Commerciante che traffica in salami si ritrova con un figlio studente deficitario in lingue: francese e inglese. Nulla di meno da fare, se non coinvolgere a tempo pieno (e a tutto tondo!) una procace e perspicace ragazza alla pari, abile insegnante in materia che ha le forme opulenti della Benussi. Di commedia sexy dovrebbe trattarsi, ma il livello di volgarità rasenta il cattivo gusto, similmente a quanto visto in Un toro da monta. Qualche risata ci scappa (l'arzillo colonello che di nome - e non di fatto - fa Trombatore). Da non confondersi con l'omonimo porno diretto nel 2001 da Enzo Gallo.
Tra i peggiori film di Fidani, servito da una sceMeggiatura con cui si verrebbe cacciati da qualunque corso serale di scrittura filmica e da una sciatta realizzazione tecnica (da antologia i primi minuti, tutti fuori fuoco), spreca la presenza nei ruoli centrali di una Benussi in forma e di un Pupo De Luca capace di ben altre prove. Classico film nella solita villa da geometra, con giardino. Nella villa c'è un ricco allevatore di maiali, il quale ha un figlio svogliato che ha bisogno di ripetizioni. C'è anche un nonno arrapato. Non si ride mai
Lontano dalle abissali follie di La legge della camorra o di Arrivano Django e Sartana..., il Fidani "erotico" si limita a confezionare una rachitica fotocopia di altri cento film fotocopia. Non un solo "già visto" ci viene risparmiato, con il solito rampollo inibito della solita famiglia di riccastri deficienti e allupati compreso l'altrettanto solito nonno porcellone e rimbambito che rimpiange i tempi della guerra d'Africa. Però c'è una Femi così maliziosa e nudissima che riesce a rendere sopportabili anche 90 minuti di scemenze a go-go.
MEMORABILE: Pupo De Luca che mostra alla Benussi il suo allevamento di suini con - ardita metafora fidaniana - insistenti inquadrature degli stessi.
Pessima commediaccia erotica, in cui si salvano solo il volto e il fisico, più volte visti, ma sempre graditi, della Benussi (il cui cognome qui è “Bonaccia”, a far capire il livello del complesso). La trama non solo va verso l’ovvio finale, ma procede fra sbalzi improvvisi ed assurdità immotivate. Il migliore del lotto, come segnala Giusti, è il vecchio guardone Piero Tordi (colonnello Trombatore, ovviamente), ma anch’egli, dopo un po’, viene a noia.
MEMORABILE: De Luca, allevatore di porci, parla all'ospite di una grande troia del passato. Poi guarda la Benussi e le fa: "A proposito, lei come si chiama?".
Quello che conta è la Benussi con la venustà dei suoi nudi integrali a iosa, che s'impongono a dispetto dell'evidente scarsa competenza di Fidani nel girare scene erotiche; il resto, seguendo il filo di una sceneggiatura esilissima, si accoda alle commedie sexy con la procace insegnante a domicilio concupita da tutti maschi della casa. L'unico vero attore è Tordi, che ripete a pappagallo la non certo inedita macchietta del nonno arrapato e guerrafondaio, riuscendo comunque a strappare qualche momento divertente.
“Ciuccione” balbuziente viene rimandato in lingue: con la Benussi che gli darà ripetizioni, secondo voi come andrà a finire? Supererà gli esami? Commedia scollacciata di infimo livello in cui non c’è il più piccolo elemento di interesse se non le procaci forme della protagonista. In ogni caso un po’ troppo poco.
Se non fosse per la bellezza della Benussi nel suo anno di grazia 1976, la pellicola di Fidani sarebbe da annoverare come tra le più agghiaccianti del già non memorabile filone settantiano del sesso in famiglia; scorre lenta e inesorabile tra una scenetta e l'altra, senza nerbo e priva di quella grossolana comicità atta, se non altro, a tener sveglio lo spettatore tra un nudo e una doccia della protagonista. La povertà di mezzi è talvolta disturbante quanto le micidiali musiche di Lallo Gori.
