Prigionieri della Terra - Film (1981)

Fantascienza per famiglie all'americana, destinata a un pubblico di ragazzini e dai blandi intenti umoristici, pregna di buoni sentimenti fino a scoppiare e di effetti speciali altamente prevedibili. Soprattutto per chi ha visto UNO SCERIFFO EXTRATERRESTRE, in cui il piccolo H7-25 utilizzava il suo dispositivo spaziale per fare un po' quel che voleva. Qui però non c'è un Bud Spencer che salvi il tutto con l'ironia... I bonari alieni precipitati sul nostro pianeta (a Gold Rush in California, per la precisione) sono un'intera famiglia vestita in tutina azzurra come i fantastici Quattro: il padre Zed...Leggi tutto (Connelly), la madre Lara (MacRae), la figlia Teva (Leeds) e il suo fratellino Dalem (Gilpin). Più una scimmia dall'improbabile pelo verde. Sfuggiti alle ricerche della polizia e degli agenti segreti sguinzagliati in caccia, si rifugiano nella casa del vecchio saggio Ned (Ives) e di suo nipote Tommy (Porter), felici di ospitarli e coi quali i nostri faranno subito amicizia. Il loro obiettivo è trovare il metallo necessario a sistemare l'astronave a forma di sombrero ferma sul fondo di un lago, ma la ricerca non sarà cosa di un attimo; nel frattempo, quindi, la famigliola – che parla un correttissimo inglese imparato dalle nostre trasmissioni tv – avrà modo di conoscere il genere umano sfruttando quando “necessario” i propri poteri per sfuggire ai controlli. D'altra parte a loro basta trattenere il respiro per diventare invisibili... Anzi, basterebbe questo a risolvere ogni problema o quasi, a pensarci bene. Ma così non avrebbero modo di sfoggiare le altre capacità: far volare gli oggetti a distanza, parlare con gli animali, curare ferite con la sola imposizione delle mani... Insomma, s'è ben capito l'ambito in cui ci si muove, coi due ragazzini, Tommy e Dalem, che nella scena clou si divertono a giocare una partita di basket contro i bulli locali: quando stanno perdendo, penalizzati dalle continue mosse scorrette degli avversari, entra in campo Dalem cominciando a volare, alzare i giocatori dell'altra squadra, far rimbalzare la palla dove vuole... Gli squilibri si ribaltano e le furbate dei bulli vengano compensate dai poteri “magici” dell'alieno. Anche il nonno a dire il vero ne approfitterà: minacciato di esser cacciato con il suo albergo dal solito speculatore ansioso di costruire lì enormi palazzoni, si farà aiutare da Zed e i suoi per risolvere il problema. Mamma Lara va di conserva col marito, mentre alla bella Teva viene concesso qualche discutibile siparietto per conquistare gli atletici maschi della piscina che frequenta. Connelly però ha faccia ed espressioni troppo seriose perché si possa davvero ambire al divertimento e quindi tutto si risolve in scene di apprensione con l'immancabile cattivone della Federal Space Agency (Campanella) pronto a tutto pur di ritrovare gli inacchiappabili extraterrestri. Piccoli break umoristici al campo sportivo, dove Dalem lancia il peso oltre ogni record mondiale, o all'inizio quando l'aiutante mezzo scemo dello sceriffo mette in allarme l'intera città suggestionato dalla lettura della “Guerra dei Mondi”. Ma è davvero poca cosa e il tutto si riconduce a un'avventura scipita con moraletta finale di papà Zed al piccolo Tommy, fin dall'inizio turbato dalla morte dei suoi genitori avvenuta un anno prima. Target preciso, i più adulti si astengano...

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