Nero Wolfe - Serie TV (2001)

Valida trasposizione recente dei romanzi di Rex Stout, con all'attivo non solo dialoghi ben scritti e ovviamente imperniati sulle diuturne schermaglie Wolfe-Goodwin, Goodwin-Cramer (l'ispettore), Wolfe-Cramer, Wolfe-resto del mondo; c'è anche un casting eccellente e una notevole cura nella ricostruzione ambientale molto "jazz-age" fitzgeraldiana. Chaykin è un Wolfe magari non carismatico ma convincente, Hutton (che ogni tanto dirige anche) si diverte. Più che buono.

A differenza del "Nero Wolfe" con William Conrad del 1981, quello con Maury Chaykin e Timothy Hutton nel ruolo di Archie Goodwin, sembra rifarsi anche al vero clima delle storie di Rex Stout, visto che tutti vestono con abiti anni 40/50 e che le puntate durano due ore anziché una. Timothy Hutton, figlio di quel Jim che negli anni 70 portò in tv Ellery Queen, anche produttore, oltre che interprete di Archie Goodwin, sembra molto divertirsi; Chaykin, invece, abbaia come deve fare Nero Wolfe.

Discreta serie. Maury Chaykin (attore che talvolta nella sua carriera ha commesso alcuni passi falsi che era meglio evitare) è in questo caso adatto al ruolo di Nero Wolfe, a posto pure Hutton. Bella la sigletta iniziale di un episodio con i personaggi che si incastrano tra di loro. Discreto.

Gradevole serie che restituisce piuttosto fedelmente l'atmosfera e l'ambientazione dei libri di Stout e solo per questo ci piace moltissimo. Hutton nei panni di un credibile Goodwin e soprattutto Bill Smitrovich in quelli di un perfetto ispettore Cramer ci hanno colpito particolarmente. Buono anche il Wolfe di Chaykin. Curiosamente, così come per il Nero Wolfe "italiano", anche in questa serie è sempre assente il balio delle orchidee, Theodore Horstmann, spesso presente invece nei libri di Stout.

La stampa italiana non ne ha parlato, ma Maury Chaykin è deceduto lo scorso 27 luglio 2010, proprio nel giorno del suo 61° compleanno. La serie era ben strutturata, con ottima ricostruzione di ambienti (come poteva essere altrimenti, dato che si "giocava in casa", ossia negli States?). Timothy Hutton forse troppo sopra le righe. Un po' "fastidioso" il cast limitato: gli stessi attori in ruoli differenti secondo gli episodi. In ogni caso il paragone con la serie "italiana" non fa sfigurare l'interpretazione di Buazzelli e Ferrari.

Gradevole serie televisiva tratta dai celebri romanzi di Rex Stout. Gli episodi ricostruiscono piuttosto fedelmente il "clima" della pagina letteraria con una buona caratterizzazione dei personaggi e una più che riuscita caratterizzazione ambientale. Molto azzeccata infine la scelta del cast, specie per quanto riguarda i ruoli principali interpretati da Hutton e Chaykin.

Forse la migliore trasposizione televisiva di Nero Wolfe assieme a quella nostrana degli anni sessanta. Qui i personaggi e le loro caratteristiche sono rispettate molto più del consueto e l'ottimo cast riesce finalmente a mostrare quelle che erano le storie e i personaggi di Stout. Curioso nonché degno di nota il fatto che, salvo alcuni (i principali), gli stessi attori interpretino ogni volta personaggi diversi, come a teatro. Un valore aggiunto a una serie riuscita.