Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ray Lovelock sbirro infiltrato in un'organizzazione di narcotrafficanti (guidata da Martin Balsam) con l'obiettivo di vendicare la madre ferita (e resa paralitica) da un agguato dei malviventi che rivediamo più volte in un flashback al ralenti. A metà tra noir e poliziottesco (il commissario è un poco incisivo Riccardo Cucciolla), il film di Franco Prosperi s'inserisce in un filone abbastanza nutrito puntando a sottolineare la mancanza di scrupoli del bel Lovelock (spesso gratificato da lunghi primi piani sul volto): a differenza di molti suoi colleghi che rischiano la vita facendo il doppio gioco, lui uccide senza porsi alcun problema. La violenza quindi non manca,...Leggi tutto così come gli inseguimenti per le strade di Roma, i pestaggi durante la breve permanenza in carcere (per contattare il boss) e naturalmente una fugace parentesi sentimentale con la presunta femme fatale Elke Sommer (sentimentale... una sveltina e poco più, a dire il vero). Gli ingredienti del genere insomma ci sono tutti, ma regia e sceneggiatura purtroppo latitano, con la conseguente perdita d'interesse già dopo i primi minuti. Personaggi bidimensionali, abbondanza di stereotipi sbozzati senza alcuna fantasia, ricalco di storie già viste e sentite troppe volte. Nemmeno le trasferte a San Remo e Montecarlo riescono a ridare sprint a un film sciapo e che sembra girato solo per lasciare spazio ad uno dei pochi divi "giovanili" del cinema italiano di genere. Evitabile.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/06 DAL DAVINOTTI
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Dusso 2/02/07 08:24 - 1565 commenti

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Insomma... Bravo Lovelock, ma la sceneggiatura è stiracchiata e la storia non c'è... Ritmo ondivago. Ottima la scena dell'inseguimento in moto, il resto è pochino.

Daidae 27/07/09 03:21 - 3163 commenti

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Parte benissimo, prosegue bene... e delude tantissimo nel finale. C'è Balsam nella parte di un grosso boss della droga, c'è Lovelock nella parte dello sbirro infiltrato, ci sono buone scene di azione, ma come ho detto prima il film si perde dopo un buon inizio. A volte si ha l'impressione che il regista si stufi e voglia concludere in fretta. Peccato, si poteva far meglio.
MEMORABILE: Il pestaggio di Settecapelli; La morte dello sbirro.

Fauno 28/01/10 11:10 - 2206 commenti

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Sì... ci siamo. Mai scontato o monotono. Per acrobazie, inseguimenti, pestaggi, sparatorie e corpi crivellati si avvicina al pulp. C'è solo un neo: certe decisioni sbagliate dei boss e certe gaffe di chi si infiltra non è credibile che non vengano scoperte in tempo zero. Lo sapevate che prima di Indiana Jones l'avevamo già in Italia qualcuno che si arrampicava sotto i veicoli in corsa?
MEMORABILE: "Ma quanto ce mette a piscià?" "Nnamo a vedè. Un gatto gli ha pappato l'uccellino".

Tomastich 19/01/10 10:26 - 1255 commenti

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Un "buono" che uccide così tanto credo sia un caso abbastanza unico (pare che non ci sia neanche un pentimento). "Pronto ad Uccidere" è un film che si muove in bilico tra convincente viaggio nella malavita e nella vendetta di una persona e tra un deludente polpettone di luoghi comuni.
MEMORABILE: Poliziotto: "Ehi, ciao Massimo". Lovelock: cazzottone in faccia.

Il Dandi 8/02/11 13:46 - 1917 commenti

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Mala-movie condotto su toni un po' demodé, più simile alle spy-stories del decennio precedente che non ai noir coevi. Pesa un po' la povertà della confezione, specie nelle parti che dovrebbero essere "on the road", ma soprattutto lo stile anonimo da fotoromanzo con cui Prosperi, regista spesso valido, conduce in porto questa barchetta. Molto meglio Verrazzano allora, però la gag del poliziotto in divisa che saluta il collega infiltrato sotto mentite spoglie (e per questo riceve in risposta un pugno) sembra essere ripresa in Donnie Brasco.
MEMORABILE: "Puoi anche uccidermi, tanto non parlo": detto fatto.

