Una pericolosa alchimia tra serio e faceto, violenza bellica e cascate di frattaglie, amore fulmineo e senso del dovere. Operazione rischiosa capace di centrare l'obiettivo nell'intrattenere con una dosata tensione - nella prima parte, più tarantiniana nell'atmosfera - e gli eccessi gore, questi ultimi che strizzano l'occhio a icone come Wolfenstein o Re-animator (il soggetto del film, si sa, ha lasciato in eredità una montagna di elucubrazioni e pretesti disparati). Professionali regia e cast, ulteriore punto a favore.
MEMORABILE: La caduta dall'aereo; Il sergente nazista; La zia al piano di sopra; Gli esperimenti; La siringa con liquido arancione.
Sullo sfondo dell'Operazione Overlord (quella che portò al "famoso" sbarco in Normandia) abbiamo un bell'equipaggio che deve far saltare il campanile di una chiesa in cui i nazisti hanno insediato una base strategica. Durante la missione il protagonista farà una scoperta che, oltre a destare in noi curiosità ad ogni minuto che passa, trasformerà il film di guerra in un horror! Purtroppo, pur avendo un colonnello con gli attributi, sentiamo veramente la mancanza di una figura carismatica. A parte qualche "ruffianata" di troppo, comunque, come nazi-zombie movie funziona più che bene!
MEMORABILE: La ripresa del lancio in soggettiva; Il risveglio di Chase; L'escamotage per entrare al fortino; "Franz"; L'armamentario d'epoca nei titoli di coda.
Eccellente film di guerra ibridato al contagio movie e all'horror più truculento. Avery dirige con mano felicissima avvalendosi di un cast di giovani non troppo conosciuti, ma ugualmente bravi: Adepo è protagonista di indiscussa bravura, la Ollivier abbaglia per quanto è attraente mentre Asbæk è un nazi che difficilmente si dimentica. Ulteriori punti a favore sono gli ottimi effetti speciali dal retrogusto saporitamente retrò e il ritmo incalzante. Si può già parlare, a ben vedere, di un classico imprescindibile del cinema dello spavento!
Strepitoso action di guerra, ricco di tutto quel che un amante del genere può desiderare. Un fantastico incrocio tra Dove osano le aquile e Indiana Jones, con una intensità cinematografica degna del miglior Tarantino e l'aggiunta di qualche riuscito zombi di ultima generazione. Insomma, un gran divertimento, dall'inizio alla fine. La disperata e improbabile missione dei giovani soldati americani nella Francia occupata dai nazisti diventa un viaggio all'Inferno. Regia e interpreti eccellenti. Da vedere assolutamente.
Le facilonerie da Stati Uniti (per giunta già integrati) che vincono da soli contro i nazisti ormai non sono più digeribili in un film di guerra serio, perciò si prova con degli innesti horror. Com'era prevedibile, la cornice storico-bellica è noiosa e prevedibile, mentre gli esperimenti sotterranei, vera spina dorsale del film, fanno il loro ripugnante dovere insieme alle ambientazioni che mescolano il moderno orrore chirurgico con la cupa antichità delle vecchie chiese. Effetti speciali sanguinolenti ed efficaci.
Seconda Guerra Mondiale: una squadra di soldati americani in missione sorvolano la Germania e l'aereo colpito si frantuma in cielo (JJ Abrams ha un debole per gli aerei che esplodono evidentemente). Questo è l'incipt di un buon thriller horror d’azione, che comincia come film di guerra presentato da una sequenza mozzafiato sull’aereo. Notevoli il ritmo e la suggestiva ambientazione. Un prodotto diverso dagli altri, che evita di cadere in cliché e scene scontate e banali. Azzeccati i trucchi delle creature.
MEMORABILE: Il bambino che vuole fare l'americano.
Ci si chiede spesso cosa sarebbe il cinema americano senza la figura del "tetesko kattivo", qui pure facitore di berserkir contorsionisti. La sbobba bellica viene riattualizzata secondo i dettami imperiali del politicamente corretto (il protagonista nero) e del videogioco (l'inizio). Il realismo, ovvio, va a ramengo sin dalle prime inquadrature e il resto vivacchia miserabile con i consueti babau lutulenti e assordanti cui ci ha abituato l'horror postmoderno. Cast insulso e fungibile.
Ha un'inizio sfolgorante in mezzo al fuoco della contraerea, si vede l'uso della DG ma ritmo e colori accompagnano bene l'azione. Anche il cast non è male, sconosciuto ma capace di creare empatia con lo spettatore e mantenere le aspettative sui vari personaggi. Quello che delude in parte è lo sviluppo degli eventi, indeciso tra il percorso hard horror (con sprezzo della credibilità) e quello del tradizionale war movie che però non può portare a sbocchi originali.
Ormai i film sui nazi-zombi sono tanti da costituisce un sotto-genere: questo è senza infamia e senza lode. Ottimo l'inizio spielberghiano, anche se parzialmente inficiato da effetti speciali troppo palesi, poi subentra un mix fra war movie ed horror in cui il primo è implausibile e fitto di stereotipi, mentre il secondo cerca di compensare con il raccapriccio la scarsa originalità. Pellicola potabile grazie alla confezione curata e alla discreta prova del cast di volti sconosciuti, ma nel complesso poco memorabile, oltre che deludente rispetto alle aspettative alimentate dal prologo.
