Molto deludente questo decamerotico, girato con bassissimo budget ed interni praticamente "teatrali". La storia davvero esile se riesce a tenere bene per 50 minuti (anche gradevoli) poi stufa davvero molto e culmina in un "finalaccio". Cast che comprende le divine Rosalba Neri e Erika Blanc, oltremodo sprecate.
Gicca Palli tentò di inserirsi nei filoni cinematografici italiani e percorse (per l'ultima volta dopo questo curioso decamerotico) pure la strada dell'Eros-Svastica con Liebes Lager (titolo, del ciclo Nazi, più orientato alle nudità delle prigioniere che non alla violenza). Per tornare al film schedato, oltre all'interesse suscitato (essenzialmente) dalle piacevoli interpreti, nel cast si ritrova Pupo De Luca, in quel periodo presenza costante del genere boccaccesco. Pur essendo poco curato dal punto di vista dei dialoghi, ha un suo carisma.
Ecco uno dei tanti, troppi e inutili decamerotici, sottogenere del film di genere (perdonate il gioco di parole) Anni Settanta. Questo, nonostante il validissimo cast (che vede attori rodati come Foà e la coppia Blanc-Neri sul versante femminile), è uno dei film più noiosi e vuoti che mi siano capitati. Scadente sul versante erotico, ancora peggio su quello della commedia.
Pur fedele alle allegre tresche decamerotiche, la proposta di Gicca si differenzia per una densità di riferimenti storici alla Roma del ‘300 che rinviano diritti a fatti e problemi dell’Italia contemporanea: l’eterno potere temporale dei papi, la contestazione, il femminismo, la dialettica marxista e persino la critica letteraria, che spesso attribuisce significati arbitrari ai versi dei poeti. Tolto l’impacciatissimo Mann (la commedia decisamente non fa per lui), tutti gli attori centrano i loro personaggi, in particolare l’imperioso Sciarra Colonna di Foà e lo svenevole Petrarca di Ammirata.
MEMORABILE: «E quando mai Roma si libera del dominio del papa?»; Foà colpito da uno schiaffo: «Uno schiaffo a me? A Sciarra Colonna?!...La vendetta del papa!!!».
Davvero un peccato che a poco più di metà film le idee scarseggino bruscamente e che si debba ricorrere ad ogni mezzo, comprese trovate da vecchie comiche, per arrivare a quota un'ora e mezza. Peccato, perché fino ad allora si notava un chiaro distacco dal livello medio dei decamerotici, grazie ad un cast niente male (addirittura Foà), a qualche azzeccato riferimento contemporaneo e, al di là delle citazioni letterarie vistose, a trovate veloci inserite qua e là nei dialoghi (compresi Manzoni e Mussolini). Protagonista moscetto. Perfetto Pupo De Luca. Fra le donne risalta la bionda Marchall.
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Malizie - La serie completa Titoli della serie Malizie distribuiti da noi in VHS grazie alla Shendene & Moizzi, componenti il ciclo "Il cinema erotico italiano degli Anni Settanta" (ogni titolo contiene il link alla scheda davinottica del film):