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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/03/18 DAL BENEMERITO DIGITAL
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Xamini 25/03/18 21:28 - 1244 commenti

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Sorprendente il livello di tensione che riesce a mantenere questo dramma, a dispetto di un ritmo tutto sommato lento. Eppure sferza, sin dalla scena chiave del primo atto, senza posa. I meriti vanno equamente distribuiti tra l'interpretazione della Kruger, che costruisce una mina vacante per le coronarie dello spettatore (e avrebbe meritato l'Oscar), la regia e la scrittura: impossibile prevedere quando e in che modi esploderà e dunque raggiungere uno stato vagamente simile al relax durante l'intero corso della visione.

Kinodrop 19/03/18 19:07 - 2908 commenti

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Salvo il drammatico evento che segna la vita di Katja (l'attentato in cui muoiono marito e figlio), la storia perde via via di intensità, oscillando tra smarrimento psicologico e aspetti politici e processuali, cavilli giuridici e pregiudizi razziali. Dal regista de La sposa turca e Ai confini del Paradiso ci si aspettava qualcosa di più coerente e di meno "costruito" e algido (nonostante il narrato); un po' troppo concentrato sul personaggio della Kruger, lascia in secondo piano il messaggio politico al quale allude. Alla fine lascia molto perplessi.
MEMORABILE: Le udienze in stile telefilm; L'avvocato "consolatore"; L'inverosimile resa dei conti in Grecia.

Caesars 19/03/18 10:13 - 3772 commenti

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Intenso. Diviso in tre "capitoli" nei quali si analizza la reazione della protagonista alla morte di marito e figlio in seguito a un attentato, il film si avvale di un'interpretazione davvero notevole di Diane Kruger; ma sarebbe sbagliato attribuire solo alla performance attoriale la riuscita della pellicola, in quanto soggetto e sceneggiatura sono ben costruiti e il regista mette in scena il tutto con sagacia. Il ritmo è lento, ma l'interesse dello spettatore non viene mai a mancare, fino al notevole finale.

Digital 15/03/18 22:30 - 1257 commenti

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Quando il marito e il figlio di Katja vengono uccisi la donna sprofonda in un incubo. Ottimo dramma che ha il pregio di coinvolgere altamente, con un crescendo sistematico della tensione e una regia attenta a non cadere nelle facilonerie tipiche dei revenge movie. E se la parte processuale fa registrare un leggero calo di ritmo, il finale è di quelli che non si dimenticano tanto facilmente. Una Kruger in stato di grazia per un film da non perdere.

Cotola 29/03/18 11:28 - 8998 commenti

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Il cinema di Akin è diventato, parere personalissimo, troppo furbetto e "ruffiano". E così anche qui si parla alla pancia dello spettatore (i filmini familiari, il verdetto giuridico, il finale) e piuttosto che affrontare in maniera più ragionata e ad ampio respiro i temi e le problematiche serissime di cui la pellicola vorrebbe trattare, ci si accontenta di accennarle appena. Va anche ammesso che il regista non calca troppo la mano ed almeno evita, quasi del tutto, scene stucchevoli e patetiche. La versione italiana ci priva del meglio: la grandissima prova della Kruger.

Jandileida 28/04/18 23:18 - 1558 commenti

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L'Akin un po' anarcoide degli inizi è diventato grande e ce lo conferma con questo drammone con al centro una dolorosamente splendida Kruger, moglie e madre mutilata negli affetti. Raccontato con la solita capacità di catturare lo spettatore quasi dall'inizio alla fine, ha soprattutto il grande pregio di evitare inutili pietismi quando invece la storia si sarebbe volentieri prestata a tali biasimevoli espedienti. Qualche dubbio si può sollevare su di una parte finale un po' banale e "pancista" che non sembra essere nelle corde del regista.

Daniela 29/06/18 13:53 - 12606 commenti

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Nella prima parte, difficile non immedesimarsi nel dolore della protagonista che, persi marito e figlio in un attentato terroristico di marca neonazista, si lascia andare alla deriva per disperazione. Poi però nella parte processuale e più ancora in quello successiva si fanno evidenti i limiti di un film troppo schematico: i nazisti fanno orrore anche senza bisogno di calcare la mano, il garantismo della giuria è tanto eccessivo da risultare inverosimile, la soluzione scelta per fare giustizia è di per se stessa deprecabile. In conclusione: le buone intenzioni non fanno sempre un buon film.
MEMORABILE: Madre e suocera: ci si mettono anche loro a bastonare la protagonista. La sorella è solidale ma poi le va a far visita con il piccolino, insomma...

