Pensiero d'amore - Film (1969)

Musicarello dell'infaticabile team Amendola-Corbucci, protagonista Mal al suo massimo (si sprecano i close-up sugli occhioni blu). Il nostro è a Roma in incognito, lo brama Angela Luce tardona aristocratica, ma lui palpita per Silvia Dionisio (bellissima). Canzoni, gag affidate a Pippo Franco con insopportabile accento pugliese, Mulè (grande), De Vico, Umberto D'Orsi e Delle Piane. C'è anche una scazzottata fra Mal e Stelvio Rosi! Dialogo immortale: Dionisio "Non voglio essere una madama Butterfly", Mal "E io non sarò un Pinkerton"!!!

Questo film, diretto dallo specialista Mario Amendola e datato 1969, è uno dei musicarelli più famosi. Riscosse un grosso successo, all'epoca. Tanto che l'anno dopo ne fu girato il seguito ("Lacrime d'amore", sempre diretto da Amendola e con gli stessi due protagonisti). Il film non è male, ha qualche ingenuità (ma in fondo simpatica), un buon ritmo. Belli i duetti (purtroppo brevi) Mulè-Orsi, bel cast anche se Mal non è sempre convincente come attore. Silvia Dionisio all'epoca era veramente molto 60's e molto bella. Girato anche al Castello di Balsorano!

Mediocre musicarello interpretato dal cantante del momento, in questo caso Mal, con la canzone del titolo ovviamente inserita a forza nella vicenda. Amendola si limita a dirigere il traffico senza troppa convinzione, mentre Mal ha la stessa espressione di chi è indeciso che cosa comprare. Splendida la Dionisio. Bravi gli altri. Nel genere però si è visto di gran lunga di meglio.

Un grande Mal (munito di occhio azzurro, mascella quadrata e riga dei capelli in parte con folta frangia sulla fronte) tenta – riuscendoci - la via della carriera musicale nel solare Belpaese e, tra la altre cose, troverà anche l'amore (la "cerbiatta" Silvia Dionisio) e l'amicizia del divertente Pippo Franco. Meglio di così non poteva andargli... lo invidio! Grande film scacciapensieri per nostalgici o solamente per gli appassionati di Mal, il quale oggi è ahimè ridotto a cantante da sagre delle patate (è vero!).

Il brano che dà il titolo al film è ottimo e le qualità vocali di Mal non si discutono, per quanto i brani migliori fossero usciti due o tre anni prima... Pippo Franco con l'accento barese è molto buffo, ma la storia sconforta come banalità. Inutile confezionare come una Barbie o come una Platinette la Dionisio, tanto lo sguardo da santarellina non l'aveva allora e non l'avrà mai; a malapena poteva andare nelle commedie erotiche, mentre il suo habitat più naturale stava in film tendenti all'estremo come Ondata di piacere.

Tardo musicarello che prende il titolo da un famoso brano cantato da Mal e che qui è il protagonista inespressivo assieme alla splendida Silvia Dionisio. La storia è banalotta e con dialoghi piuttosto zuccherosi. A fare da contraltare troviamo qualche simpatico sketch con Pippo Franco e Francesco Mulè, ma roba di poco conto.

Famoso musicarello diretto da Amendola con protagonista Mal. Una pellicola in fondo onesta, ma che purtroppo presenta una storia alquanto banale, poco coinvolgente e di certo non dissimile da quella di altri musicarelli del tempo. A risollevare le sorti della pellicola ci sono divertenti sketch tra Francesco Mulè e Pippo Franco, oltre che alla presenza della splendida Silvia Dionisio qui poco più che diciottenne ma già da urlo, per il resto non ci siamo. Mal come attore francamente non incide per nulla. Un'occhiata si può dare.

Passabile. Una giovane (e già molto bella) Silvia Dionisio è affiancata da Mal che recita nel ruolo di un inglese innamorato dell'Italia; una particina anche per Pippo Franco con un insolito accento pugliese molto forzato. Un film leggero, spensierato, tipico specchio dei tranquilli anni Sessanta in attesa di qualche piccolo terremoto che arriverà nei decenni successivi. Sufficienza piena.