Ready player one - Film (2018)

Ready player one
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Ready Player One
Anno: 2018
Genere: fantascienza (colore)
Note: Tratto dall'omonimo romanzo del 2010 scritto da Ernest Cline, co-autore della sceneggiatura del film.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Vien da chiedersi se senza la firma di Spielberg un film così avrebbe attratto tanta curiosità. Di mondi virtuali ce ne siamo sorbiti a carrettate, dai tempi di ATTO DI FORZA, e cogli anni non hanno fatto altro che moltiplicarsi fino a far nascere la "vera" realtà di "Second Life", se mai qualcuno se ne fosse dimenticato. Sono opere in cui la fantasia degli autori ha modo di scatenarsi dando vita a mondi futuristici che diventano contenitori di magie ed effetti speciali di ogni genere (vedi il recente VALERIAN, per citare il più ricco). In aggiunta il richiamo...Leggi tutto agli Anni Ottanta, oramai una moda stantia che da STRANGER THINGS ai GUARDIANI DELLA GALASSIA non fa che recuperare sempre più affannosamente musiche, mode, miti e icone: un immaginario ricco che colpisce soprattutto una generazione e che qui incrementa a dismisura i riferimenti; ma non è certo il numero a impreziosire l'idea. A rispolverare i videogame d'epoca ci aveva da poco pensato PIXELS e insomma, forse l'unica trovata a colpire davvero e che potrà aprire la via a interessanti esplorazioni virtuali al cinema è l'ingresso a posteriori in set epocali ricostruiti ad hoc (l'Overlook Hotel di SHINING). La storia prevede che il nerd di turno (Sheridan) diventi nel mondo alternativo di Oasis un eroe tridimensionale (ancora non si riesce a dare alle figure umane un'apparenza non artefatta che non cozzi col realismo degli scenari) in caccia come chiunque - a quanto pare - dell'easter egg che il diabolico creatore e proprietario di Oasis ha nascosto nel suo gioco prima di morire promettendo in eredità a chi lo porta alla luce nientemeno che il suo enorme business. Ci sono tre chiavi, celate in qualche anfratto digitale di Oasis: chi le troverà avrà accesso al più grande regalo che si possa immaginare. Una trama minimale, resa avventurosa dalla solita multinazionale malvagia i cui capi inseguono il nostro eroe e i suoi amici (poteva mancare la dolce, insostituibile compagna?), è sovrastrutturata da mille particolari che finiscono per offuscarne i contorni fino a confondere fin troppo le acque e appesantire la narrazione. Quanto al contorno pirotecnico digitale non sembra proporre grandi innovazioni rispetto ai tanti prodotti analoghi che guardano alla fantascienza per rifugiarsi presto nel più accessibile fantasy, con un lavoro non sempre convincente a livello fotografico e anonimo nella creazione di personaggi e gadget che non siano citazioni di modelli preesistenti. Perché poi vedere Gundam scendere dal cielo e planare in un campo da guerra innevato teatro di una colossale battaglia tra giganti di ferro, mechagodzilla e quant'altro è inutile negare che il suo effetto lo faccia. Ma se ti chiami Spielberg e hai alle spalle fantameraviglie come MINORITY REPORT o commoventi riletture favolistico-futuriste come A.I. ci si aspetta ben altro. Ci si aspetta non che rimastichi il trend risputandone una dignitosa variante ma che apri una via nuova, che indichi la strada maestra raffinando l'esistente ed evitando le trappole della paccottiglia digitale. Invece questi ragazzetti con tute e caschi paion meno interessanti dei vuoti player one di un videogame e soprattutto manca al film quell'ironia che molto salverebbe e che viene invece confinata giusto a qualche trovata simpatica (il cubo di Zemeckis) e poco altro dimostrando di non saper sgravare in alcun modo la pedantezza di certe scelte. Una pachidermica (due ore e venti) immersione nel virtuale che frulla concetti, scene, universi, riferimenti con l'abilità di chi il cinema più giocoso ben conosce ma che a un tocco personale qui del tutto rinuncia, preferendo crogiolarsi in estetiche e concetti legati a un mondo – quello dei videogame – dal quale però si elimina inevitabilmente l'interattività (cioè la sua stessa ragion d'essere) chiedendoci di empatizzare con personaggi di rara inconsistenza.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/03/18 DAL BENEMERITO NONCHA17 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 8/04/18
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Noncha17 28/03/18 23:32 - 87 commenti

