Note: Film che ebbe scarsa distribuzione, ignorato anche da molti annuari, la cui prima proiezione pubblica è attestata il 17 Giugno 1970. È stato programmato vari anni fa, in piena notte, su Rete4.
Perla misconosciuta di produzione livornese, diretta da tal Carlo Martinelli, ma con due noti attori come Salerno e la Pierangeli. Il primo è un ricco antiquario, la seconda è l'amante del di lui figlio, che la uccide nel corso di un giochetto sadomaso. È solo il prologo: il corpo (si fa per dire) del film è costituito dai vaneggiamenti di padre e figlio che si aggirano per la città, ciascuno per proprio conto, indecisi sul da farsi. Non si capisce molto il senso della cosa, ma si capisce benissimo perché non è mai stato distribuito.
MEMORABILE: I verbosi soliloqui di Salerno, bravo attore ma condannato a recitare più o meno la stessa parte in qualunque film.
Film poco riuscito con snodi francamente banali ma anche incredibili (il ragazzo che confessa il delitto al proprietario del locale) o sbagliati nei piccoli particolari (la prostituta stupita quando vede Salerno addormentarsi). Salerno poi va in giro ad alcolizzarsi e a farneticare in una delle sue prove attoriali sicuramente meno riuscite, ma la colpa non credo sia sua... Nessuna traccia di Carla Mancini. Film non terribile ma certamente di basso livello.
MEMORABILE: Salerno incavolato con il parroco: "E tutto quello che la chiesa ha da offrirti è una lezione di catechismo".
Il messaggio è chiaro e condivisibile: nonostante tutte le consolazioni che si possano ricevere, in fin dei conti ognuno è solo nel combattimento con i propri problemi. La vera pecca sta nella trama che, dopo un buon inizio, si perde in dialoghi non particolarmente efficaci, oltre a soprassedere su ogni possibile dubbio di inverosimiglianza (padre e figlio, visto ciò che è successo, osano un po' troppo). Bravo Salerno, che però non brilla come si penserebbe, anonimo il resto del cast, specialmente il personaggio del figlio. Occhio al finale pessimista tipicamente settantiniano.
Classico caso in cui andrebbe data una palla e un quarto. Dopo un inizio non male, se non altro originale, il film s'avventura in situazioni strambe (l'avvocato che propone una soluzione alla Bebawi) e poi si impantana con comportamenti del tutto illogici dei due personaggi principali, per di più col giovane (attore pessimo...) che va in giro dicendo a tutti quanti di essere un assassino. Oltre all'incipit, si salva Salerno, che riesce ad essere impeccabile anche quando è costretto a fare o dire sciocchezze, ma la cui maestria di gestualità si vede nel finale, quando rientra in casa.
MEMORABILE: Il dialogo migliore del film, fra Salerno e la Goel (prostituta): "Fino a che punto [saresti disposta a sacrificarti per tua figlia]?" Lei: "Fino a questo punto".
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Panza ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Dusso ebbe a dire: Ci sono però fonti discordanti
"Sull'autore di questo film c'è stato un alone di mistero. Carlo Martinelli, autore di soggetto e sceneggiatura, pare fosse registrato anche come regista (pseudonimo James K. Stuart) al Ministero. Tesi avvalorata anche da Aldo Bernardini quando curava i volumi Anica (Il Cinema sonoro 1930-1969, editato del 1992). Gino Pagnani, intervistato qualche anno fa, affermò invece trattarsi di Luigi De Maria, un direttore della fotografia" Roberto Poppi
E resta un enigma chi interpreti il prof. Matusa...
E se fosse tale Marc Tynell, citato nei titoli di testa, che italiataglia.it, identifica come lo stesso Martinelli?
Molto probabile, che il soggettista fosse anche il protagonista.
Panza ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Dusso ebbe a dire: Ci sono però fonti discordanti
"Sull'autore di questo film c'è stato un alone di mistero. Carlo Martinelli, autore di soggetto e sceneggiatura, pare fosse registrato anche come regista (pseudonimo James K. Stuart) al Ministero. Tesi avvalorata anche da Aldo Bernardini quando curava i volumi Anica (Il Cinema sonoro 1930-1969, editato del 1992). Gino Pagnani, intervistato qualche anno fa, affermò invece trattarsi di Luigi De Maria, un direttore della fotografia" Roberto Poppi
E resta un enigma chi interpreti il prof. Matusa...
E se fosse tale Marc Tynell, citato nei titoli di testa, che italiataglia.it, identifica come lo stesso Martinelli?
Nell'articolo che citavo e che Dusso ha poi sintetizzato c'è anche una foto di Martinelli. Confrontandolo con l'attore ignoto mi era sembrato diverso, ma chissà.
Allan ebbe a dire: Panza ebbe a dire: B. Legnani ebbe a dire: Dusso ebbe a dire: Ci sono però fonti discordanti
"Sull'autore di questo film c'è stato un alone di mistero. Carlo Martinelli, autore di soggetto e sceneggiatura, pare fosse registrato anche come regista (pseudonimo James K. Stuart) al Ministero. Tesi avvalorata anche da Aldo Bernardini quando curava i volumi Anica (Il Cinema sonoro 1930-1969, editato del 1992). Gino Pagnani, intervistato qualche anno fa, affermò invece trattarsi di Luigi De Maria, un direttore della fotografia" Roberto Poppi
E resta un enigma chi interpreti il prof. Matusa...
E se fosse tale Marc Tynell, citato nei titoli di testa, che italiataglia.it, identifica come lo stesso Martinelli?
Nell'articolo che citavo e che Dusso ha poi sintetizzato c'è anche una foto di Martinelli. Confrontandolo con l'attore ignoto mi era sembrato diverso, ma chissà.
Direi che non è lui. Questo ha il naso a patata, nel film il naso è a punta.
In più non ha il neo che qui noi vediamo a destra della bocca.
DiscussioneZender • 24/10/18 17:43 Capo scrivano - 48387 interventi
Scrive Marcosisi:
Mi hanno detto che Carlo Martinelli morì all'improvviso durante le riprese e fu sostituito da Enrico Maria Salerno (non accreditato). Quindi possiamo considerare questo film come la sua prima regia, precedente a "Anonimo veneziano", uscito circa tre mesi dopo. Jean-Guy Ruff non recitò mai più (vista l'espressività da paracarro mostrata in tutto il film) e se ne tornò in Francia dove incise qualche 45 giri, non se ne seppe più nulla.
Il film entrò nel catalogo di infinity in ottima qualità, ora non è più disponibile.Sono convinto che la versione trasmessa in tv sia stata tagliata.Ci sono buchi di sceneggiatura e la durata è veramente troppo corta.
DiscussionePanza • 10/02/22 19:41 Contratto a progetto - 5246 interventi
Failax ebbe a dire:
Il film entrò nel catalogo di infinity in ottima qualità, ora non è più disponibile.Sono convinto che la versione trasmessa in tv sia stata tagliata.Ci sono buchi di sceneggiatura e la durata è veramente troppo corta.
La versione TV è sicuramente tagliata, dato che nel 1995 è stato derubricato da VM18 a VM14 con tagli in vista del passaggio TV.
Il film entrò nel catalogo di infinity in ottima qualità, ora non è più disponibile.Sono convinto che la versione trasmessa in tv sia stata tagliata.Ci sono buchi di sceneggiatura e la durata è veramente troppo corta.
La versione TV è sicuramente tagliata, dato che nel 1995 è stato derubricato da VM18 a VM14 con tagli in vista del passaggio TV.