Buone premesse e promesse, che però, col passare del tempo, quando si entra nell'ultima parte, vengono abbastanza disilluse (niente di particolarmente originale e, soprattutto, di non già visto). Gli esperimenti fanno parte di molti horror, bellici, o non. Ma stava all'ideatore della storia riuscire ad aggiungere qualcosa di inaspettato, di nuovo. Purtroppo, nulla di tutto ciò è presente. C'è però da constatare, che grazie al discreto ritmo e alla violenza, umana e sovrumana, non si fatica ad arrivare alla fine; e questo, se non altro, ne determina la vedibilità.
MEMORABILE: Giù dall'aereo, nel generale marasma di contraerera e esplosioni; Lenta estrazione del coltello dalla gamba; Placente; "Lazzaro" forzuto; Ag-ganciato
La mission impossible del pugno di soldati USA paracadutati in zona nemica ricorda l'incipit di un videogame in stile "Wolfenstein". I nostri eroi si troveranno di fronte decine di nemici, capitani pazzi e sciroccati, scienziati pazzi e ibridi nazi/zombi sempre più fuori di testa. Il tutto in un divertente tour de force senza un attimo di tregua che pesca a piene mani dai classici action bellici passando a stilettate gore degne di Dead Snow e del delirante Frankenstein Army. Dei veri Bastardi senza gloria in salsa horror. Ottimi gli SFX protesici.
MEMORABILE: La forma finale del Capitano Nazista; I siringoni di liquido in stile Re-animator.
Buona commistione di horror e war-movie, anche senza guizzi di originalità (film con zombi nazisti ce ne sono quasi troppi, ormai). Si tratta di un divertente fumettone sanguinoso e ricco d'azione. I personaggi non destano particolare interesse (soprattutto i villain, piatti cattivoni senza ombra di umanità), ma la recitazione è buona. La regia di Avery è vivace, videoludica e adeguata al tema. Tanti e gustosi gli effetti speciali, specialmente quelli gore, a tratti in grado di far rabbrividire. Non male, per un paio d'ore di spensierato svago.
MEMORABILE: L'aereo abbattuto; I disastrosi effetti del siero herbertwestiano sul soldato americano; Il duello finale fra super-zombi buono e super-zombi nazista.
Quello dei nazi-zombi è un sottogenere per natura stitico, visto che o interviene un lassativo efficace come Wirkola oppure i margini di originalità sono davvero stretti. Questa torre di vedetta tra Spielberg e Stuart Gordon non fa eccezione alla considerazione e quindi tocca allietarsi con l’indubbia professionalità evidenzata, con il brio del racconto, con lo splatter quasi sorprendente che inzacchera la seconda parte. Tutto bene ma senza doversi ripetere non s’è trovata la scintilla. Fossimo a digiuno di tedeschi risorti, sarebbe ottimo.
Notevole nazi zombie-movie che si differenzia dai suoi simili per l'ottima regia e l'ottima cura nei dettagli. Il film comincia con una spettacolare scena all'interno di un aereo militare che sta precipitando e continua coi soprusi dei nazisti coontro la popolazione locale; sembra quindi un classico film di guerra, ma così non è. Divertente, ricco di tensione, azione e scene splatter, con zombi assetati di sangue realizzati benissimo. Quello che sorprende è l'altissimo livello degli effetti speciali e del cast.
La guerra, il nazismo: ce n'era d'avanzo per un'ennesima marmellata metaforica da spalmare su un'ingente fetta di crono. Certo, si osserverà che la giuntura Mengele-Herbert West non è proprio dissimulatissima o che l'eco romeriana non è indistinta, ma son similitudini che come vengono se ne vanno senza zavorrare un film esclusivamente preoccupato di sollazzare e tenere ritmicamente sulle punte l'egoremaniaco (riuscendoci, e quanto!) che per essere co-tangente il blockbustering non ci va certo piumato o pudico nell'inventariare marcescenze e devastazioni corporee. Lode a te, o Avery.
MEMORABILE: End credits: a ogni ruolo del cast è assegnato un attinente paraphernalia bellico. Superchicca!
Un aereo in missione, colpito dal fuoco tedesco, precipita e un manipolo di soldati USA si ritrova a dover fare i conti non solo coi tradizionali nemici ma con un "esercito" di superzombi, frutto di un orrendo laboratorio sotterraneo. La premessa bellica si infrange subito negli effetti da videogioco e nella banalità manichea, nel confronto tra cattivissimi ed eroi generosi a stelle e strisce, per affossarsi poi nello splatter ultrarumoroso con effetti speciali non banali ma che non possono ripagare la banalità della trama. Il finale sembra uno di quelli della serie A-Team.
Ha il non indifferente difetto di peggiorare man mano che prosegue, e meriterebbe di meno se non fosse per quell'incipit così piacevole (l'arrivo in aereo, l'atterraggio nel bosco tenebroso...). Ma il resto? Ormai anche l'idea dei mostri segreti nazisti comincia ad essere abusata e quest'opera, al netto dell'ambientazione assai curata e del gore, non sa proporre nulla più che dialoghi, fatti e personaggi stereotipati, con qualche sciocchezza (il tizio che testa una siringa sconosciuta sul commilitone moribondo come può esser definito?). No comment per lo scontro finale. Deludente.
MEMORABILE: Il lancio fra colpi di contraerea; L'inquadratura del bosco illuminato dalle fiamme con i corpi appesi agli alberi.
L'idea dei nazi zombi non è particolarmente nuova, e in questa pellicola non ne escono proprio bene. La storia messa in scena è abbastanza semplice e priva di particolari spunti e anche la parte gore non lascia il segno più di tanto. Alla fine della visione resta un senso di incompiutezza abbastanza marcato, non il migliore nel suo - seppur di nicchia - genere.
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DiscussioneDaniela • 24/12/19 09:32 Gran Burattinaio - 5875 interventi