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La più classica storia d'amore "moderna" degli anni ’80 trasposta in un gioco di ruolo, in cui a trionfare è la cultura cosiddetta pop di fine-millennio (quella vissuta dal creatore di Oasis). A colpire, più che le migliaia di citazioni, è la visione videoludica! Il ritmo riesce a catapultarci dentro ma, proprio come i protagonisti, bisogna riuscire a rimanerci. Proprio questo è il pregio e, forse, il difetto (per chi mollerà)! L'obiettivo è centrato: proprio una bella fuga dalla realtà.
MEMORABILE: Traguardo; All'Overlook Hotel; L'avatar di Goro di Mortal Kombat; Si balla con "Stayin' Alive"; Gli "amici" in realtà; Il potere del cubo di Zemeckis.

Digital 29/03/18 09:19 - 1257 commenti

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Sfruttando la proficua moda del retrò, Spielberg dirige questo simpatico film non privo di difetti. Le note liete si hanno in una storia che, pur nella sua semplicità, riesce a intrigare, con citazioni a profusione (fantastica la parte ambientata all’Overlook Hotel) e una frizzante colonna sonora che prevede alcune hit del passato. Di contro abbiamo una durata che appare francamente eccessiva, con una parte finale talmente fracassona e ricca di effetti speciali da far rischiare l’epilessia. Cast in parte, con menzione speciale per la graziosa Cooke.

Deepred89 30/03/18 11:01 - 3709 commenti

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Il settantenne Spielberg tira fuori dal cilindro il film definitivo sugli universi paralleli videoludici, perfetto marchingegno di immersione e pervasione messo in scena con uno stile vertiginoso e gustosamente postmoderno (a partire dalle citazioni a raffica), fondato su un impianto avventuroso impeccabile. Qualche sequenza eccessivamente fracassona non inficia su un film enorme, che cresce dentro, realmente in grado di costruire in modo credibile un mondo "altro", tra i massimi capolavori del regista. Per i videogiocatori il Paradiso.
MEMORABILE: La sequenza dentro Shining, miglior omaggio a Kubrick mai visto al cinema.

Taxius 30/03/18 22:25 - 1656 commenti

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Ambientato quasi totalmente in una realtà virtuale in cui col tuo avatar puoi essere chi vuoi, Player One è un tripudio di colori ed effetti speciali a dir poco spettacolari. Impossibile non rimanere ammaliati dai moltissimi riferimenti agli anni 80 che vanno dai vecchi videogames fino ai film di culto del periodo come Ritorno al futuro e La bambola assassina, per non parlare della sequenza ambientata dentro il film Shining di Kubrick. Spielberg centra il bersaglio girando un film adatto sia ai ragazzini sia a chi con la cultura pop anni 80 ci è cresciuto.
MEMORABILE: La corsa automobilistica; Chucky la bambola assassina. "Stayin' Alive" dei Bee Gees; Shining con le gemelline e la stanza 237; Lo scontro finale.

Flazich 31/03/18 08:39 - 669 commenti

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Un film che dal trailer dice già tutto non è un bel biglietto da visita. Si va al cinema e ci si diverte a far a gara, con la persona che hai a fianco, a indovinare per primo la citazione. Questo per il primo quarto d'ora. E poi? E poi niente. Film di una banalità assoluta dove la CG è oltremodo invadente e inopportuna. Ben peggio di Avatar, a questo giro.

