Pasqua in Sicilia - Corto (1956)

Pasqua in Sicilia
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Anno: 1956
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Cast: (n.d.)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/09/12 DAL BENEMERITO GIùAN
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Giùan 10/09/12 22:44 - 4539 commenti

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Girato a San Fratello, Delia ed Aidone in occasione dei riti celebrativi della Pasqua è, tra i documentari siciliani diretti da De Seta nel 1954-55, quello che mi è parso il meno ispirato e convinto. Forse per il suo relegarsi al mero valore di testimonianza e "ripresa" di un folklore cristiano tanto radicato da (fortunatamente) aver resistito fin oggi ad ogni rivoluzione socio-culturale. Restano comunque le "impressionanti" e teatrali immagini dei "Giudei" (processo e crocifissione di Cristo) e delle maschere di Aidone (i cosiddetti "Santuna").
MEMORABILE: Il cielo che si fa cupo e minaccioso come ogni Venerdì santo che si rispetti; La pirotecnica corsa dei Santuna per le strade del paese.

Pigro 15/04/13 09:22 - 9635 commenti

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De Seta sceglie due paesi siciliani per esemplificare i riti popolari della Settimana Santa: Delia, dove va in scena il “Mortorio” con la Passione di Cristo; e Aidone, dove la resurrezione è festeggiata con la “Corsa dei Santoni”. Più che gli aspetti folkloristici specifici, l’interesse del documentarista è catturato dalla folla che dilaga nei vicoli e nelle strade, assediando i figuranti. Non mancano momenti visivamente suggestivi, ma questo corto sembra più una raccolta di appunti che non un vero e proprio discorso compiuto.

Pinhead80 15/03/16 18:42 - 4719 commenti

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La rappresentazione della Pasqua come viene vissuta in due paesi siciliani negli anni '50. Il questo caso il documentario è propriamente folkloristico e poco ha a che fare con il resto della produzione documentaristica di De Seta del periodo. La vita di paese è presente ma solo nella forma del rito cristiano vissuto in maniera drammatizzata. D'effetto il cielo che si fa scuro e minaccia pioggia durante la "crocifissione".

B. Legnani 18/08/17 20:58 - 5523 commenti

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Decisamente più debole rispetti agli altri suoi cortometraggi dell'epoca, questo di De Seta si basa esclusivamente sul pittoresco, per cui, oltre la pàtina, riesce a dire poco. Meglio la parte girata a Delia che quella ripresa ad Aidone, che a un certo punto sembra una gara di corsa mascherata in circolo e che, nel finale, annoia persino un poco...

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