Rat Pfink a Boo Boo - Film (1966)

Rat Pfink a Boo Boo
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Rat Pfink a Boo Boo
Anno: 1966
Genere: fantastico (colore)
Note: Aka: "Rat Fink a Boo Boo", "Rat Pfink and Boo Boo".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un film sbagliato fin dal titolo (la “&” trasformata in una “a” per errore del titolista, che il regista/produttore Steckler non volle nemmeno pagare per correggere) diventa per la sua totale inconsistenza un cult del trash, indubbiamente simpatico in alcune scene ma per la sua gran parte di una noia mortale, soprattutto nella prima mezz'ora. Si comincia infatti (dopo un incipit con pedinamento e assalto notturno di una povera ragazza) con la presentazione dei personaggi: da un lato i buoni, con il cantante di successo (Haydon, che è poi lo sceneggiatore del film) e la sua splendida e formosa compagna Cee Bee Beaumont (Brandt), dall'altra i tre malviventi perditempo che s'eran visti nell'incipit....Leggi tutto Questi ultimi non san proprio che fare e aperto a caso l'elenco telefonico decidono di perseguitare la povera donna (interminabili le chiamate in cui il tizio sempre col martello in mano ripete ossessivamente alla cornetta il suo nome: "I want... Ceee... Ceee... Beaumont"). Naturalmente non si fermano alle minacce a distanza e finiscono col pedinarla di nascosto mentre va a far le spese (e anche qui non ci si crede a quanto possano durare gli appostamenti...) per poi – finalmente, si dirà – sequestrarla e chiedere il riscatto al bel cantante. Questi però, invece di pagare, chiama a rapporto il giardinere mezzo scemo della villa in cui vivono e scesi in cantina se ne ritornano travestiti da Rat Pfink e Boo Boo! Sono un po' la versione ridicola di Batman e Robin, col primo che indossa passamontagna e mantello e il secondo che si ritrova in testa un copricapo da giullare di corte e una maschera! "Ricorda che abbiamo un solo punto debole", dice Rat Pfink al povero Boo Boo. "Quale?" chiede quello. "I proiettili". Sono pronti a combattere il crimine! Consegnata in un cassonetto la valigetta che invece di contenere i soldi è zeppa di fumetti, i due spiano chi arriva a prendersela e lo inseguono fino al covo dei rapitori, dove si scatenerà la prima zuffa. Il resto del film è occupato da un interminabile inseguimento tra i fuorilegge in pick-up e i due supereroi sul loro sidecar e una nuova scazzottata tra i monti con la comparsa pure di un gorilla (!), pronto a sequestrare la bella Cee Cee. Esposta la trama, la realizzazione è quanto di più pedestre si possa immaginare, con gag di quart'ordine e i due che però divertono non poco nella loro goffaggine. Indimenticabile ad esempio Rat Pfink quando durante la corsa in sidecar si esibisce in una serie di inutilissime pose stando in piedi sul sedile o piegato in avanti come Superman. Tra l'altro, durante un breve momento all'interno della medesima scena, lascia allibiti vedere come il sidecar corra davanti e non più dietro al pick-up: si parlerebbe di grave errore, se il film non fosse quel che è. Che dire poi del finale, con i nostri due eroi che passano in sidecar celebrati durante una manifestazione che si vorrebbe far credere avvenga in loro onore? Ovviamente fu semplice casualità: si sfruttò un evento in corso piazzandoci in mezzo i due facendoli complimentare da qualche comparsa... Si può comunque stilare un elenco degli espedienti utilizzati per fare metraggio: due o tre canzoni di Haydon, zuffe tirate in lungo, pedinamenti eterni, corse sulla spiaggia dell'intero cast (gorilla compreso) prima dei titoli di coda... Praticamente ogni scena sarebbe potuta durare un quinto di quello che dura: ne sarebbe uscito un corto, comunque pesante ma almeno non insostenibile... Perché anche le gag, in quella che appare come una dichiarata parodia d'un superhero movie, ahinoi scarseggiano. Anzi, forse ce n'é una sola di "volontaria": Boo Boo che durante una scazzottata si rialza con l'orologio fermo e lo consegna al malvivente che si mostra pronto a ripararglielo a modo suo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/11/15 DAL BENEMERITO METAKOSMOS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/12/16
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Metakosmos 30/11/15 23:47 - 300 commenti

I gusti di Metakosmos

Della serie: se lo vedi non ci credi. Steckler tentò di realizzare un thriller su una gang che perseguita una ragazza indifesa, ma il girato era così scadente anche per i suoi standard che decise a metà riprese di far virare bruscamente il tutto in un film di supereroi (o forse in una loro parodia). E così dal nulla a un certo punto la cupa atmosfera creata fino a quel momento crolla e il film si trasforma in un vero delirio di costumi orribili, recitazione da galera e battute improbabili. Sconcertante, ma da vedere almeno una volta nella vita.
MEMORABILE: "Ricorda Boo Boo solo una cosa può sconfiggerci" "Quale, Rat Pfink?" "Le pallottole!"

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