Homesick 4/03/11 19:01 - 5737 commenti

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Nulla di nuovo. Prosperi e i suoi autori pescano a piene mani nelle vaste acque dei polizieschi-noir di quel periodo e spulcia qualcosa anche dai western (la vendetta personale come vero scopo dell’agente infiltrato) e dagli spy-movies anni Sessanta (la femme fatale), limitando alle scene d’azione i suoi interventi registici più attivi e convincenti. Passabili gli interpreti, guidati dal dinamico Lovelock e dal professionale Balsam; nel piccolo ruolo del “Bavoso”, il fassbinderiano Peter Berling, anche coautore della sceneggiatura.

Piero68 23/05/11 09:20 - 2955 commenti

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Piccolo cult dell'epoca ha dalla sua sicuramente un grosso merito: le scene d'azione girate tutte in esterni, con stunt e senza ricorso a particolari effetti speciali. Per il resto un film degli anni 70 come tanti. A metà tra il poliziesco e la spy story, non convince mai fino in fondo. E la colpa credo sia imputabile alla regia che, come ha detto già qualcuno, sembra aver voglia di chiudere in fretta il lavoro per mancanza di volontà. Peccato! I presupposti c'erano.

Digital 14/08/11 16:10 - 1257 commenti

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Godibile. Parte come un carcerario per poi incanalarsi nei classici binari del poliziesco all'italiana, con un Ray Lovelock abilmente calato nel ruolo dell'agente infiltrato che riesce a sgominare una banda criminale dedita al narcotraffico. Niente di particolarmente eclatante, certo, ma beneficiando dell'abile regia di Prosperi e di un buon cast, il film, nonostante abbondi di cliché, può dirsi discretamente riuscito.

B. Legnani 28/08/11 00:50 - 5519 commenti

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Molto scarso. Sceneggiatura incredibile, che tocca il culmine con i due della banda che si urlano a distanza, affinché tutti possano sentire, gli ultimi accordi. Ma neppure l'ingenuità del boss è da trascurare. Lovelock fa Lovelock, Balsam non si sforza molto (ma è sempre un bel vedere, anche se deve fare scemenze), mentre sorprendentemente opaco è Cucciolla, che pare reciti pensando ad altro. Banale la Sommer. Location spesso raccogliticce: incredibile la dogana. *½, ma con manica larga.

Manfrin 29/08/11 12:09 - 391 commenti

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Poliziottesco che nulla aggiunge di nuovo al filone, sfruttatissimo nel periodo. Discreti gli inseguimenti in auto, apprezzabile la lunga scena nel finale, coinvolti moto ed autocarro, con buoni risultati spettacolari. Lovelock non ha la cattiveria dello spietato che dovrebbe essere, Balsam sembra im... balsam... ato e svogliato, finale prevedibile. Per gli amanti del genere.

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Gestarsh99 1/11/11 02:29 - 1395 commenti

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Poliziesco spurio che si stacca dalla lineare manualistica del genere eclissandosi dietro le due diverse maschere del prison-movie e del film di vendetta. Le situazioni ritratte non sono certo delle più nuove ma Prosperi mette subito in chiaro che senso del ritmo e gusto per l'azione spettacolare non gli mancano affatto, a partire dalla scena clou nel cortile del penitenziario, trasformato in una pseudo-arena gladiatoria in cui Lovelock affronta a mani nude un altro detenuto, sino ai prolungati e furibondi inseguimenti automobilistici. E il buon Balsam spadrineggia ancora una volta...
MEMORABILE: La violenta colluttazione "dimostrativa" tra l'agente infiltrato Lovelock ed un nerboruto carcerato nel cortile della prigione.

