New York ore tre: l'ora dei vigliacchi - Film (1967)

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New York ore tre: l'ora dei vigliacchi
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Incident
Anno: 1967
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Remake di "Ride With Therror" (tv movie del 1963). Aka "New York ore 3: l'ora dei vigliacchi".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tony Musante quasi all'esordio e un Martin Sheen davvero al primo film su grande schermo si ritrovano nel ruolo di amici perditempo, farabutti che di notte bevono e derubano i passanti. Poi, insieme a un'altra decina di persone che abbiamo avuto modo di conoscere in una prima parte non così coinvolgente, salgono sulla metropolitana, un vagone della quale diventa teatro delle loro tristi gesta: gridano, strepitano, insultano i passeggeri senza che nessuno osi solo alzare un dito contro di loro. In questo senso il titolo italiano è molto più calzante dell'originale THE INCIDENT, perché vigliacchi è il termine esatto per definire chi non accenna o quasi a una reazione, chi lascia che i due si accaniscano...Leggi tutto sui più deboli pensando solo a difendere se stessi. Peerce è molto abile nel far montare la tensione dopo una prima mezz'ora incerta, con pochi guizzi e salvata più che altro dall'elegante e contrastata fotografia in bianco e nero. Quando Musante sale in cattedra oscurando uno Sheen molto meno incisivo (colpa anche del personaggio, succube dell’amico), la sensazione di claustrofobica prigionia originata da un treno che non si ferma praticamente mai (forzatura non indifferente) si fa attanagliante; la sceneggiatura inventa momenti tesissimi che la regia asseconda al meglio e, per quanto altalenante, il film trova la sua dimensione perfetta fino alla conclusione. In crescendo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 30/12/08 DAL BENEMERITO BRAINIAC POI DAVINOTTATO IL GIORNO 20/05/14
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Brainiac 30/12/08 18:58 - 1083 commenti

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Gioiello misconosciuto. Lo vidi una notte su Rai Tre e dopo molto anni sono riuscito a ritrovarlo. Due sbandati prendono d'assedio un vagone della metropolitana. All'interno un campionario umano eterogeneo (due militari in licenza, una coppia in crisi, un bullo, un anziano). Tutti loro verranno fatti oggetto di sberleffi ed aggressioni, ma nessuno di loro reagirà alle angherie. Thriller psicologico che dopo una parte iniziale preparativa viaggia verso un finale non consolatorio. Trovatelo! Vedetelo!

Budolboy 26/01/09 11:33 - 1 commenti

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Annch'io lo vidi una mattina su Raitre e sono riuscito a ritrovarlo in vhs a noleggio, usato, ma purtroppo la qualità è bassa dato che il nastro avrà 30 anni. Il film lascia a bocca aperta lo spettatore: la fotografia è eccezionale, il film anticonformista e all'avanguardia: da vedere!

Ruggero 15/02/09 04:18 - 1 commenti

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Crudo come il merluzzo e bollente come la bottiglia che si scolano, schiaffeggiato dai dialoghi e da una cinica fotografia che ti ricorda di essere seduto lì (da prendere in piccole dosi). La fortuna di averlo assaggiato (e mal digerito). Da vedere.

Mco 18/07/09 17:16 - 2323 commenti

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"E tu amico dov'eri?" dice Beau Bridges ferito ma vincente all'amico codardo dopo una battaglia senza fine col perfido Musante. Questo valga già per tutto il film, carico e iperbolico nei valori assoluti e nella visione sociale americana del tempo. Un percorso filmico terrorizzante, con momenti di clou maximo (sfida al nero che poi scoppia a piangere) e down da pausa riflessiva (il barbone ignaro di tutto). Immensi Musante e Bridges (nel suo film più riuscito). Straordinario!

Capannelle 31/08/09 10:22 - 4394 commenti

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Piccolo gioiellino che sfrutta la classica rappresentazione dei differenti microcosmo umani messi a stretto confronto in una situazione di comune pericolo. Non è originalissimo nello sviluppo ma la messa in scena è rigorosa e convincente, con accenti degni di Lumet (penso a la Parola ai giurati). Preziosi per la riuscita del tutto il montaggio serrato e alcune inquadrature azzeccate del vagone della metropolitana.