Rambo90 3/04/18 23:20 - 7702 commenti

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Cine-fumettone videoludico definitivo, imperfetto ma molto divertente, come solo Spielberg sa fare quando gioca con la spettacolarità. Citazioni a non finire dalla cultura pop anni 80/90, ottimi effetti, ritmo spedito che permette di affrontare una durata elevata. Certo i personaggi sono banali e questo è il limite maggiore di una trama tutto sommato prevedibile, ma che sa frullare bene il materiale a disposizione per la gioia degli spettatori dalla memoria più lunga. Cast in parte, morale scontata ma efficace. Buono.
MEMORABILE: Il segmento all'Overlook Hotel.

Mco 2/04/18 22:06 - 2328 commenti

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Un profluvio di cinecitazioni incastonate tra suoni e colori. Ecco come Spielberg omaggia il romanzo di Ernest Cline, regalando a una platea eterogenea quasi due ore di divertimento fuori dalla realtà. Vedere per credere l'avventura tra stanze e corridoi nell'hotel di Shining o i combattimenti tra MechaGodzilla e il Gigante di ferro. Sono parecchi i momenti che ci lasciano a bocca aperta, merito di un'ottima regia e di un parterre di effetti speciali sbalorditivi. Per apprezzarlo compiutamente consiglio di goderne al cinema.
MEMORABILE: Chucky; Buckaroo Banzai; L'Atari.

124c 2/04/18 01:19 - 2920 commenti

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Steven Spielberg ha sempre cavalcato il mondo del fantastico, nella sua lunga carriera registica; lo fa anche qui, dove dà libero sfogo alla sua fantasia più sfrenata, portandoci in un mondo virtuale che cita a piene mani i mai dimenticati miti anni '80, anche se il film è ambientato nel 2045. Fra la macchina di Ritorno al futuro, King Kong e Godzilla, spiccano il gigante di ferro dell'omonimo film animato e il mobile suit Gundam, la cui comparsa eclissa non solo i Transformers di Bay, ma anche lo Spider-man di Captain America: Civil war.
MEMORABILE: Le sequenze ispirate allo Shining di Kubrick, le performance di Ben Mendelsohn di Simon Pegg; La musica di Alan Silvestri.

Cotola 2/04/18 13:52 - 9052 commenti

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All'inizio ci vuole un po' per entrare nel film, causa un po' di "baccano" e di confusione tra reale e virtuale. Nel finale si torna a fare un po' troppo fracasso ma ci sta. Nel mezzo c'è un film molto piacevole che diverte e coinvolge sebbene non sia difficile immaginare come finirà: è pur sempre un film di Spielberg. Tantissime le citazioni filmiche sui cui spicca, ovviamente, lo strepitoso ed emozionante omaggio a Shining: a memoria non se ne ricordano di così. Chi non ama i videogiochi (anch'essi omaggiati copiosamente) e gli fx, potrebbe patirlo. Da vedere assolutamente al cinema!
MEMORABILE: L'omaggio a Shining; Il cubo di Zemeckis; Rosabella.

Belfagor 4/04/18 21:34 - 2690 commenti

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L'inevitabile punto di approdo della follia citazionista che ha interessato gli ultimi anni: un'incessante cavalcata nella cultura pop degli anni '80, con centinaia di personaggi, brani e frasi smontati e ricombinati à la Annientamento. Spielberg sa come conferire spettacolarità al tutto (è un film da vedere rigorosamente sul grande schermo) ma non basta a cancellare l'ipocrisia di un'opera che, al netto di qualche omaggio ben realizzato, degrada quel bagaglio che prometteva di celebrare e ci lascia con una morale ambigua. Meta-statico.
MEMORABILE: L'omaggio a Shining, uno dei pochi momenti veramente approfonditi.

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Ryo 5/04/18 00:01 - 2169 commenti

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Analizzandolo in maniera matura, non pare offrire nulla di nuovo se non una quantità enorme di personaggi della cultura pop messi insieme solo per far contenti quelli della mia generazione, ma banalizzando il tutto con situazioni poco credibili e anche scontate. Se però viene visto con gli occhi di un bambino non si può fare altro che urlare quanto è bello rivedere una DeLorean al cinema con i suoni di Ritorno al futuro o Gundam che combatte contro MechaGodzilla! Apoteosi del nerdismo.
MEMORABILE: Quando compare la DeLorean; Il personaggio i-R0k e le sue battute; Simon Pegg alla fine.

