Un viaggio on the road per l'Italia da parte di due donne disilluse in cerca di sogni e certezze da afferrare e vivere. Nella narrazione si cerca l'impegno ma tendenzialmente il film è una gradevole commedia interpretata da due formidabili attrici. L'orda femminista non colpisce nonostante il finale lasci lo spiraglio aperto.
Qualche anno prima di Thelma & Louise di Scott, Carlo Di Palma realizza un film on the road, dai toni più leggeri rispetto all'opera del suo collega americano. Qui siamo dalle parti della commedia e il femminismo è decisamente più annacquato. Comunque gradevole e segnato, oltre che da belle ambientazioni, da una convincente prova delle due grandi attrici protagoniste.
Una donna che vorrebbe essere libera come un uomo e una donna che trova in un'altra donna l'uomo ideale. Niente di losco, solo un'amicizia al femminile che cerca di sfondare un mondo al maschile. Film che ha momenti molto godibili e altri un po' stanchi, ma tutto sommato è un piacevole on the road finalmente italiano, da un sud caricaturale verso un nord vessatore ed egoista. La Cardinale che fa a cazzotti è formidabile, la Vitti inguainata in pelle nera, come si addice a un buon centauro, ha la fantasia del cinema visto ripetutamente.
Farraginosa commedia on the road "8 marzo style". Forse per assecondare un certo diffuso pensiero "settantiano"/femminista il regista Di Palma combina, in un'eccentrica coppia sulla carta sbanca-botteghino, due dive del cinema italico di quegli anni: la Vitti (con sexy-tuta da motociclista dark) e la bella Cardinale. Complessivamente la pellicola non convince appieno, con una prima parte troppo sorniona e pochi accadimenti e una seconda forse più frizzante, ma a tratti stucchevole. C'è tutta l'aria dell'occasione mancata.
Donna in motocicletta e addetta in stireria viaggiano senza meta. L'impianto femminista scade nella barzelletta e nella ripetitività, le situazioni non fanno ridere (soprattutto i rutti a tavola) oppure sfociano nella sciocchezza (la moto che ritorna dal burrone, lo sciuscià, appese fuori dal treno). La Vitti detta il gioco e stanca dopo due scene, la Cardinale ha il pregio di provare a caratterizzare il suo personaggio di donna sottomessa ma brusca nei modi. Le location all’aperto sono discrete, il finale sconclusionato.
MEMORABILE: Il furto delle salsicce; Alla roulette; Il circo in spiaggia.
Ariosa commedia on the road che in salsa nostrana anticipa il ben più celebre Thelma & Louise . Punti di forza sono senza dubbio la bellezza e il talento delle due iconiche protagoniste. Lodevole la fotografia, che concede allo spettatore la visione di splendidi paesaggi tra Puglia e Basilicata. Tuttavia la storia in più tratti diventa inverosimile e stopposa, per non dire noiosa. Persino la stessa Vitti, impeccabile mattatrice acrobatica tra comico e melodrammatico, non riesce a scavalcare tutte le falle della sceneggiatura fino al termine. Non certo un cult ma nemmeno da ignorare.
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