La doppia personalità di un timido impiegato di Peacock è un segreto che viene sconvolto da un banale incidente ferroviario. Thriller psicologico con una sua decisa personalità stranamente poco distribuito negli Usa. La prova di Cillian Murphy è superba mentre gli attori più noti sono poco sfruttati o fuori ruolo (la Page). Regia e musica di notevole livello contribuiscono a creare un'angosciosa atmosfera di fondo, mentre il film sconta qualcosa come lentezza.
Dopo la morte di mamma orco, John convive con Emma, il suo alter ego femminile, che si tiene rigorosamente lontana dagli sguardi altrui. Quando un incidente costringerà Emma a venire allo scoperto, il fragilissimo equilibrio mentale di John andrà in frantumi. Non nuovo a ruoli en travesti, Cillian Murphy con la sua intensa prova costituisce il maggior motivo di interesse per questo film non del tutto risolto sia a livello di scrittura che di disegno di caratteri dei personaggi di contorno, pur affidati ad un cast inutilmente prestigioso.
La storia non è di quelle particolarmente originali: siamo dinanzi al "solito" personaggio dalla doppia personalità (a causa, neanche a dirlo, di traumi
infantili), il cui equilibrio mentale verrà turbato da un avvenimento inaspettato. Eppure una buona regia ed una sceneggiatura sobria e discreta (buono il finale), riescono a rendere abbastanza riuscita questa pellicola il cui fiore all'occhiello è, ovviamente, la strepitosa prova en travesti di Cillian Murphy. Non esaltante il resto del cast, così come gli altri personaggi. Tra il non male ed il buon film.
Sorta di novello Norman Bates, Murphy interpreta un doppio ruolo brillando sia come nevrotico e complessato maschio che come casalinga en travesti; la sua prova rimane la cosa più avvincente del film, che altrove pecca di un eccesso di improbabilità (possibile che nessuno lo riconosca?!) e di uno script che scade in un finale non troppo avvincente e - ancora una volta - poco credibile. Molto bella la ricostruzione ambientale del paese, curata la fotografia, non male il cast di contorno; resta tutto sommato un buon film, a patto di avere un'alta sospensione dell'incredulità.
Quel che si dice una coppia unita, ma in questo caso troppo: infatti John ed Emma sono la stessa persona. "Lei" si occupa della casa mentre lui lavora in banca. Un caso di sdoppiamento di personalità addirittura in contrasto tra loro, che costringe il protagonista a un ansiogeno, continuo slalom. A parte la citazione hitchcockiana più che evidente, il thriller contiene molti punti discutibili che rasentano l'incredibilità e in più lo stesso meccanismo di "sostituzioni" agli occhi degli altri è più ripetitivo che risolutivo. Bravo e sensibile Murphy, un po' in disparte la Sarandon.
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Il mercato cinematografico Usa, grazie alle sue vaste dimensioni e all'assenza di stagionalità, permette di sfornare titoli a iosa anche di dubbia qualità.
Perchè a questo film, andato direttamente su DVD, non sia stata data nessuna chance rimane un mistero!
C'è una bella atmosfera hitchcockiana, ci sono gli attori di grido da strillare nel promo anche se il valore aggiunto del film è tutto nella prova di Murphy che recita John/Emma con rara bravura.
Zender ebbe a dire: Hitchcock aveva girato Juno and the paycock, fatalità :), tradotto da noi con Giunone e il pavone. C'entra qualcosa che tu sappia?
Non credo, Peacock è il nome della cittadina del Nebraska dove si svolge il racconto.
DiscussioneRaremirko • 26/08/20 00:12 Call center Davinotti - 3862 interventi
Più di un eco Hitchcockiano, bravo assai Murphy nel doppio ruolo, vicenda semifavolistica non credibilissima ma, chissà, nella realtà succede anche di peggio.
Al solito, la società non ci fa una gran figura.
Ottimo cast di contorno non tanto sfruttato, fotografia ottima e funzionale, musica molto buona; più curato e sfaccettato, sarebbe stato un vero gioiellino e non solo un buon film.