Xamini 6/04/18 00:46 - 1253 commenti

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Da videogiocatore non sono impazzito. Certo, un'opera metareferenziale come poche altre, un guazzabuglio di citazioni senza fine, in cui la cultura nerd è solo l'entry level, quella videoludica ben più necessaria. Un linguaggio che è quello di chi è cresciuto negli anni '80 e ha fatto del videogioco la propria passione e un impianto narrativo costruito sulle stesse fondamenta. Perché non uscirne entusiasti, dunque? Perché non mi ha scosso, non mi ha raccontato qualcosa che non conoscessi, limitandosi a cristallizzare (anche bene) un vissuto attorno a un canovaccio prevedibile.
MEMORABILE: I dieci minuti della gara iniziale e della sua ripetizione, quasi fastidiosi quanto a dinamismo

Buiomega71 8/04/18 11:02 - 2912 commenti

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Spielberg frulla tutte le sue passioni di quarant'anni di cinema (e non solo). Ne esce un patchwork a volte geniale (Gundam, la straordinaria discesa in Shining che diventa un piccolo capolavoro di film nel film, il cubo di Zemeckis) e, a parte Jurrasic Park, Minority report e A. I. ha l'ammirevole umiltà di autocitarsi poco a favore di altri film (febbri del sabato sera, Akira, Excalibur, bambole assassine e, più larvatamente, il Cronenberg di Videodrome e Brainstorm). Un po' fracassone e baracconesco nel mondo di Oasis, ma brilla di pura e fanciullesca anima spielberghiana.
MEMORABILE: Wade che assomiglia in modo impressionante a un giovane Spielberg; Il modellino dell'astronave di 2002 la seconda odissea; La stanza nerd di Halliday.

Gabigol 11/04/18 01:33 - 582 commenti

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Spielberg promette un giocattolone dalla citazione sempre in canna, un ritmo elevato e trama ridotta all'osso: l'operazione nostalgia è bella che impacchettata, pronta per esser servita. La visione è piacevole perché si staziona nella zona comfort a dimensione famiglia; la sarabanda di omaggi fa il resto e cattura l'attenzione anche degli spettatori più smaliziati. Certo, la storia ha più buchi di un groviera ed espone il fianco a ovvietà di ogni tipo, ma questo è il patto a cui bisogna scendere per poter tornare bambini. Gradevole.
MEMORABILE: La prima corsa; L'esplorazione dell'Overlook Hotel; Mechagodzilla; La bomba santa di Worms (colpo di genio); Il killer acciaccato.

Bruce 13/04/18 11:38 - 1007 commenti

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Apprezzabile sforzo dell'ultrasettantenne Spielberg di immergersi nel futuro prossimo di una società distopica ove la realtà virtuale, gli avatar e i videogiochi prevalgono sulla vita reale per lanciare un semplice e ben comprensibile monito alle nuove generazioni. Ciò detto, ho trovato il film troppo lungo e a tratti anche noioso. Innumerevoli le citazioni cinematografiche, eccezionali le sequenze all'interno di Shining.

Puppigallo 15/04/18 09:38 - 5279 commenti

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Citazioni a parte, o non se ne esce più, trattasi di sfavillante baraccone tecnologico, dove la sceneggiatura è stata l’ultimo problema di Spielberg. Qui si vive di azione, di effetti e, appunto, di citazioni. Se si esclude la banalità dei dialoghi e della struttura, concentrandosi sul bim bum bam, fuochi d’artificio, mostri e nostalgia del passato filmico, il risultato, al cinema, non è poi così male. Comunque, morale della favola: cosa può limitare Oasis? La f... naturalmente.
MEMORABILE: "Ok, ma voglio tre volte la mia tariffa". "Accetto". "Come accetti!? Potevo chiedere cinque volte! Sono ancora in tempo?".

