Porky's preview - Corto (1941)

Nel cine-teatro all'interno della fattoria, Porky accoglie il pubblico venuto ad assistere al cartoon che egli stesso ha prodotto, disegnato e animato. Aperto dall'incipit delizioso degli animali antropomorfi che passano dal botteghino per ritirare i biglietti dello spettacolo, il corto si sviluppa come un affettuoso, quasi tenero atto d'amore di Avery (meno irriverente del consueto) nei riguardi dell'arte dell'animazione, con gli "scarabocchi" stilizzati di Porky che acquistano comunque una infantile dignità. Finale invece propriamente "texano" con l'assolo della puzzola plaudente.

Veramente delizioso questo cartone animato metacinematografico, anzi di meta-animazione. In questo caso abbiamo Porky che presenta il film disegnato da lui, un bambino di sette anni. Proprio la reinvenzione dei tratti grafici infantili e primitivi è felicissima, ariosa, spiritosa, insomma offre un godimento speciale, grazie a uno stile raffinatamente naif, che forse per gli studios rappresenta un divertissement, ma che anche per gli spettatori è un gioco piacevole, inquadrato da una cornice narrativa altrettanto ben azzeccata.