Furetto60 9/08/13 11:06 - 1192 commenti

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Film classico del genere poliziottesco, decisamente non tra i top ten del genere, con situazioni viste e riviste, ma all’epoca il pubblico quello voleva. Ray Lovelock, che supera Indiana Jones nell’inseguimento di alcuni delinquenti che gli hanno rubato un camion, strisciando tra la pancia del mezzo e l’asfalto (mica la sabbia!), sforna un’interpretazione dignitosa; d’altra parte basta poco per eccellere rispetto al resto del cast...
MEMORABILE: La rapina iniziale alla gioielleria Gambacurta, in Roma.

Nicola81 16/04/14 23:11 - 2827 commenti

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Non uno dei titoli di punta del poliziottesco, ma il suo dovere di intrattenere piacevolmente lo assolve in pieno. Le ingenuità nella sceneggiatura non mancano, ma fortunatamente non mancano neppure il ritmo e l'azione, che Prosperi governa con indiscutibile padronanza. Buona la prova del cast; forse Cucciolla non era adattissimo al ruolo del commissario, ma da bravo attore qual era riesce a non sfigurare ugualmente. Discrete le musiche. Per un appassionato del genere come me è sufficiente.
MEMORABILE: L'incipit; La rissa in carcere; L'inseguimento automobilistico; Il finale.

Azione70 26/11/14 00:23 - 167 commenti

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Film non molto dinamico ma godibile per gli amanti del genere. La storia è comunque poco credibile nei presupposti (la sete di vendetta del poliziotto causata dal ferimento della madre) e nel finale (l'aiuto determinante della bionda e bella segretaria del boss che stermina la banda). Lovelock è meno efficace di altre volte (vedi Uomini si nasce poliziotti si muore) mentre Balsam gigioneggia nel ruolo congeniale di delinquente di alto profilo. Bella la colonna sonora, cantata dallo stesso Lovelock.

Deepred89 13/11/17 10:32 - 3701 commenti

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Noir tricolore di assoluta medietà, che incuriosisce nella prima parte carceraria per poi arrancare nel successivo intrigo di gangster e infiltrati, dove la causa dello scarso coinvolgimento non è tanto il ritmo (discreto) quanto la convenzionalità delle vicende narrate. Lovelock fatica a reggere il film sulle proprie spalle (non che il resto del cast, pure con buoni nomi, si impegni troppo per salvare la situazione), ma la buona tecnica registica garantisce comunque un livello dignitoso. Molto belle le musiche di Continiello.

Daniela 13/11/17 10:41 - 12606 commenti

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Poliziotto sotto copertura si finge rapinatore per farsi arrestare e infiltrarsi in una banda di narcotrafficanti... I brutti titoli di testa promettono poco e più di quel poco il film non offre: il problema non è la trama, simile a quella di tanti titoli del genere, ma la regia approssimativa, la sceneggiatura zeppa di incongruenze e ingenuità, i dialoghi didascalici, l'epilogo insensato. Lovelock è bello ma qui poco espressivo, Sommer solo decorativa, Cucciolla sembra distratto, l'unico che offre una prestazione professionale è Balsam (!) nel ruolo del boss.
MEMORABILE: L'urlo della mamma colpita alla schiena, ripetuto più volte nel finale: perla di umorismo involontario

Berto88fi 17/05/18 14:21 - 216 commenti

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Non male. Molta violenza e scene d'azione ben realizzate, ma la storia manca un po' di credibilità e pecca per varie incongruenze, perdonabili forse solo ai cultori di genere. In linea con il titolo, si differenzia da altri prodotti simili per il gran numero di omicidi commessi dal "buono" di turno Lovelock (che se la cava bene). Cosi cosi le musiche di Ubaldo Continello.
MEMORABILE: L'inseguimento cittadino tra la Giulia e la Taunus.