Fabbiu 16/04/18 11:13 - 2146 commenti

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Film che è destinato in qualche modo a spiccare in cima ai titoli che negli anni hanno omaggiato o comunque adottato uno stile che richiama il mondo dei videogiochi, ma non solo; il viaggione che compiono i protagonisti (ma anche gli spettatori, visto come la struttura narrativa riesce a coinvolgere e appassionare quei sognatori che amano rifugiarsi nella fantasia) è tra i ricordi di almeno due generazioni, tra quelli cresciuti con l'Atari sino a quelli che oggi iniziano a conoscere le meravigliose potenzialità della realtà virtuale.

Samdalmas 25/04/18 17:09 - 302 commenti

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Uno dei migliori film di Steven Spielberg degli ultimi anni, nel quale il regista ritorna indietro ai magici '80s. La realtà virtuale di Oasis gli permette di fare molte citazioni che vanno dalla DeLorean di Ritorno al futuro a King Kong sino a Shining, che viene rifatto molto bene in quello che è il momento migliore. Forse troppo lungo e non sempre chiaro, ma è godibile anche per chi non è un nerd cresciuto con i videogiochi. Nella soundtrack classici di Bee Gees, Van Halen e Twisted Sister.
MEMORABILE: Viaggio virtuale nell'Overlook Hotel di Shining; L'inizio con "Jump" dei Van Halen.

Il ferrini 24/07/18 23:58 - 2360 commenti

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Coloratissimo giocattolo di Spielberg, che si dev'essere divertito non poco e lo si evince da ogni singola inquadratura. Visivamente ineccepibile, il film è un enorme jukebox di cultura pop, cinefila ma anche videoludica, in cui le citazioni non si contano. Sì, certo, il tutto è al servizio di una storia semplice e dal finale prevedibile, ma questa volta è impossibile non perdonare il regista. Il grandioso omaggio a Kubrick e una colonna sonora che più ruffiana non si può completano il quadro. Senza dubbio da vedere, meglio se in 4K.
MEMORABILE: Gli zombi all'Overlook Hotel.

Daniela 11/07/18 02:51 - 12671 commenti

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Come si fa a parlare male di un'opera che contiene tanti omaggi a film amati? E nello stesso tempo, come si fa a giudicare positivamente uno spettacolo che innalza una torre di strabilianti effetti speciali sulla fondamenta fragilissime di una sceneggiatura inconsistente con personaggi di poco spessore e dialoghi banali, in cui dopo oltre due ore di otto volante che mostra quanto sia più esaltante la vita virtuale, ci viene propinato un consiglio da nonna Papera: ogni tanto è bene staccare dal PC, perché la sola vita vera è... la vita vera (sic!). C'è del buono, certo, ma la delusione pesa.
MEMORABILE: In negativo: la password annotata su un post-it tenuto in bella vista (e questo sarebbe un temibile villain? ma va...)

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Didda23 14/07/18 12:49 - 2426 commenti

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Spettacolare e inaspettata opera di Spielberg che condensa tutta la cultura pop in due ore di "delirio videoludico". Una storia semplice (e dallo sviluppo classico) ma che prende subito lo spettatore per la genialità di talune scelte e per la mancanza di tempi morti. Tutto è estremamente calcolato al millimetro con scelte narrative sempre azzeccate e scene madri dal clamoroso impatto. Un cast scelto egregiamente, con i nomi noti che fanno le seconde linee lasciando ampio spazio a volti più sconosciuti. Uno dei migliori film di sempre del regista americano.
MEMORABILE: La seconda prova ambientata in quel di Shining; Gli innumerevoli riferimenti cinematografici; Il curatore.

Galbo 29/07/18 05:03 - 12399 commenti

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Gigantesco omaggio di Steven Spielberg alla cultura popolare degli anni 80. Il film è una infinita serie di citazioni racchiuse da una buona sceneggiatura nel contesto di una storia organica, sebbene non irresistibile. Il regista utilizza i riferimenti da maestro qual’è. Qualche appunto può essere fatto piuttosto sul ritmo del film migliore nella prima e nell’ultima parte, meno incisivo nella parte centrale troppo lunga e spesso pleonastica. Buona la prova degli attori, sebbene il protagonista poteva essere forse scelto altrove.