Cotola 31/08/09 22:43 - 8998 commenti

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Interessante ma diseguale. Dopo un notevole inizio segue una parte in cui vengono presentati i personaggi: un campionario di varia umanità caratterizzata però dal denominatore comune della vigliaccheria. Ed è proprio nella rappresentazione dei "tipi" che, nonostante sia statto girato più di quarant'anni fa, fa spesso capolino la convenzionalità. L'ultima parte è quella ambientata in metro: anche qui non tutto funziona alla perfezione. In particolare un po' troppa inverosimiglianza ed una certa discontinuità.

Andromeda 30/05/11 00:13 - 1 commenti

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Ho scoperto questo film quasi senza conoscerlo e me ne sono innamorato. Notevole il tema musicale iniziale. Tony Musante è fantastico per tutto il film e mi sono cibato di ogni sua espressione (ma come fa?). Ho oltre 1600 film e di certo ne ho visti di estremamente più violenti ma... la ferocia psicologica alla quale ho assistito in questo è ineguagliabile! Musante e Sheen riescono a far precipitare i viaggiatori in un baratro senza fondo né speranza, umiliando, mortificando e terrorizzando. Grande!
MEMORABILE: E tu dov'eri, amico?

Buiomega71 6/10/11 19:35 - 2899 commenti

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Assoluto e disturbante progenitore del cinema "nero metropolitano" settantesco e ottantesco. Un viaggio nell'inferno della notte metropolitana, un vagone del metrò usato come "bunker", la claustrofobia, la tensione, la varia umanità vigliacca e meschina (non meno peggio dei due bulletti di Musante e Sheen), il razzismo, le umiliazioni, il finale catartico e violento. Opera seminale e piccolo gioiello misconosciuto, dove Ferrara e Hill (ma anche il primo Carpenter) attingeranno a piene mani. Unica nota dolente, la mancata promessa di Peerce.
MEMORABILE: Le vessazioni dei due delinquenti al passeggero di colore; La coppietta; Gli isterismi psicotici di Sheen; La reazione di Bridges alle angherie.

Giùan 29/03/13 10:28 - 4528 commenti

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Mantiene intatto tutto il suo potenziale di spaccato parossistico sulla violenza metropolitana. Se il plot (pur cronometricamente congegnato) rischia talora qualche scivolone manicheo, in realtà il livido b/n, la sostanziale unità di tempo e luogo, la stringente regia di Peerce e la teatrale galleria di personaggi socialmente “esemplari” ne fan un capolavoro tesissimo, frustrante e incombente, il cui carico perturbante smaschera ipocrisie e scardina cattive coscienze. Musante e Bridges (mai più tanto bravi) son due inquiete facce della medaglia americana.
MEMORABILE: Il nero Arnold impotente in lacrime; Musante che strappa la veletta a Jan Sterling; Bridges e Musante occhi negli occhi; "Tu dov'eri amico?"

Cangaceiro 9/03/14 01:17 - 982 commenti

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Sconvolgente nel far toccare con mano la violenza psicologica più cattiva e realistica che mai. Lo spazio chiuso e la codardia sono benzina per la perfidia di un Musante in estasi, scatenato nelle sue angherie assieme a un ghignante e odioso Sheen. La coinvolgente presentazione uno alla volta dei vari malcapitati ci suggerisce una metropoli lacerata, ridotta a facile preda della delinquenza, la salita sulla carrozza è per ciascuno un benvenuto all'inferno. La tensione cresce drammaticamente col passare dei minuti, lo spannung è da storia del cinema!
MEMORABILE: Peters (il nero) in lacrime per le astute vessazioni subite dai due; Musante inizia a molestare la bambina e Bridges si alza... (momento da antologia!)