Il filone "soft erotico" dei Settanta ha prodotto pellicole davvero notevoli, ma questa, decisamente, non rientra nel novero. Tutto o quasi da dimenticare, non tanto per la banalità della trama, comune ad altri prodotti analoghi, quanto per il fatto che non si sia riusciti a sviluppare in qualche modo una sceneggiatura davvero esile, scialba, prevedibile. Quasi inesistenti gli spunti ridanciani, persino l'aspetto pruriginoso è dimesso, con una Femi Benussi che si limita al minimo sindacale e che pure sembra una gigante, in tale contesto.
Se si è interessanti a collezionare luoghi già esplorati in altri film del periodo e del genere, ripassare i bei tempi del nostro cinema erotico-scalcagnato "che fu" o, infine, se si vuole celebrare il rito della venerazione di Femi Benussi, l'oggetto fidaniano in questione può essere tranquillamente visionato. Se poi si cercano quei prodotti che hanno similitudini con i fumettacci da barbiere coevi (i meglio disastrati) allora non si resterà del tutto delusi.
MEMORABILE: "Non c'è niente di più esaltante di un allevamento razionale di porci" (Pupo de Luca)
Senza dubbio tra i peggiori di Fidani insieme al successivo - e ultimo - Calde labbra, si accoda al filone delle commedie scollacciate in voga nei 70s, seguendo il trito soggetto della professoressa che dà ripetizioni "particolari" al figlio un po' tonto della solita famiglia borghese, creando scompiglio tra i maschi di casa. Tra battute di bassa lega, momenti di raccordo interminabili con riprese di Perugia e dintorni e ovviamente qualche nudo della bella Benussi, si dipana con disarmante lentezza un film che non fa mai ridere, se non a denti stretti quando è in scena Tordi.
Fa impressione vedere nei titoli di testa la Tarquinia Film, casa produttrice di memorabili western di serie Z, impelagata in questa produzione che può essere usata come parametro per raccontare come a metà degli anni Settanta il nostro cinema popolare sia ormai agli sgoccioli. Pupo De Luca non fa mai ridere, Pietro Tordi guardone è ripetitivo, la Benussi è bella ma non basta, il film è di una noia mortale.
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Markus non mi dire che hai iniziato il 2016 con questo capolavoro del buon Fidani? :-)
Io non riesco più a reperire certe robette settantiane, un pò mi mancano..
Capannelle ebbe a dire: Markus non mi dire che hai iniziato il 2016 con questo capolavoro del buon Fidani? :-)
Io non riesco più a reperire certe robette settantiane, un pò mi mancano..
Adesso non ricordo esattamente la cronologia delle mie visioni (anche se in linea di massima i commenti dovrebbero farmi da guida, in questo senso). Un inizio d'anno abbastanza tragico visto il pessimo imprinting che mi ha lasciato codesta pellicola di Fidani (evidentemente non a suo agio nel genere). Davvero terribile!
Ho preso il dvd della CineKult.
No infatti ho letto 2 gennaio e mi sono immaginato te con lo spumante che sceglieva quale trashata vedersi.. dai ci si dà appuntamento ad aprile per un ritrovo e vedrò i danni che questa visione può aver prodotto.
Non ci sono storie Markus hai un occhio per i profumi che manco un falco! Molto belle le descrizioni che fai, le seguo veramente con piacere, e apprendo sempre più notizie dei profumi vintage da me che sono un micro collezionista da un maestro come te!
Ruber ebbe a dire: Non ci sono storie Markus hai un occho per i profumi che manco un falco! Molto belle le descrizioni che fai, le seguo veramente con piacere, e apprendo sempre più notizie dei profumi vintage da me che sono un micro collezionista da un maestro come te!
Grazie Ruber! Sei molto gentile. Una grande passione, tutto qua :-)
HomevideoXtron • 4/03/16 21:11 Servizio caffè - 2206 interventi
Ecco il dvd CINEKULT
Audio italiano
Sottotitoli in italiano
Formato video 1.85:1 anamorfico
Durata 1h30m17s
Extra: Roger A. Fratter parla del film.