Domino86 29/08/18 10:47 - 607 commenti

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Un film buono anche per chi non ama la fantascienza. In un mondo molto difficile questa fuga nel virtuale ha tutto un suo perché e il poter scegliere chi essere rende tutto ancor più invitante. Resta comunque un'arma a doppio taglio: si vive ancora veramente? Avvicente e con tutti gli ingredienti al loro posto, il film è riuscito più che bene. Da vedere!

Giùan 17/01/19 10:53 - 4562 commenti

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Difficile commentare il cinema (migliore) di Spielberg, perché l'impresa ardua è trovare la chiave di un "easter egg" accessibile, fruibile a chiunque e per questo meraviglioso, commovente. Perpetuamente inebriante, l'ingresso in una realtà in cui si compenetrano magia, spettacolo e virtù(ale) del cuore e della mente. Il segreto, ovviamente, è il solito: giocare, lasciarsi andare, stupirsi ed emozionarsi affinché l'incantesimo Cinema si rinnovi, risorga dalle sue ceneri, gettando uno sguardo sul reale appassionante e chiamandoci ancora a lottare e resistere.

Zutnas 11/01/19 23:52 - 85 commenti

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Ammicca al popolo dei fumettari e dei videogiocatori che si potranno divertire a trovare le mille citazioni, ma questo moderno Goonies, messo in scena in maniera impeccabile tra corse in macchina, cacce all'uomo e finanche una battaglia campale, è destinato ad alzare l'asticella del genere avventura. Ci immerge per oltre due ore in un colorato mondo virtuale, sapiente concentrato di almeno quarant'anni di cultura di massa, in un crescendo di azione perfettamente orchestrato. Puro intrattenimento di gran qualità.

Jdelarge 3/02/19 18:55 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Visionario e ben costruito, con un'attenta descrizione del mondo videoludico, il film di Spielberg funziona per la sua sincerità narrativa, che è il frutto della passione del regista per la cultura pop, qui più volte celebrata dai vari personaggi. Se gli effetti speciali e tutto l'universo creato sono di livello eccelso, la trama, a tratti, sembra essere un po' troppo sbrigativa, anche se sono molte le intuizioni interessanti. Bel film.

Modo 7/04/19 00:13 - 949 commenti

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Film che per macinare ha bisogno di una buona mezz'oretta; poi entrati nel "VR" e nell'ottica giusta il risultato è più che gradevole. La storia non è il punto forte ma sa regalare qualche sussulto. Il ritmo e gli effetti speciali sono il vero fiore all'occhiello. Pura emozione visiva e divertimento. Non sono di troppo le mille citazioni, con un plauso speciale al momento Shinning. Immancabile, come accade ultimamente, l'omaggio agli ultimi anni '70 e primi '80 dove tutto ebbe inizio... il "Big Bang" videoludico!

Piero68 17/06/19 08:58 - 2958 commenti

I gusti di Piero68

E' incredibile come Spielberg, dopo cinquant'anni di carriera, riesca ancora a stupire con film del genere. Immenso omaggio agli anni 80 e alla cultura pop (musica compresa nel prezzo), con una pletora di citazioni e autocitazioni. Peccato che il film, dopo un primo segmento da urlo, offra una sceneggiatura troppo da teen-movie e si perda in particolari tutto sommato inutili. Resta comunque una gioia per gli occhi e per il cuore soprattutto per chi ha vissuto l'adolescenza negli anni 80 e che sa cosa sia un Commodore o un Atari.
MEMORABILE: Tutto l'incipit iniziale sulle note di "Jump" dei Van Halen.