Pessoa 20/12/20 18:07 - 2476 commenti

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Gangster-movie all'italiana piuttosto atipico, che utilizza con efficacia un espediente, quello dell'agente infiltrato, non troppo amato dagli sceneggiatori di casa nostra. La confezione è pesantemente inficiata da una sceneggiatura ordinaria, con scontatissimi dialoghi e una pletora di inesattezze parzialmente riscattate da una buona prova del cast. Va molto meglio quando si passa alle scene d'azione, girate con perizia e mestiere, che tengono alto il livello della tensione e garantiscono la dignità di una visione piacevole, almeno agli appassionati del genere.
MEMORABILE: Le scene d'azione.

Myvincent 28/07/22 06:58 - 3721 commenti

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Un poliziotto si finge “picciotto” per vendicare la propria madre ridotta in sedia a rotelle a causa di un agguato, ma non sarà facile. Protagonista è il capelluto Ray Lovelock, troppo carino per essere credibile, così come un po’ tutta l’operazione che, però, vanta una fotografia di un certo pregio. Verso la fine fa capolino l’usuale caschetto di Elke Sommer, ma ugualmente le sorti non si risollevano granché. Tipico artigianato cinematografico locale anni ‘70.
MEMORABILE: Il tipico ditino nella bocca di Elke Sommer, inequivocabile segnale del suo appetito sessuale…

Alex 64 29/04/23 10:43 - 75 commenti

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Sottoprodotto del poliziottesco del periodo migliore (siamo nel '76), Lovelock una volta tanto protagonista nella parte del poliziotto infiltrato, cerca la vendetta personale, spara e uccide alla prima occasione. Non mancano scene di inseguimento automobilistiche tipiche, dando quel minimo di interesse al film che altrimenti sarebbe prevedibile e monotono. Gli attori ci sarebbero ma sono diretti male, Balsam e Cucciolla in primis. Lovelock parla pochissimo e convince ancora meno, malgrado le scazzottate e tutte le acrobazie di cui si avvale la sceneggiatura.

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Noodles 1/06/23 18:57 - 2196 commenti

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Poliziesco privo di qualsiasi interesse. La storia, tanto per cominciare, è trita e noiosa. Non c'è un sussulto che sia uno, un colpo di scena, una buona trovata, nulla. Anzi, il film procede tra uno sbadiglio e un'incongruenza, senza contare che diverse parti della trama sono al limite dell'assurdo e i personaggi sono assolutamente inconsistenti, tanto che quasi tutto il cast sembra recitare svogliatamente, forse consci del film a cui si partecipava. Deludente anche Riccardo Cucciolla, poco credibile Martin Balsam. Meglio ricordare Prosperi solo per i suo mondo movies.
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  • Musiche Lucius • 4/09/13 17:26
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:



    Ultima modifica: 5/09/13 07:59 da Zender
  • Musiche John trent • 4/09/13 18:18
    Custode notturno - 526 interventi
    Etichetta Baby records, un cult! :)
  • Curiosità Fedemelis • 22/09/15 08:51
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    La partita in cui si sono dati appuntamento Massimo (Lovelock) e il commissario Sacchi (Cucciolla) allo scopo di mettersi reciprocamente al corrente della situazione attuale e dei progetti a venire è Roma-Ascoli 1-1 del 16 maggio 1976, ultima partita di campionato nella stagione '75/'76. Tra l'altro, all'inizio del colloquio, Sacchi rimprovererà Massimo per il gran numero di omicidi commessi dal suo sottoposto da quando si è infiltrato nella banda di Giulianelli (Balsam). Lovelock e Cucciolla sono seduti sui gradoni più alti della Tribuna Monte Mario, a pochi metri dal divisorio con il settore della Curva Sud (grazie a Orsobalzo per la descrizione e le notazioni). La partita si riconosce anche per l'invasione di campo di campo da parte dei tifosi giallorossi, sedata dalla polizia con l'utilizzo di idranti e immortalata dal film.

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  • Curiosità Buiomega71 • 6/11/15 19:18
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Uomini duri", lunedì 3 novembre 1986) di Pronto ad uccidere: