Mork e Mindy - Serie TV (1978)

Alieno un po’ sciroccato arriva sulla Terra, in un’astronave uovo, per studiare gli umani. Troverà ospitalità da Mindy. La rivelazione di questa serie fu Robin Williams (un vero ciclone, con una gamma espressiva pazzesca, movimenti plastici, quasi gommosi e alcuni gesti che restano nella memoria: “nano nano”, mettersi comodo, ovvero in piedi con faccia sul cuscino, dormire a testa in giù). Battute a raffica, situazioni divertenti e una buona spalla in Mindy, anche se il padre non è da meno. Purtroppo dopo la prima serie il livello cala drasticamente, ma nel complesso resta notevole.

Indimenticabile serie televisiva, nacque come spin-off dell'atrettanto leggendario Happy Days. Il personaggio dello strano extraterrestre venuto dal pianeta Ork, interpretato dal travolgente Robin Williams monopolizza letteralmente il telefilm relegando la pur brava coprotagonista (Pam Dawber) al ruolo di spalla. Girato con ritmi travolgenti e ricco di invenzioni visive, gestuali e di linguaggio fa parte a pieno diritto della piccola storia della televisione.

La serie che ha rivelato il talento di quell'autentico genio che è Robin Williams, adeguatamente doppiato nella versione italiana. A lui si deve gran parte del successo perché alla fine la Dawber è brava ma di puro complemento (lei stesso lo ammise in varie interviste). Confezione generale abbastanza piatta ma tutta una serie di battute e mimiche entrate nella storia.

Extraterrestre arriva sulla Terra per studiare le abitudini degli esseri umani: è la storia di Mork dal pianeta Ork, che si ritrova - lui strano - alle prese con le stranezze della nostra civiltà. Telefilm simpatico, che si basa sulla vecchia e sempre funzionante trovata del "se ci vedessero da fuori", grazie alla quale riesce a mettere a segno infinite gag. La forza della serie è il protagonista Robin Williams, di grande e prorompente vivacità.

Una serie televisiva che difficilmente potrà trovare eguali!!! Per me era un appuntamento fisso e, che ci crediate o no, nonostante fosse un telefilm molto leggero alla fine ti lasciava sempre qualcosa... C'era spesso una morale, insomma, che ti faceva riflettere. Williams, nemmeno a dirlo, era eccezionale; una sigla che ancora oggi rimane tra le più belle che io abbia mai ascoltato! Insomma, smettiamola di dire che gli eventuali extraterrestri devono per forza essere sempre cattivi; magari anche noi possiamo insegnare loro quancosa...

Altro spin-off di Happy Days, "Mork & Mindy" è ambientato ai giorni nostri (fine anni 70, in realtà), anzichè negli anni 50/60, ma le risate sono comunque garantite. Il giovane Robin Williams è già bravissimo, riesce davvero a coniugare umorismo e sentimenti umani, ideando un marziano, Mork da Ork, innamorato di una ragazza terrestre, Mindy. Indimenticabile il suo buffo saluto, "Nano-nano", come gli immancabili rapporti a Orson, il suo superiore. Pam Dawber è una perfetta ed umanissima Mindy.

Indimenticabile serie che ha rivelato il talento notevole di Robin Williams, rendendolo una faccia nota anche sui nostri teleschermi. Il suo Mork, alieno dalle sembianze umane del pianeta Ork, è in missione sulla terra per studiare il comportamento umano e riportarlo al leader del suo pianeta, il fantomatico Orson: le gag tra i terrestri e Mork si sprecano, c'è sempre una morale di fondo non fastidiosa e Williams inventa una serie di movimenti e frasi che rimarranno nella storia della TV. Ottimo il doppiaggio italiano, come la storica sigla.

Non un capolavoro, ma meritevole della visione. Robin Williams è indubbiamente adatto per il ruolo (buono il suo doppiaggio italiano) e anche se la serie non risulta esattamente una perla, la visione non dispiacerà. Leggermente sopravvalutata a mio avviso, ma meritevole della visione.

Ai tempi era un must per il sottoscritto: Mork-Robin Williams era irresistibile con il suo giubbotto a righe, l'uovo spaziale e una inesauribile energia (e ottimismo in fondo). Bene tutti i comprimari (ricordo con affetto la vecchietta...). Bella la sigla, quasi un mantra: libera la mente e porta buon umore. Gli episodi non annoiavano mai, anche quando, a serie inoltrata, la verve è un pò calata.

Sit-com innocua e divertente come un po' tutti i prodotti similari di quell'epoca. Senza nulla togliere alla cifra del prodotto è però innegabile che il film deve il suo successo alla presenza incontenibile di Robin Williams e alla sua mimica. Viceversa Williams deve il suo successo proprio a questa serie. Insomma, una sorta di reciproco scambio in cui tutti ci hanno guadagnato qualcosa. Gag divertenti e modi di dire e fare che per un periodo di tempo divennero di uso comune (come l'intramontabile saluto na-no na-no).

Divertente e leggera sit-com americana che spopolava nei palinsesti televisivi nei favolosi anni 80. Riempiva bene i pomeriggi, con un Robin Williams in piena forma nei panni di un simpatico alieno (ma dall'aspetto umano) innamorato di una bella ragazza. La sit-com si colloca bene nel periodo in cui fu prodotta. Indimenticabile la sigla "Nano! Nano!".