Tarabas 18/06/19 13:54 - 1878 commenti

I gusti di Tarabas

Se siete transitati dagli anni 80, il film è un'epitome del concetto di "ricatto degli affetti" (cinematografici, musicali, iconografici, con paraphernalia assortiti al seguito). Tuttavia, una volta ripulita la mente dall'overdose di richiami pavloviani al nostro glorioso passato di adolescenti, il film lascia ben poco, se non una sarabanda visiva che in tv ha peraltro scarso impatto. Della trama si può giusto dire che è scarsamente originale. Finale di rara banalità, dove ci viene chiarito che nella vita vera "è necessario limonare" (cit.)
MEMORABILE: Nella vita virtuale il protagonista guida una Delorean (come dargli torto), ma con le lucine di Kitt sul frontale.

Fulcanelli 26/07/19 18:18 - 135 commenti

I gusti di Fulcanelli

Un raggio di luce nel piattume del cinema contemporaneo. A cavallo tra fantascienza e avventura, rappresenta un ritorno alle origini per Spielberg che caso vuole lo porti proprio alla regia di un genere a lui congeniale. Tra le poche cose da biasimare: ambientarlo nel 2045, una data non sufficientemente distante dal renderlo verosimile, dialoghi talvolta un po' troppo “ggiovani” e qualche scena sottotono evitabile. Nonostante tutto, uno dei migliori film del decennio.

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Thedude94 13/12/19 23:54 - 1097 commenti

I gusti di Thedude94

A guardarlo sin da subito si intuisce l'amore dell'autore del libro da cui è tratto e di Spielberg verso un certo tipo di cultura popolare/nerd relativa al mondo videoludico e dell'intrattenimento in generale e si capisce dove si voglia andare a parare. Insomma una classica avventura, ambientata in una realtà virtuale (il gioco Oasis) che si mischia con le vicende di un mondo futuristico ormai alla deriva e ridotto alla nullità della realtà vera. Gli attori sono modesti, buono il villain Mendelsohn; effetti speciali all'avanguardia.

Capannelle 12/01/20 23:43 - 4412 commenti

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Di fondo è nerditudine allo stato puro ma per fortuna ci sono anche delle trovate degne (il cubo, l'Overlook hotel, gli esperti di videogame) e un minimo di empatia con i personaggi. Dopo 30 minuti terrbili e fracassoni la storia si stabilizza con i due eroi e, nonostante l'indigestione di effetti e citazioni, il ritmo non cala. Sarebbe bello disporre di una short version che ci risparmiasse un po' di effetti e dialoghi puerili, ma nel complesso tiene e diverte con intensità variabile.

Enzus79 6/06/20 17:27 - 2901 commenti

I gusti di Enzus79

Non è il solito carrozzone di effetti speciali che lascia l'amaro in bocca per quanto concerne la trama ma una pellicola ideata e scritta in modo intelligente, con numerosissimi riferimenti cinematografici (Shining e Ritorno al futuro per citarne un paio) e musicali (Twisted Sister, Bee Gees...). Purtroppo la durata di due ore e più si sente e fa abbassare il giudizio sul film.

Silvestro 8/03/21 11:50 - 362 commenti

I gusti di Silvestro

Al netto di qualche scena magistrale in cui si vede la mano del regista (soprattutto nella parte in cui i protagonisti sono immersi in Shining), "Ready player one" è un film banale sia  nel modo in cui la storia viene condotta sia nel finale (troppo buonista e telefonato). I personaggi positivi sono stereotipati, i cattivi mancano di mordente. Insomma, nonostante la grande firma del regista il film è una mezza delusione.

Pinhead80 9/04/22 19:34 - 4767 commenti

I gusti di Pinhead80

Se si riesce a superare il disorientamento iniziale dovuto all'alternanza tra mondo reale e mondo virtuale sicuramente il film potrà piacere e non poco. Mano a mano che la storia viene compresa si possono apprezzare tutti gli omaggi alla storia del cinema, riletti in chiave decisamente moderna. Questa cosa permette di catturare sia lo spettatore giovane che quello più grande affezionato a tanti personaggi entrati di diritto nell'immaginario collettivo. Spielberg non smette mai di sorprendere e anche questa volta riesce nell'intento di tenere incollati allo schermo.
MEMORABILE: I giocatori catapultati nell'incubo di Shining.
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  • Discussione Noncha17 • 29/03/18 20:20
    Magazziniere - 1068 interventi
    Una peculiarità del film è che: nella realtà si è scelto di filmare "all'antica" (e si vede!). Mentre, come ovvio, il mondo di OASIS è stato tutto creato in digitale.

