Mr. Deeds - Film (2002)

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Mr. Deeds
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Mr Deeds
Anno: 2002
Genere: commedia (colore)
Note: Aka "Mister Deeds". Remake del film "E' arrivata la felicità" (1936).
APPROFONDIMENTI: La pizza al cinema

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Rifare un classico di Frank Capra (E’ ARRIVATA LA FELICITÀ) mettendo Adam Sandler nel ruolo che fu di Gary Cooper significa attirarsi fin da subito le frecciate della critica: tutt'altro umorismo e classe assai diversa, naturalmente; ma preso per quello che è - una favolelta dalla morale scontata - il remake di Steven Brill non è poi così tremendo come si dice. Certo, si vola bassi e lo spirito è all'insegna della volgarità e del qualunquismo, ma Sandler la sua parte di bambinone la sa fare e la reazione quando gli dicono di aver ereditato 40 miliardi di dollari è divertente:...Leggi tutto non alza un ciglio, come se gli avessero detto hai vinto un caffè al bar. Dal suo paesello di campagna se ne vola a New York e comincia ad accorgersi di come vogliano fregarlo (soprattutto il numero 2 dell'azienda che ha ereditato), ma anche qui non fa una grinza. Sta nella pacatezza dei comportamenti contrapposta alle improvvise esplosioni di violenza il punto di forza del film, che trova invece nelle evitabili smielature sentimentali con Winona Ryder le fasi peggiori. Turturro maggiordomo aggiunge poco o niente, Buscemi strabico ha l'unica battuta felice prima dei titoli di coda. Mediocrissimo, ma confezionato con mestiere e musicato bene (ci sono persino gli Yes).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/11/11 DAL BENEMERITO MAGNETTI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/07/15
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Magnetti 6/11/11 18:22 - 1103 commenti

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Diciamo che siamo di fronte al solito film con protagonista Adam Sandler: una commedia leggera leggera con una comicità che vorrebbe essere spiazzante al limite del demenziale e dell'assurdo. E non manca la morale tipo "topolino di campagna", qui in trasferta a New York causa mega eredità. Il risultato è godibile qua e là, ma nel complesso scarso e aggravato dal fatto che trattasi del remake di un grande film (E' arrivata la felicità). Simpatici le macchiette Turturro e Buscemi.

Galbo 22/11/11 07:20 - 12372 commenti

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Una storia alla Frank Capra; è infatti un remake di un classico del famoso regista la storia di un gentile pizzaiolo che eredita un'immensa fortuna economica. Purtroppo una storia degli anni trenta trasposta nel 2002 ha perso molto della sua forza narrativa e la sceneggiatura di Mr. Deeds non è sicuramente all'altezza di quella del film originale. In più gli attori sono palesemente inadeguati; da Sandler che fa (quasi) sempre lo stesso personaggio a Turturro e Buscemi che si impegnano per motivi presumibilmente "alimentari".

Mco 16/01/18 11:25 - 2323 commenti

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Sandler è sempre Sandler, anche quando si tratta di aver a che fare con una mega eredità lasciata da un parente che nemmeno sapeva esistesse. Le situazioni divertenti si ripetono lungo una traccia già solcata nel 1936 da Gary Cooper sotto l'egida di Frank Capra. Lo spirito del protagonista rimane quello autentico, si prodiga in regali e generosità, gli "squali" che stanno intorno a lui non attendono che sbranarlo. Ma alla fine prevalgono i buoni sentimenti in un contesto che è meno superficiale di quanto appaia a prima vista. Gradevolissimo.
MEMORABILE: La notte brava con McEnroe; I feticismi di Turturro; La partita a tennis con Gallagher.

Puppigallo 12/06/19 11:01 - 5250 commenti

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L'ingenuo, buono e sempliciotto, l'esca, che impara ad apprezzarlo, in un contorno di personaggi squinternati, compresi però anche i due protagonisti. Trattasi di filmetto comico-demenziale, con Sandler tagliato per la parte, un Turturro "spagnoleggiante" feticista" piuttosto divertente e un Buscemi, che dimostra di adattarsi anche ai ruoli più demenziali. Oscilla tra la sciocchezza e il simpatico, con tali esagerazioni, da risultare qua e là divertenti. E questo, alla fine, gli dà un suo perchè.
MEMORABILE: La finta aggressione con tremende conseguenze (gonfiato di botte); La rissa con la cicciona; Turturro che dice "Io soi felpato"; Il bigliettino.

Lupus73 20/03/23 12:23 - 1483 commenti

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Un sempliciotto dai buoni sentimenti eredita una fortuna, ma la stampa e i soci non gli daranno tregua. Come commedia siamo sul tiepido: alcune scene sono divertenti, altre lasciano il tempo che trovano, altre ancora tendono al demenziale e in generale non si fanno grasse risate. C'è anche la componente romance che è un po' il fil rouge della pellicola. Un cast d'eccezione aggiunge un po' di valore a quella che non è sicuramente una pellicola imperdibile.

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