata idea di dare un nome alla protagonista (peculiarità hitchcookiana che dava alla pellicola un ulteriore alone di mistero), decisamente migliore dell'originale. Bravissimo Alessio Boni nel rimarcare i continui sbalzi d'umore di Maxim (che alterna un sorriso carico di dolce malinconia a uno sguardo glaciale che mette i brividi), ma anche la grande Melato (un'arcigna signora Danvers). Belle location, tensione palpabile, ritmo costante, finale spettacolare.
MEMORABILE: La rovinosa caduta dalle scale.

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  • Discussione Gugly • 9/04/08 11:20
    Portaborse - 4710 interventi
    Posto qui considerazioni più approfondite, peraltro sulla fiction perchè il film lo vedrò prossimamente.
    Mi sono scandalizzata per l'utilizzo di Omero Antonutti, che recita anche solo con gli occhi e dice frasi fondamentali quali " il pranzo è servito" oppure "Benvenuta signora".
    La Capotondi si impegna, ma ha la faccia troppo da bambina e sembra che da un momento all'altro dalla boccuccia debbano uscire intercalare in romanesco e, a mio avviso, tale rimane per tutta la narrazione, una ragazzina troppo giovane per il ruolo affidatole. Lo so che il personaggio ha vent'anni, ma non ha la maturità necessaria,ci voleva un'attrice giovane ma almeno con un viso più maturoe sofferto, visto che parliamo di una specie di Jane Eyre.
    Alessio Boni è il solito tormentato: non ha i baffi per non consentire una temeraria sovrapposizione con Laurence Olivier, ma il suo tormento ha qualcosa di troppo recitato stavolta.
    Sono troppo pignola se dico che ho notato la cuoca con l'accento veneto ed una cameriera romanesca, visto che l'azione sarebbe ambientata in Cornovaglia?
    Mariangela Melato: sulla bravura dell'attrice non si discute, però le smorfie rischiano la parodia involontaria della prima signora Danvers e di altri personaggi che non sto qui a ripetere.
    Mi permetto infine un'ultima annotazione più generale: la Melato su indicazione del regista tratteggia una governante sostanzialmente innamorata della prima moglie, esplicitando un po' di più quello che negli anni 40 si poteva solo intuire ma non dire; da qui ne conseguono scontri molto moderni anche con la nuova signora de Winter.
    in compenso, credo che proprio in ossequio a questa linea non siano state rappresentate sequenze di sesso esplicito tra Max e la seconda sposa.
    Ma allora perchè è rimasta l'ambientazione originale? Non capisco questa ansia di attualizzare le tematiche ( a metà in questo caso forse per far aleggiare ancora di più lo stile del Maestro) e tenere i costumi vecchi, perchè alla fine rimane scontento chi non rivede la fedeltà all'originale, e pure chi voleva magari accostarsi per la prima volta alla storia rimane confuso.
    Comunque il quadro di Rebecca rimane una buona trovata anche se pure qui chi segue tutte le fiction avrà avuto l'impressione che la Danvers parlasse al quadro come Isa danieli nella parte di Reginella nella fiction Capri....
    Ultima modifica: 9/04/08 19:25 da Gugly
  • Discussione Zender • 9/04/08 11:33
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Brava Gugly, ottime considerazioni. Hai reso benissimo l'idea di ciò che ci si trova davanti!
  • Discussione Gugly • 9/04/08 11:49
    Portaborse - 4710 interventi
    Grazie Zender. Peccato però che alla fine il giudizio non possa essere positivo. Comunque, se qualcuno incuriosito dalla fiction si accostasse al film oppure al romanzo, almeno qualcosa di buono questo prodotto che leggo criticato un po' da tutti porterebbe.
  • Discussione Zender • 10/04/08 00:43
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Io ho troppo poca esperienza in campo sceneggiati per poter dare un giudizio anche avventato. L'unico confronto che sono stato in grado di fare è stato tra IL SEGNO DEL COMANDO e VOCI NOTTURNE (nelle schede relative), che si assomigliano molto e che vede vincitore, per quanto mi riguarda, il più recente dei due, nonostante IL SEGNO DEL COMANDO resti un classico di rara originalità.
  • Discussione Gugly • 10/04/08 09:30
    Portaborse - 4710 interventi
    sono d'accordo sul fatto che le fiction di oggi e gli sceneggiati di 30-40 anni sono due realtà diverse. Per quanto mi è possibile sto cercando di recuperare i vecchi sceneggiati per poter avere delle impressioni più specifiche. Appena possibile ne parleremo. Alla prossima :)
  • Discussione Zender • 10/04/08 15:33
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Cotola, nella discussione di REBECCA il film, ebbe a dire:
    Cara Gugly che dire se non che dici sempre cose giuste e stimolanti? Sei impagabile!
    Per quano riguarda il confronto tra gli sceneggiati del passato è quelli odierni è chiaro che si tratta di prodotti molto diversi.
    A me per quel poco che li ho visti (gli uni e gli altri) sembrano nettamente migliori quelli del passato che sono di tutt'altra pasta.
    In ogni caso il discorso è troppo lungo perchè io lo liquidi in poche righe. Magari ci sarà occasione di parlarne in futuro.
  • Discussione Gugly • 14/04/08 10:44
    Portaborse - 4710 interventi
    ho visto il film del 1940 e sto leggendo il libro, pertanto posso affermare che il difetto di questa produzione, a mio parere, sta nell'aver pescato un po' dal film e un po' dal romanzo senza scegliere una strada precisa...quindi Alessio Boni per distinguersi da Laurence Olivier fa il tormentato, quando invece il grande attore inglese a ragion veduta offriva un'interpretazione più essenziale perchè un aristocratico proprietario terriero degli anni 40 è stato educato fin da bambino a reprimere ogni emozione, mentre chi piange e si dispera è la seconda sposa, che proviene da un ceto inferiore...la Capotondi come ho detto si impegna ma non convince perchè alla fine non esprime sofferenza e spaesamento come faceva Joan Fontaine...sulla Melato, invecchiata rispetto al viso tondo e liscio della Anderson ( che con quella acconciatura somiglia moltissimo all'attrice toscana Barbara Enrichi) si è voluto insistere come nel romanzo ( dove si parla di una vecchia) sul ruolo strega cattiva, ma il richiamo al film ha confuso.
    Da qui il risultato non ( completamente ) positivo.
  • Discussione Caesars • 18/06/13 08:57
    Scrivano - 16810 interventi
    La villa in cui abitano i protagonisti è in realtà il castello Miramare a Trieste.


    (anche se l'angolazione è diversa è evidente che si tratta dello stesso ediificio).
    Da notare che invece quando la dimora è ripresa dalla scogliera sul mare si tratta in effetti del castello di Duino (sempre vicino a Trieste)

    Qui si possono tovare immagini del castello
    http://www.viviparchi.eu/strutture-dettaglio.asp?catalogueProdId=333&catalogueCatId=4&catalogueClassId=6