    Tant'è che, in alcuni cinema viene proiettato in 70mm.


    Fonte > il Post - Gli effetti speciali ci sono, e sono piaciuti
    Ultima modifica: 29/03/18 20:33 da Noncha17
  • Discussione Buiomega71 • 8/04/18 14:21
    Consigliere - 26011 interventi
    Nel potpourri del ritorno alla fanciulezza spielberghiana (l'eterno Peter Pan) c'è tutto il suo mondo (addirittura le carte delle barrette di cioccolato Snickers, di cui Spielberg è ghiottissimo, sul tavolo dei dipendenti della multinazionale IOI) a partire da Wade (Tye Sheridan) che assomiglia incredibilmente ad un giovanissimo Spielberg

    Steven, con l'umiltà dei grandi, si autocita poco (il grigiore della Guerra dei mondi, Minority Report, il t-rex di Jurrasic Park, qualcosa di A.I., il manifesto dei Predatori nella cameretta nerd di Halliday, accanto a quello del primo Mad Max di Excalibur e di Kaan-Principe guerriero), dando più spazio al cinema di altri autori (il Badham della Febbre del sabato sera, il Zemeckis-geniale il cubo-di Ritorno al futuro-anche se prodotto da lui, come Il gigante di ferro o I Goonies, il teschio del pirata-, lo straordinario viaggio in Shining-gustoso e prezioso film nel film-, la bambola assassina di Holland/Mancini, la formula magica del Merlino di Excalibur-, il mostro unicornuto del Settimo viaggio di Sinbad, il modellino dell'astronave di 2002: la seconda odissea, il camper di Drayton Sawyer di Non aprite quella porta parte 2°, la moto di Akira, vestirsi alla Buckaroo Banzai per andare in disco, le vhs ologrammatiche (tra cui il depalmiano Scarface e La Mosca cronenberghiana-a detta di Art3mis, o di Spielberg stesso, un grandissimo film) e la citazione squisita a John Hughes che non ha diretto Animal House ma Breakfast Club

    Più pacchiani i vari Robocop, Jason, Freddy, King Kong, Godzilla (deliziosa, però, quella di Gundam), ma sono momenti che scaldano il cuore (senza quelle che mi sono sfuggite, sarebbe interessante studiarlo a fondo per coglierle tutte)

    Più adulto l'omaggio cronenberghiano a Videodrome (e alla "Chiesa catodica"), a Brainstorm, Dreamscape, Tron, Johnny Mnemonic e Il tagliaerbe.

    Così come il sottotesto lesbo di Helen/Aech
    Ultima modifica: 11/04/18 19:40 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 11/04/18 20:40
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Mi è piaciuto moltissimo, soprattutto nella prima parte; tecnicamente non credo esista di meglio e le citazioni filmiche gettano nuovi standard di riferimento (Shining su tutte).

    Io ci ho trovato pure una citazione ad uno dei miei vidoegames culto: Goldeneye della Rare, citato in un dialogo.

    Cast solo superficialemente anonimo, tanti momenti spassosi per un filma adatto sia a grandi e piccoli.

    Spielberg al suo meglio, dopo alcuni film imho non riusciti, come Il ponte delle spie.
  • Discussione Capannelle • 11/01/20 22:39
    Scrivano - 3521 interventi
    A uno che considera le citazioni importanti quanto le monetine da 2 centesimi, consigliereste di vederlo?
  • Discussione Raremirko • 11/01/20 22:40
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Capannelle ebbe a dire:
    A uno che considera le citazioni importanti quanto le monetine da 2 centesimi, consigliereste di vederlo?


    Io le considero un sacco le monetine da 2 cent!!!!

    Comunque si.