Capannelle 19/07/18 00:05 - 4394 commenti

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La scuola tedesca predilige spesso lo stile scarno ma questo potrebbe anche andare, se non fosse accompagnato pure da una limitata cura nelle sfumature dialettiche e nella qualità visiva. Sono però lo sviluppo della parte processuale e l'epilogo a non convincere come verosimiglianza e come successione dei fatti. Alla fine rimangono la sentita prova della Kruger e la parte iniziale.

Ginestra 19/07/18 11:12 - 53 commenti

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Film noioso, ripetitivo e inutile con pretese di introspezione psicologica o addirittura di critica sociale e politica ma che, se non fosse per l'ottima interpretazione di Diane Kruger, non sarebbe degno nemmeno di una pallina. Quindi mezzo voto in più solo per la bravura dell'attrice, sempre intensa e convincente in una parte purtroppo per lei da dimenticare.
MEMORABILE: "Mamma, andiamo a fare il bagno?" "Non ora...".

Paulaster 26/07/18 10:34 - 4373 commenti

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In un attentato terroristico marito e figlio perdono la vita. Divisione in tre capitoli nei quali non si capisce bene se la critica sia verso i neonazisti e la giustizia oppure se l’attenzione voglia scavare nel dolore di chi resta. Il film risulta anche statico nella fase processuale e non molto convincente nella soluzione personale. Finale comunque non scontato. La Krueger si distingue e Akin dirige abbastanza bene, ma non riesce nell'opera di denuncia.
MEMORABILE: L’ufficio dopo la bomba; Il sangue che fuoriesce dai polsi.

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Galbo 19/08/18 13:37 - 12372 commenti

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È difficile non provare empatia per il personaggio principale di questo film ma è arduo nello stesso tempo non cogliere il sottile ricatto morale che sottende una vicenda del genere. La caratterizzazione dei personaggi è fastidiosamente manichea e il film appare studiato a tavolino e raramente capace di suscitare vere emozioni se non nel finale che almeno riserva un margine di imprevedibilità. Ottima comunque la prova di Diane Kruger che meriterebbe parti migliori al cimema.

Didda23 6/06/19 09:45 - 2424 commenti

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Opera divisa in tre capitoli dalla qualità eterogenea: "La famiglia" è un ottimo esempio di tensione drammatica con una moglie (Kruger) alle prese con il dolore della perdita del marito e del figlio dovuto a un attentato terroristico; "La giustizia" racconta le fasi processuali senza troppo mordente, con la regia che si appiattisce in più di una occasione; "il mare" riserva qualche sorpresa narrativa (soprattutto nel finale) con tocchi di raro lirismo. Akin si conferma regista interessantissimo e mai banale, soprattutto per la delicatezza con la quale tratta certi argomenti.
MEMORABILE: Sul luogo dell'attentato; La testimonianza del greco a processo; L'epilogo.

Nando 2/07/19 14:27 - 3806 commenti

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Una donna perde il marito e il figlio in un attentato e la giustizia si prende gioco di lei assolvendo vergognosamente i colpevoli. Una pellicola intensa che si avvale di una valida Kruger e un ottimo cast di contorno. Tre le fasi di un film che mostra un interessante sviluppo narrativo culminante con un amaro e sofferente finale e ha la forza di denunciare come il razzismo alberghi anche in Germania.

Giùan 1/07/20 09:28 - 4528 commenti

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C'è sempre un che di surrettizio nel cinema di Akin, una reticenza formale che agisce magari sottotraccia ma pervasivamente. Qui, oltre a tale aperta questione di "foggia" estetizzante, v'è una presunta adesione emotiva al personaggio della Kruger (bravissima e di veemente impatto empatico), che rende ondivago e alfin debole il film, scentrandolo in una seconda (e terza) parte senza una dialettica che non sia binaria e prevedibile. Resta la grande padronanza del mezzo, ma alcune grevità (lei che torna a "farsi", il colloquio col padre di uno degli assassini, la madre) perplimono.
MEMORABILE: "Un tè per donne incinte?" detto all'amica che aspetta un bambino.

