Night of something strange - Film (2016)

Un contagio trasforma gli uomini in zombacci assetati di sesso e sangue. Una fiera del cattivo gusto e dell'eccesso, priva di trama, goliardicamente pasticciata e, per fortuna, fuori dai triti luoghi comuni sui living dead (che muoiono se li si colpisce alle parti basse). Il regista nulla ci risparmia, dalla necrofilia al cannibalismo, dalla sodomia alle più profonde esternazioni dell'animo umano (sangue, vomito, sperma, peti e così via). Volgarotto, sciocco, merita la spensierata sopravvalutazione. Attenzione alle versioni edulcorate.

Omnibus del grottesco e del politicamente scorretto, incoraggiato da un clima di orrore vecchio stile e da un timbro registico beatamente indisciplinato. La storia è pressoché inesistente, ma si dipana con passo furibondo e appassionata energia nella classica dicotomia virus/zombi. Sarcasmo, gore e splatter totalmente fuori controllo e un uso del make-up funzionale quanto sbalorditivo. Exploitation di serie B ma con più meriti che demeriti. Avercene.

Parte da un atto di gelida, realistica necrofilia per poi tramutarsi in un carosello grottesco, strabordante, ai limiti del cattivo gusto. Per gli amanti dello splatter sovradimensionato e di ogni sorta di fluido corporeo è un toccasana, per chi invece è in cerca di un horror tensivo e d’atmosfera meglio lasciar perdere. Indubbia nota di merito per i make-up artist.

Night of the loving dead. Straiton non si fa crescere le bouganville addosso: parte fulmicotonico e bazooka in spalla concentrando necrofilia stupro incesto zombi e un utero strappato a nude mani e cannibalizzato. E siamo appena al minuto 6: cos'altro potrà mai accadere di peggio? Tutto, ché da qui il film non arretra davanti ad alcuna ignominia in una grossfeast in scatorama che trifola Raimi Jackson e Waters, dove l'ipersplattering è l'ultimo eccesso. Geniale la variante di zombi stupratori, un po' di tempi morti ma tutto ok, siam tra zombi: astenersi schizzinosi e humorneroesenti.