Once (una volta) - Film (2006)

Once (una volta)
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/06/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 11/06/08 20:34 - 12372 commenti

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A Dublino un giovane irlandese e una ragazza immigrata, entrambi musicisti dilettanti, collaborano alla scrittura di alcune canzoni e vivono una storia di amicizia e di amore platonico. Il regista John Carney dirige una commedia che è anche musical atipico con le canzoni collocate a descrivere gli stati d'animo dei protagonisti (e le loro vicende) in modo spontaneo e non artefatto come spesso accade ai film del genere. Suggestiva l'ambientazione dublinese e bravi i due protagonisti assolutamente adatti ai loro ruoli. Buona la colonna sonora.

Manulele81 26/06/08 01:34 - 83 commenti

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Scritto dal regista, un dramma sentimentale dalle tinte agrodolci e tenui, che diventa anche un intimo, piccolo e originale musical dove la forte vena malinconica si approfondisce ogni minuto di più fino a diventare una sorta di saggio sulla messinscena del suono, o meglio della forma canzone. Piccolo e commovente gioiello che trova il suo sbocco emozionale e comunicativo nella voce, nel viso, nella gestualità dimessa e sorniona di Glen Hansard che si fa accompagnare dalla dolcezza di Marketa Irglova.
MEMORABILE: L'esecuzione di Falling Slowly, o lei che cammina cantando il brano di cui ha appena scritto le parole.

Firenze 6/08/08 14:03 - 4 commenti

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Bellissimo. Semplice. Magico. Ipnotico. Coinvolgente. Essenziale. Pieno. Denso. Realistico. Musica per le orecchie Alba per gli occhi. Creazione per l'autore Sogno per lo spettatore. Questo è il cinema, questa è arte. Sicuramente uno dei film più belli del 2008.
MEMORABILE: Ogni nota della stupenda colonna sonora.

Giacomovie 1/04/10 16:05 - 1397 commenti

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Innocuo semi-musical che l'abbondante presenza di orecchiabili canzoni rende distensivo. La trama è quasi romantica (una profonda amicizia che arriva sull'orlo dell'amore tra un musicista di strada e una ragazza-madre incontrata casualmente) e procede a singhiozzo tra una canzone e l'altra, ma risulta ugualmente gradevole. Adatto a chi cerca un film minimalista, disimpegnato nel tema ma non del tutto scadente nella realizzazione, per una serata di relax. **!

Audreyh 4/09/10 09:49 - 9 commenti

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In questo piccolo film culto, passato pressoché inosservato in Italia, si respira un incanto speciale. Merito della chimica fra i protagonisti Glen Hansard (musicista e attore già in The Commitments) e Markéta Irglová e della splendida colonna sonora interpretata con passione dai due (soprattutto Falling Slowly, If you want me e Lies). La storia semplice e priva di artefici, la recitazione spontanea e la freschezza dei protagonisti ne fa un gioiello raro, per intenditori che vogliono, per una sera, sorridere con malinconia alla vita.
MEMORABILE: Markéta Irglová che canta per strada, in pigiama e pantofole, If you want me.

Xamini 16/09/10 00:44 - 1244 commenti

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Perché amore non è per forza carne. È sguardi. Parole. Gesti. Ipnosi. E musica. Once racconta l'irripetibile e l'amore che racconta si mescola all'amore per le note. Che arrivano dalla strada, da una chitarra fracassata e conducono a un incontro. Dolce, lento nei modi, pieno. Qui il linguaggio cinema si limita a un ruolo piccolo, piccolo, minimale; pochi tocchi, nessuna voglia di eccedere, nessuna pretesa di auto lusinga. Non un capolavoro. Ma dolce. Tanto.
MEMORABILE: Lo sguardo di lei, dalla finestra.

Ziovania 22/01/11 12:01 - 337 commenti

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Un film girato in amicizia (il regista è stato bassista della band di Hansard), genuino e ricco di passioni, soprattutto per la musica. Le canzoni sono importanti: "Lui" e "Lei" (non hanno nome) sono ripresi in primo piano solo quando cantano, come a dire che la verità è insita nella poesia. Per il resto, i protagonisti di Once sono seguiti (o forse, spiati) in campo medio, quasi si trattasse di un documentario. Tra fiction e realtà questo è comunque un piccolo gioielo che scalda il cuore: non servono budget faraonici quando si ha un'idea.

Luchi78 11/04/11 16:04 - 1521 commenti

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Riuscitissimo, grazie soprattutto alla colonna sonora (il film è a tutti gli effetti un musical moderno), dove l'interpretazione dei due protagonisti è sobria e perfettamente adeguata. Una storia d'amore che finisce in modo diverso, accompagnata da splendide melodie. Da vedere e da ascoltare.

Hackett 13/01/12 07:20 - 1865 commenti

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In una Dublino non da cartolina, che resta sullo sfondo, inizia la delicata storia di amicizia ed amore per la musica di due personaggi teneri ed emarginati. Due piccole solitudini che si incontrano grazie alla musica e (condividendola) trovano la forza per andare incontro alla vita. Splendido piccolo film in cui tutto funziona: i bravi attori, le ottime canzoni e una storia che, contro il modo di fare cinema corrente, sa avvolgere.

Nancy 24/04/12 18:19 - 774 commenti

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La storia è semplice, non architettata: i due protagonisti senza nome potrebbero essere veramente un chiunque incontrato per strada. Ben recitato e ottimamente diretto, il film regge sulla notevole colonna sonora, veramente curata, che racconta essa stessa la storia d'amore platonico tra i due (meglio se si riesce ad afferrare le parole cantate in inglese). Alcuni passaggi sono molto ben fatti registicamente (l'inquadratura finale, la passeggiata in pigiama), ma un po' di pochezza aleggia nella trama e il troppo "lasciato intendere" annoia, alla fine.

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Bubobubo 3/10/18 13:19 - 1847 commenti

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L'estetica orgogliosamente indipendente non rende meno mainstream la tipicissima, fugace e dolceamara love story tra musicista spiantato e giovane madre sedotta e abbandonata. Qualcuno di particolarmente maligno ha visto il lungometraggio come un'operazione promozionale cucita su misura per la band di Hansard, i (modesti) Frames: peccato che se a un wannabe musical mancano le canzoni si fa poca strada e qui la musica è lontana dall'eccellere per qualità. Certo, i tempi registici sono buoni e il sentimento reale, ma i pregi finiscono qui.

Paulaster 3/10/19 09:45 - 4375 commenti

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Coppia di musicisti amatoriali riuscirà a fare un album autoprodotto. Clima nuvoloso d’Irlanda e ritratto di chi spera di smuovere le acque esistenziali. Il taglio da cinema indipendente con riprese a mano non riesce a dare empatia a un duo mezzo spiantato: lui col fare da cane bastonato, lei immigrata con prole. Largo spazio alla musica (da camera): lei riesce a suonare belle armonie. La liason resta platonica ed evita l’effetto del già visto.
MEMORABILE: Lei che canta in ciabatte per strada di notte; Il manager che canta nel suo ufficio; La prova dell’album in macchina.
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