Uno dei migliori polizieschi degli anni 70, crudo, realistico e non poco feroce, parente stretto de Il braccio violento della legge e con temi che oserei definire, appunto, friedkiani. Non ci sono né buoni né cattivi e i poliziotti non ci fanno una bella figura, psicologicamente fragili e dal grilletto facile. Ottima regia dell'abile Katselas e fotografia "sporca" di Mario Tosi. L'inseguimento a corse, per la città, tra lo "stanga negro" e Moriarty è un gran bel pezzo di cinema action bello teso. Assolutamente da riscoprire. Personal cult.
MEMORABILE: Moriarty e lo spacciatore nero "stanga" in mutande, chiusi in ascensore, che si puntano le pistole addosso, in un magnifico mexican standoff.
Bel poliziesco d'annata come se ne facevano una volta: solido, livido, non poco pessimista e amaro(il finale è solo parzialmente "positivo"). Coinvolge gradualmente, creando una tensione che aumenta col passare dei minuti, per raggiungere il suo apice negli splendidi 30 minuti finali (a partire dall'inseguimento a piedi e mezzi nudi) per
poi deflagare nell'epilogo. Regia professionale ed efficiente, senza inutili svolazzi.
Buona fotografia e simpatica colonna sonora. Piccola chicca misconosciuta, meritevole
di recupero.
MEMORABILE: L'inseguimento a piedi per le strade della città. L'ultima parte in ascensore.
Sembra il solito poliziesco e invece è un vero e proprio film sulla polizia, rappresentata nelle sue molteplici anime: il pivello ingenuo e idealista (Moriarty) costretto a confrontarsi con la dura realtà, il veterano ruvido ma sensato (Kotto), la spregiudicata infiltrata (Blakely) e gli immancabili superiori carrieristi (Elizondo), coscienziosi (McGuire), imparziali (Elliott). Intenso, realistico e con un'ultima parte notevole che prelude a un finale triste, ma che in fondo esprime anche fiducia nella giustizia. Assolutamente da riscoprire.
Un poliziotto dal carattere fragile si trova invischiato in una storia più grande di lui di cui pagherà le conseguenze. Il film s'incentra sull'assurdità dei comportamenti all'interno della polizia newyorkese, sganciati da ogni logica e senso di responsabilità, quando c'è una "cellula" impazzita. La trama sbanda come le gesta del protagonista, ma lo stile e il contorno scenografico sono ben miscelati e rappresentati.
Curioso poliziesco drammatico, duro e asciutto, ingiustamente misconosciuto, evidenzia i modus operandi e gli atteggiamenti della polizia da diversi punti di vista. Diretto con mestiere, piacevole lo score e ottima la fotografia; eccede un po' in lentezza nella prima parte, riscattandosi nel finale. Ottima interpretazione di Kotto e King. Davvero un valido prodotto seventies.
MEMORABILE: "...Hai anche tu la pelle nera?" "Non ho soltanto la pelle nera come quei figli di tr*** là, io sono un negro".
Ernest Tidyman e Abby Mann, entrambi premio Oscar, il primo per Il braccio violento della legge, il secondo per Vincitori e vinti, sceneggiano insieme questo poliziesco tratto da un romanzo di James Mills. Il taglio documentaristico che permea tutta la storia, come era già successo nel film di Friedkin, rende tutta la vicenda molto più credibile; la New York degli anni '70 è una vera e propria giungla d'asfalto in cui bene e male non esistono e sarà un ingenuo e giovane agente di polizia a trarne le conseguenze. Da recuperare.
Poliziotto alle prime armi uccide una collega infiltrata. Poliziesco visto prettamente dal lato dei tutori dell'ordine sottolineando le strategie interne e i sotterfugi. Escludendo i paradossi legati al protagonista (idealista che lavora a New York), la trama avvince per il ruolo ambiguo della Blakely. Dopo la svolta che la riguarda, si prepara uno scombinato finale tra azione e resa dei conti, ma gli inseguimenti in mutande non possono portare molto lontano e le pistole in faccia si sa che non sparano mai. Buone le ambientazioni realistiche di Times Square e le fasi in notturna.
MEMORABILE: L'aggancio a "Stanga"; L'uscita dall'ascensore; Richard Gere come pappone.
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Buiomega
ecco le altre date controllate sul sito della Stampa
25/03 Crescendo con terrore di Alan Gibson
01/04 L'uccello dalle piume di cristallo
08/04 L'etrusco uccide ancora
15/04 La bottega che vendeva la morte
22/04 La bambola di cera
29/04 Il teschio maledetto
06/05 L'uomo che ingannò la morte
13/05 Frenzy
20/05 L'assassino ti siede accanto
27/05 Il signore delle tenebre
03/06 Ballata macabra
10/06 Shock
17/06 Lo spaventapasseri
24/06 Quel motel vicino alla palude
Poi non ricordo bene le date precise ma tra luglio e dicembre hanno dato La nave fantasma di Rakoff, E poi non rimase nessuno, Delitto in silenzio, La casa che non voleva morire e Baby Killer, Gli uccelli, Senza ragione di Narizzano, altri non ne ricordo
Claudius ebbe a dire: Buiomega
ecco le altre date controllate sul sito della Stampa
25/03 Crescendo con terrore di Alan Gibson
01/04 L'uccello dalle piume di cristallo
08/04 L'etrusco uccide ancora
15/04 La bottega che vendeva la morte
22/04 La bambola di cera
29/04 Il teschio maledetto
06/05 L'uomo che ingannò la morte
13/05 Frenzy
20/05 L'assassino ti siede accanto
27/05 Il signore delle tenebre
03/06 Ballata macabra
10/06 Shock
17/06 Lo spaventapasseri
24/06 Quel motel vicino alla palude
Poi non ricordo bene le date precise ma tra luglio e dicembre hanno dato La nave fantasma di Rakoff, E poi non rimase nessuno, Delitto in silenzio, La casa che non voleva morire e Baby Killer, Gli uccelli, Senza ragione di Narizzano, altri non ne ricordo
Ottimo lavoro, Claudius
Date preziosissime da mettere sui flanetti che posterò
Di alcuni titoli non ho il flanetto (oppure non e stato stampato), alcuni li ho già postati, degli altri li posterò imminentemente
Prego, per ora (sono insegnante di scuola primaria) sono in ferie (più o meno perchè cerco sempre materiale e nuove idee per il mio lavoro), la passione per il cinema è solo un hobby e mi ci posso dedicare solo ora
DiscussioneZender • 1/07/14 15:54 Capo scrivano - 47728 interventi
Non ho ben capito, Claudius. Queste son date per film di cui non abbiamo i flanetti, mi pare. O qualcuno sì? In base a cosa li hai cercati?