Nonno Felice - Serie TV (1992)

Sit-com condominiale e familiare resa unica dalla simpatia e professionalità del grande Bramieri, perfetto nei panni del nonno saggio, affettuoso e ironico che - ça va sans dire - non risparmia le sue celebri barzellette. Gli episodi sono costruiti sui suoi rapporti con il figlio, la nuora e i tre nipotini, per concludersi con l'immancabile lieto fine.

Sit-com che ruota attorno ad un Bramieri che, per quanto stracco, ancora è capace di regger la scena, per quanto non mi abbia mai fatto impazzire, in tutta onestà! Oppini dal canto suo, nel personaggio del cretino, è perfetto e rende alla grande; gli altri galleggiano senza infamia e senza lode. Ogni tanto riappare d'estate su Mediaset, ma perderselo, barzellette incluse, non è un peccato!

Un ottimo animale da palcoscenico come il compianto Gino Bramieri in una serie creata a sua immagine davvero ottima. Si ride molto e Bramieri è ancora un ottimo attore. Non male anche il cast di contorno. Da vedere anche il seguito Norma e Felice. Consigliato.

Tipico prodotto per famiglie realizzato da Mediaset e replicato innumerevoli volte, sarebbe assolutamente trascurabile se non fosse per la presenza nel ruolo principale del grande Bramieri che utilizza il suo mestiere per conferire al ruolo la sua proverbiale bonomia rendendo il prodotto piuttosto simpatico anche se non memorabile. Assolutamente trascurabile il resto del cast.

Serie tv un po’ pacchiana ma godibile, grazie alla presenza del milanesone Gino Bramieri che tutti ricordiamo con immutata simpatia ed affetto. Stupenda e provocante Paola Onofri nei panni della moglie di Franco Oppini, che è stato mortificato con una parte (per altro riuscitissima) di “bambascione”… Ai tempi ebbe un buon successo di ascolti ed era assolutamente in linea con gli stili di sit-com statunitensi.

Uno dei primissimi ricordi d'infanzia. Lo ricordo ancora con estremo piacere; Gino Bramieri era bravissimo, pur in un contesto da tipica fiction "di massa". Una sit-com che può tranquillamente competere con le classiche serie americane, dello stesso genere "familiare".

Serie tv che ancora adesso registro o guardo malgrado le collocazioni a notte fonda nelle reti generaliste. Bramieri è un fenomeno e racconta barzellette (ricordate il G.B. Show?) anche quando recita normalmente. Il contorno di Oppini e della affascinante Onofri è di buon livello e le puntate lasciano sempre quel retrogusto di buono, come quando si mangia un gelato prima di riposare... Con un seguito.

Una fiction felicemente riuscita, molto divertente e senza volgarità; merito soprattutto di Bramieri che, memore dei scintillanti trascorsi con Garinei e Giovannini a teatro, si produce in piccole avventure di vita quotidiana allietate da battute fulminanti e quasi sempre azzeccate. I comprimari devono adeguarsi al ritmo con fatica ma, come diceva Totò, è la somma che fa il totale. Molto bella Paola Onofri. Degno anche il seguito con Franca Valeri.

Gino Bramieri è stato uno dei più grandi attori comici italiani e questo telefilm ne è un grande esempio. Buono il cast (cito Oppini e la Onofri) che contribuisce all'ottima riuscita del telefilm. Le risate non mancano, però si rimpiangono i bei tempi in cui Bramieri poteva deliziarci dal vivo con la sua comicità. Da non perdere.

A me il nonno Felice faceva all'epoca (ed ero solo un bambino) molta tristezza. Bramieri era simpaticissimo ma tutto il resto quasi disarmante: la coppia Oppini-Onofri non diceva nulla, i nipotini erano assolutamente scialbi, non parliamo poi delle sciattissime scenografie (difetto comune altre produzioni Mediaset del periodo). Un prodotto simpatico, ma si poteva fare qualche sforzo in più per elevarne la qualità generale.

Canto del cigno di un grande attore teatrale milanese, esperto in barzellette e non solo. Nonno di tre nipoti, padre di un anonimo Franco Oppini, che fa tenerezza con il suo farfallino e suocero di Paola Onofri, sempre bella anche nel ruolo di mamma, Gino Bramieri mette a disposizioone il suo talento di trasformista per strappare risate al pubblico. La fiction è ricca di buoni sentimenti, di grandi ospiti, quali Sonya Grey e Franca Valeri, ma ha il suo limite nelle due antipatiche gemelline. Due.

Buono ma totalmente sostenuto sulle spalle dell'indimenticabile Bramieri, visto che i comprimari, seppur di fama, non aiutano molto. Le location e le trame ricordano senza dubbio il simile Casa Vianello, ma qui si è un po' più bonari e leggeri. Le sceneggiature non sono da oscar, ma per una sit com preserale tutto è ok. Quando un attore incarna un'opera insomma, dandogli nome, volto, bravura.

Sit com graziosa che si riguarda sempre volentieri, grazie ad un Gino incontenibile, che ci regala le sue ultime risate; bravo Oppini nel ruolo di papà scanzonato e tontolone e soprattutto le dolcissime gemelline; una sexy Paola Onofri, molto meno genuina e più donna rispetto agli anni '80, fa la parte della mamma dei tre pargoli; chiaro che comunque a far la differenza qui è il grandissimo Gino. Simpattico prodotto, ormai riempitivo di palinsesto delle reti Mediaset.

Tolto Bramieri, recitato in maniera terribile, con le odiosissime gemelline che parlano simultaneamente, come Qui, Quo e Qua. Lo si guarda solo per cercare il guizzo del grande comico milanese, non sempre sorretto dalla sceneggiatura, che stiracchia un'ideuzza fino all'inverosimile. Trascurabile. *½