Rivitalizzo il thread, avendo visto ieri il film.
Secondo me la questione della fedeltà storica dipende da diverse considerazioni, premesso ovviamente che non ci sono leggi in materia.
In primo luogo, direi che molto dipende dalle premesse degli autori.
In questo senso, "Operazione Valchiria" mi sembra dichiaratamente un film storico, quindi la fedele rappresentazione dei fatti assume un peso maggiore rispetto a un film "ispirato" a fatti storici ma che racconta poi una storia (con la minuscola, mi viene in mente "La notte dei generali", che prende le mosse proprio dal fallito piano Valchiria).
Inoltre, direi che è più difficile fare "fiction storica" man mano che ci si avvicina al presente, soprattutto se i temi trattati sono oggetto di discussione non strettamente storiografica (che fortunatamente non finisce mai) o comunque altamente sensibili.
Da questo punto di vista, "Le Crociate" di Scott è - a quanto leggo - pieno di sfondoni ma mi pare che lo scopo del film non fosse di dare un ritratto storico e comunque colloca la sua azione in un tempo abbastanza remoto da consentire di giocare un po' (meglio ancora forse "Il gladiatore" come esempio).
Detto questo, il film a me è piaciuto abbastanza, mentre ho letto pesanti stroncature (ad esempio di Mereghetti), mentre il mio amato Roger Ebert ne parla bene.
Certo, il personaggio di Stauffenberg è parecchio idealizzato rispetto a quanto risulta agli storici, ma rispetto al rischio "santino" che ipotizzavo direi che sceneggiatori e regista si sono contenuti.