Lou 5/10/20 18:48 - 1119 commenti

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Dolore ad alta intensità in questo film di Akin, che conferma il suo piglio deciso. Dei tre capitoli colpisce soprattutto "Il mare", il cui Katja, rimasta senza marito e figlio per un attentato terroristico neonazista, arriva alla scelta finale attraverso un percorso interiore sofferto, rappresentato molto efficacemente e quasi senza dialoghi. Bravissima la Kruger nel trasmettere con realismo la sua disperazione.
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  • Discussione Caesars • 19/03/18 11:14
    Scrivano - 16796 interventi
    Certe volte la cosiddetta "critica ufficiale" mi lascia veramente basito...
    Leggo la critica su filmtv: pollice giù (praticamente salva solo l'interpretazione della Kruger). Vabbè, non sono per nulla d'accordo, ma ci può stare. Guardo il "pagellino" sulla stessa rivista: un paio di 6, qualche quattro, e addirittura un paio di 2. Secondo me, 2 lo puoi dare ad un film di livello infimo, anche dal punto di vista realizzativo. Come si può pensare di dare 2 (su una scala da zero a dieci) ad u film come questo!...
  • Discussione Zender • 19/03/18 14:37
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Beh Caesars, però io al contrario trovo molto giusto e significativo che dello stesso film si possa dire malissimo e benissimo, l'importante è come si sostiene il proprio voto, che da solo dice troppo poco. A volte si può dare un voto bassissimo soprattutto in proporzione alle aspettative, ma anche per molti altri motivi. Per fortuna, tutto sommato.
  • Discussione Caesars • 19/03/18 15:28
    Scrivano - 16796 interventi
    Vero Zender, hai ragione.
    Mi pare strano che si possa valutare 2/10 una pellicola di questo tipo, ma effettivamente il voto secco senza altre spiegazioni (casa che in un pagellino è impossibile fare) dice poco.
  • Discussione Zender • 19/03/18 17:05
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, ma in fondo è una cosa che fanno in tanti (vedi Imdb stesso): dai il voto e via. Può servire, ma chi mi assicura che non sia un voto buttato lì tanto per, se non se ne spiegano i mostivi? Per questo non ho mai pensato di dover fare così anche da noi, nonostante le tante richieste in merito. Il voto dev'essere solo la sintesi di un ragionamento più complesso che va sempre fatto, se si vuole davvero aiutare chi legge. O almeno io la penso così. Poi ognuno è sempre liberissimo di fare sui propri siti/riviste ciò che vuole, ovvio. Chiudo la parentesi OT e registro che il film da noi ha per ora voti molto alti. Bene! Si attendono anche quelli bassi, a questo punto :)
  • Discussione Daniela • 19/03/18 17:18
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Certe volte la cosiddetta "critica ufficiale" mi lascia veramente basito...
    Leggo la critica su filmtv


    Scusa Caesars, non comprendo: parli di "critica ufficiale" ma sul sito che citi ci sono opinioni di semplici appassionati - la "critica", come esplicitamente specificato, quella dei cosiddetti "top user", ossia degli utenti più attivi.
    Oltretutto, al momento i voti che hanno determinato la media generale del 5,3, sono in tutto solo nove: troppo pochi anche per indicare un trend di gradimento.

    Almeno a livello internazionale, quella che si può definire la vera "critica ufficiale" è stata in genere più benevola verso il film: la Germania lo ha candidato all'Oscar nella categoria miglior film straniero (anche se poi non è entrato nella cinquina).
    Sia il film che l'interpretazione di Diane Kruger hanno ricevuto nel frattempo vari riconoscimenti, fra cui il Golden Globe per il miglior film straniero e il premio come miglior attrice protagonista al Festival Cannes.

    Tornando ai giudizi dati al film, sul quale non mi posso esprimere non avendolo ancora visto, concordo con quanto osserva Zender.
    Abbastanza frequentemente, un voto molto basso può nascere non dal giudizio sul valore tecnico della pellicola ma dalla discrepanza fra aspettative (dello spettatore) oppure ambizioni (del regista) e risultato raggiunto.
    Per citare un esempio, ho appioppato un pallino e poco più a ciascuno degli ultimi tre film diretti da Malik, autore pure molto amato in passato.
    Fatti male? Per niente, anzi curatissimi dal punto di vista formale, stilosi nella fotografia, con attori belli e comunemente anche bravi.
    Ma con contenuti tanto insulsi (ovviamente, a mio parere), ho trovato la bella forma un'aggravante.
    Ultima modifica: 19/03/18 17:25 da Daniela
  • Discussione Caesars • 19/03/18 17:26
    Scrivano - 16796 interventi
    Ciao Daniela, chiedo scusa, forse non mi sono spiegato bene. I voti da me citati non sono quelli relativi al sito di filmtv, che effettivamente sono di semplici appassionati come noi, i voti a cui mi riferivo sono quelli che compaiono sulla rivista cartacea filmtv che riporta una "pagella" con voti di critici di professione.
  • Discussione Daniela • 19/03/18 17:30
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Caesars ebbe a dire:
    Ciao Daniela, chiedo scusa, forse non mi sono spiegato bene. I voti da me citati non sono quelli relativi al sito di filmtv, che effettivamente sono di semplici appassionati come noi, i voti a cui mi riferivo sono quelli che compaiono sulla rivista cartacea filmtv che riporta una "pagella" con voti di critici di professione.

    Scusa tu, pensavo ti riferissi al sito :o)