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Homesick 18/08/14 07:51 - 5737 commenti

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Pamphlet sull'atomismo metropolitano e la codardia umana che alla valenza sociale - i prepotenti con i deboli si fanno vigliacchi tollerando impassibili i soprusi subiti dagli altri - sa coniugare quella prettamente cinematografica: l'accumulo parossistico di tensione che deflagra nel finale liberatorio, la realistica raffigurazione di una città notturna malata, lurida e violenta, personaggi tipizzanti (spiccano i due balordi di Musante e Sheen) e una colonna sonora che intensifica il clima claustrofobico. In Italia vanta un brutto tentativo di imitazione, La ragazza del vagone letto.
MEMORABILE: Il nero antibianco: prima fa il prepotente con l'innocuo bigliettaio, poi piagnucola quando i due teppisti lo insultano e gli insidiano la moglie.

Matalo! 3/04/15 18:53 - 1378 commenti

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Uno dei primi film di cui conservo ricordo, rivisto due giorni fa. Fotografia livida, tensione costante, un po' di teatralità inevitabile. Il limite sta a mio avviso nella non soddisfacente analisi dei caratteri, che restano più simbolici che umani. Sheen al suo esordio e Musante (quasi), sono in parte e odiosi quanto basta. Un piccolo film memorabile di quelli che si ricordano anche più degli (indubbi meriti) per la fascinazione della semplificazione psicologica. Ottime musiche di Terry Knight.

Rufus68 11/09/16 17:50 - 3819 commenti

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Bel dramma a porte (della metro) chiuse. I vari tipi umani, racchiusi in uno spazio claustrofobico, son pronti a rivelarsi nella loro intima menzogna se messi a confronto con uno specifico reagente sociale (l'ottima coppia di teppisti Sheen-Musante). E tuttavia le psicologie di alcuni personaggi costituiscono il punto debole della pellicola poiché troppo schematiche e da manuale. Anche il finale, col suo (forzato) rientro all'ordine, tradisce tale semplificazione consolatoria eliminando dalla tavolozza i delicati grigi dell'ambiguità.

Pessoa 28/11/16 00:09 - 2476 commenti

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Gran bell'affresco di Peerce che in un vagone della metropolitana tira fuori tutto il marcio del sogno americano in cui la linea fra buoni e cattivi assume contorni sempre meno definiti. Grande Musante che ritrova il ruolo che fu suo nell'adattamento televisivo di quattro anni prima; la tensione è claustrofobica e serrata come in un noir degli anni '40, aiutata dallo splendido b/n di Hirschfeld mentre i caratteri dei personaggi sono cesellati ad arte. Un film davvero molto molto bello, che meriterebbe di essere riscoperto.
MEMORABILE: La scena finale.

Jena 29/07/18 16:23 - 1547 commenti

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Sorprendente. Non solo anticipa di anni il genere notturno metropolitano settantiano/ottantiano con splendida rappresentazione della New York notturna, ma è anche un film assai coraggioso e anti politically correct. Nessuno si salva nella vigliaccheria generale, neanche il nero "ribelle" o il giovane focoso o il militare perbene. Perfetta unità di tempo e luogo, ritmo serrato, splendido bianco e nero. I due balordi Sheen e Musante dominano la scena, entrambi esordienti: il primo mai più a questi livelli, il secondo da Oscar. Qualche schematismo.
MEMORABILE: La rapina iniziale; Le tesissime provocazioni al nero e all'amante focoso; Il finale amaramente "carpenteriano".

Berto88fi 3/05/19 21:47 - 216 commenti

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Nottata di scorribande criminali per due teppisti, fino all'assalto a un vagone della metropolitana. Un coinvolgente dramma carico di tensione, con personaggi sgradevoli e violenza perlopiù psicologica; che mostra uno spaccato pessimistico della società: come si può essere duri e prepotenti a parole, quanto miseramente vigliacchi e indifferenti nel passare ai fatti. Buona la regia di Peerce, gradevole fotografia in b/n, strepitosa prova di un'esaltato Musante, ben spalleggiato dall'esordiente Sheen. Invecchiato molto bene, da vedere!
MEMORABILE: L'incipit con rapina; Il finale amaro.

