Morbius - Film (2022)

Il dottor Michael Morbius passa la sua esistenza a cercare una cura per la sua deformità, ma quando crede d'averne trovata una s'inietta un siero, usando come cavie dei pipistrelli, e si trasforma in un vampiro assetato di sangue. Se la prima parte potrebbe anche essere potabile, con la trama dei due disabili Michael (Jared Leto) e Milo (Matt Smith) amici fin da bambini e in cerca di una cura, la seconda è un cinefumetto horror girato male, perché abbonda in scene d'azione incomprensibili, effetti speciali pessimi e inutili collegamenti a Spider-man: No way home.

Un cinecomic pensato e girato male, in cui si sprecano i momenti potenzialmente interessanti ma gettati alle ortiche da una brutta realizzazione. Jared Leto è un protagonista calzante, che fa sentire il peso della sua coscienza e dell'afflizione del personaggio, nonostante lo script non lo aiuti, specie in una seconda parte caotica. Smith è un ottimo villain, ma anche lui per iniziativa personale, perché si trova a dire cose banali. Pessimi effetti speciali, scene action poche e poco comprensibili. Qualche brivido nelle scene post credit.

La Marvel mette in campo il suo supereroe vampiro con risultati veramente pessimi. Il Morbius dei fumetti è un personaggio che ha un aspetto davvero notevole, con il suo costume, capelli lunghi neri e volto bianco; in questo film invece il protagonista non prende mai definitivamente l'aspetto del vampiro, sembra più un barbone e oltretutto durante le trasformazioni perde tempo in voli acrobatici pieni di CG. Jared Leto sarebbe pure ottimo nel ruolo di Morbius, ma il film si assesta nel consueto senza tocchi weird.

E' passato ormai molto tempo da quando i cinecomic sono aumentati in numero considerevole nell'industria hollywoodiana, quindi un film così, nel 2022, non è accettabile, né per la sceneggiatura né tanto meno per la messa in scena, decisamente scadente. La maggior parte delle scene non ha senso logico, la trama è minima e quel poco che c'è è prevedibilissimo dal principio. Gli attori, nonostante abbiano dimostrato nella loro carriera di valere, non aggiungono niente e, anzi, sembrano non sforzarsi per nulla per cercare di salvare qualcosa. Evitabile.

Ennesimo adattamento cinematografico di un personaggio della Marvel (nemico dell'Uomo Ragno e Blade). Non si può dire che la pellicola non intrattenga. I punti deboli sono l'antagonista, non particolarmente riuscito, e molte dinamiche, piuttosto forzate. Scorrevole. Gli effetti sonori e la regia di Daniel Espinoza sono davvero efficaci. Si è visto comunque di peggio.

Di questo simil Dracula (anche lui arrivato via mare, come il suo parente più famoso, ma per motivi diversi) con la sindrome di Braccio di Ferro (dategli una sacca di sangue e diventa fortissimo) non si sentiva certo la mancanza. In più, la storia è di rara banalità e gli effetti sono tutt'altro che eccelsi. Se poi si aggiungono due poliziotti di consistenza cartavelinica e un cattivo speculare, ecco che la fantafrittata è fatta. Difficile, se non impossibile, salvare qualcosa che non scompaia già nella memoria a brevissimo termine. Evitabile.

Come faremmo senza pipistrelli? In effetti anche qui il volatile è centrale, mentre il super Vlad di Leto, preso da solo, sarebbe anche gradevole se non fosse per un plot piatto e intuibile, a fallita prova di auto-spoiler. Molti di questi personaggi nascono nei laboratori e va bene, ma non trovare nulla di meglio di un clone malintenzionato, quale contraltare, sgonfia ogni attesa. In realtà gli omaggi alla Marvel si fanno sempre più pigri con gli anni, le provette e i sieri double face non bastano più e anche la fedeltà ai rispettivi fumetti avrebbe bisogno di script all'altezza.