Un'infamia dalla cagneria assoluta, da vedere per credere. Dossetti si crede Polanski, ma Ed Wood, a confronto, è Brian De Palma. La storia di un fesso che dorme, si impasticca, sogna una tipa chiamata Pasqua (sic), dà di matto e torna a dormire! Ecco, questa boiata è tutta qui, condita da incubi da squallido night club che manco nei porno anni 70. 70 minuti di cretinismo e assurdità, la metà dei quali vedono il protagonista passare da uno spacciatore all'altro. Sembra L'uomo senza sonno diretto da un cerebroleso. Da evitare come la peste.
MEMORABILE: Degna del miglior film demenziale la scena in cui al tipo danno la cocaina al posta dei sonniferi e lui, non riuscendo a dormire, conta le pecore!
Charlie è in prova presso una fabbrica e segue un percorso di riabilitazione mentale che pare non riuscire quel granché visti i suoi atteggiamenti col resto del mondo. La pellicola è malata e disturbata come la psiche del protagonista, scostante come la sua loquela e caracollante come il suo incedere nel vialetto che lo porta quotidianamente a casa dopo il lavoro. Si alternano veglia e sonno, realtà e allucinazione, cui si aggiunge la presenza inquietante di tale Pasqua! Ricorda un po' lo stile del primo Andrew Parkinson. Interessante.
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Gestarsh99 ebbe a dire: Però, osservando la media del 2, mi sa che Mco un po' l'ha gradito...
Tanto per sapere, il livello qualitativo è quello infimo di American psycho 2?
Insomma Gest siamo lì. Anche American psycho 2 è una cloaca con il suo bel peso, ma questo li batte tutti. Talmente squallido e amatoriale da rasentare l'impudicizia.
Non consiglerei la visione a chi mi vuole più male. Indi per cui...
Però , ti dirò, Gest. Almeno questo due o tre momenti di grasse risate li ha, tipo La crocedelle sette pietre o giù di lì. Mentre Americanpsycho 2 e solo noia, cretinismo e smadonnamenti.
Credo che la differenza tra questi due scult sia nell'intelaiatura.
Dossetti vuole fare il serioso, facendoci entrare nella mente devastata di uno psicotico, con il risultato di annoiare e sprazzi di comicità involontaria di un sublime weird da vedere per credere. insomma, anticipa involontariamente L'uomo senza sonno ma con gusti alla Necromania woodiana e picchi del miglior cinema di Andy Milligan.
American psycho 2, di contro, vorrebbe essere una "dark comedy" dall'umorismo corrosivo e risulta una boiatona al cubo che incute solamente un infinita tristezza.
Eh sì, ha ragione il Gesta.
A me il film è piaciuto, sembrava quasi un sentiero di montagna durante le giornate nebbiose. Si faticava a comprendere dove fosse la meta finale, che cosa ci fosse in serbo sino all'epilogo.
Ma, ripeto, io amo i film peculiari, alineari e scostanti, laddove la mia mente può perdersi nella follia trasposta in celluloide.
Come si dice nel mio dialetto (e spesso molti me lo dicono allorché ascoltano le mie disquisizioni cinematografiche): "sun pà tant a post"...Ah ah ah