Myvincent 11/05/19 08:07 - 3722 commenti

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Tesissimo come una corda di violino dall'inizio alla fine, più che un thriller è un film di "costume" ambientato in una NY atemporale e senza via di scampo. Le diversità umane sono bersaglio di due delinquenti senza scrupoli, uno dei quali è interpretato da un Tony Musante, mai così "terribilmente" incisivo. Vi terrà desti fino all'epilogo finale, andando a scavare nel profondo della vostra psiche. Classico misconosciuto.
MEMORABILE: Le espressioni facciali diaboliche di Tony Musante.

Rocchiola 24/03/20 08:22 - 952 commenti

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All’interno di un vagone della metro un gruppo di passeggeri si ritrova in balia di due stralunati teppisti in un crescendo di umiliazioni e crudeltà. Vero e proprio antesignano del filone sulla violenza metropolitana, è un film ad alta tensione dalla costruzione semplice ma efficace. Realistico e disturbante, fa ancor oggi il contropelo ai vari Giustizieri e Guerrieri della notte. Straordinaria prova di Musante e Sheen attorniati da un bel gruppetto di caratteristi impegnati a ritrarre un’umanità gretta e infelice. Splendido bianco-nero notturno.
MEMORABILE: L’umiliazione dell’omosessuale; Gli insulti razzisti; Lo scontro finale; I poliziotti che arrestano il passeggere di colore; “E tu dov’eri amico?".

Keyser3 26/03/20 11:14 - 444 commenti

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Sorprendente e sottovalutatissima opera prima di Larry Peerce, che purtroppo non si ripeterà più a questi livelli, è senza dubbio debitore de La parola ai giurati, esordio di Lumet. Nessuno sfugge alla furia dei due giovinastri (gli ottimi esordienti Sheen e Musante): nel vagone si trovano assoggettati allo stesso destino alcolizzati e militari, omosessuali e coppie in crisi, giovani e anziani, uomini bianchi e di colore... Felice la scelta del bianco e nero per una New York livida e opprimente.
MEMORABILE: "E' meglio che resti a sedere, prima che ti dia una botta".

Anthonyvm 26/05/22 15:42 - 5615 commenti

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Ottimo e impietoso crime urbano (o metropolitano, considerata l'ambientazione), in cui l'approccio realistico alla rappresentazione della violenza operato dal newyorkese Peerce fa il paio con un'impostazione narrativa teatrale, quasi paradossale e vignettistica nel suo sviluppo episodico, ma del tutto funzionale al delineamento di uno spaccato sociale vario e meschino, in una voragine di omertosa apatia e inguaribile patetismo da cui non pare salvarsi nessuno, a prescindere da ceto, età o etnia. Eccellenti Sheen e Musante, anticipatori di tanti teppisti dell'exploitation settantiana.
MEMORABILE: Rapina nel vicolo; Il nero reazionario; Il marito inetto accusa la moglie di stuzzicare i molestatori; Il soldato col braccio ingessato; Il barbone.

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Noodles 5/08/23 17:16 - 2196 commenti

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Film interessante ma con le sue pecche. La storia impiega parecchio a farsi interessante. Quando lo fa l'attenzione non si perde più, ma prima assistiamo a una parte noiosa e infarcita di dialoghi inutili. La pellicola si salva in corner grazie alla grande prova di Tony Musante e a un'ultima mezz'ora veramente degna, con un finale estremamente simbolico. L'analisi dell'indifferenza umana è ficcante e indimenticabile, ma l'intrattenimento latita e ci si chiede perché mai un treno non dovrebbe mai fermarsi per ore e ore. Pur con più di qualcosa che non va, un'occhiata la merita.

Cerveza 21/09/23 19:49 - 348 commenti

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Tagliato a metà con precisione chirurgica, offre una prima fase di preparazione della ciccia che servirà successivamente per l'impasto delle polpette. Purtroppo, tutti gli ingredienti compressi nello spazio angusto del vagone ferroviario finiscono inevitabilmente con il generare sapori ripetitivi. Soprattutto l'accentratore Musante: più che terrorizzare, finisce con l’essere così afoso e monocorde da far rimpiangere la fase di preparazione. Al netto di qualche assurdità, si apprezzano comunque l’indiscutibile fascino del crudo taglio underground e il profumo di sconfitta totale.
MEMORABILE: La cruda fotografia in bianco e nero, soprattutto in esterno; L'infantile pianto di Arnold.
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  • Discussione Buiomega71 • 28/11/13 11:28
    Consigliere - 25896 interventi
    Se ne è andato Tony Musante, all'età di 77 anni.

    Per me resterà per sempre il laido delinquentello di New York Ore 3 (per questo ho aperto la notizia con il thread di questo capolavoro), nonchè Sam Dalmas nell'Uccello argentiano e prigioniero "sessuale" della Antonelli nel sottovalutatissimo La Gabbia e notevole pure in Goodbye & Amen

    http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2013/11/28/news/morto_l_attore_americano_tony_musante_in_italia_era_il_detective_toma-72151823/
    Ultima modifica: 28/11/13 13:08 da Buiomega71
  • Discussione Didda23 • 28/11/13 13:38
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Accidenti pure Musante. Lo ricordo benissimo in "Eutanasia di un amore"
  • Discussione Zender • 28/11/13 13:43
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Per me ovviamente sarà sempre il grande protagonista di Anonimo veneziano, oltre all'indimenticato eroe del primo Argento! Era ancora piuttosto giovane peraltro.
  • Discussione Markus • 28/11/13 14:03
    Scrivano - 4775 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Accidenti pure Musante. Lo ricordo benissimo in "Eutanasia di un amore"

    Parole sante!
  • Discussione Caesars • 28/11/13 14:21
    Scrivano - 16796 interventi
    Spiace molto.
    Lo ricorderò sempre come interprete de "L'uccello dalle piume di cristallo"
  • Discussione Gugly • 28/11/13 14:46
    Portaborse - 4711 interventi
    Ho sentito la triste notizia poco fa; che dire, se ne va un altro pezzetto di storia del cinema italiano, anche per via di quel sorriso beffardo e accattivante per noi fanciulle: il Sam Dalmas caduto suo malgrado tra le ali dell'Uccello dalle piume di cristallo, l'amato ancora amante e disilluso senza nome della qui presente scheda, un c.d. "borghese annoiato" (copyright Markus)in Metti, una sera a cena....
    Resteranno tanti ricordi difficilmente dimenticabili :)
  • Discussione Schramm • 28/11/13 16:38
    Scrivano - 7693 interventi
    ...anche recenti: come non rievocare la prima serie di oz, per esempio...
  • Discussione Cangaceiro • 9/03/14 01:27
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Un film coi fiocchi, da vedere assolutamente, un saggio sulla violenza più psicologica che fisica da far annichilire ogni sociologo, la tensione aumenta sempre di più in maniera drammatica dopo una lunga e intensa fase preparatoria di presentazione ( a mò di Crash o Crossing Over ), la resa dei conti finale è da brividi. Grandi prove attoriali, soprattutto Musante è incontenibile, bene anche Bridges, Sheen e Peters.

    P.S. C'è su youtube.
  • Homevideo Digital • 29/07/16 11:36
    Portaborse - 3973 interventi
    Dvd A&R disponibile dal 08/09/2016.
  • Homevideo Rocchiola • 24/03/20 08:29
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Se non fosse per la benemerita A&R questo filma sarebbe tuttora inedito in DVD. Un prodotto nel complesso buono ma non restaurato a dovere. Il video 1.85 infatti si presenta con un pò di sporcizia (graffi e spuntinature) e qualche eccesso di grana, ma sostanzialmente si tratta di un bel bianco-nero discretamente contrastato. L'audio monofonico 2.0 è piuttosto chiaro e di buona potenza. E' comunque plausibile una riedizione in HD come d'uso per questa etichetta visto che successivamente ci sono state un paio di uscite estere in bluray come quella dell’inglese Eureka che pare avere un video davvero ottimale. Tra l’altro in Inghilterra all’epoca dell'uscita il film fu bloccato dalla censura.