Las Vegas è la città dove tutto può succedere; ce lo ripetono un bel po' di volte, i personaggi di DESTINY TURNS ON THE RADIO. Forse per giustificare il caos che regna nel film, sconclusionato prodotto del tarantinismo in voga mescolato con un pizzico di soprannaturale affidato proprio al Mister Destiny interpretato da Quentin Tarantino, pronto a comparire qua e là sparando quattro scemenze e atteggiandosi da gran manovratore del Fato giusto per dare un tocco di assurdità al tutto e collocare il film in quella zona di nessuno popolata da opere strampalate con velleità cult. Ma in questo caso è troppo poco per rendere il film curioso: si tratta invece di uno stucchevole quanto fallimentare esercizio...Leggi tutto di stile, frustrato da una regia (Jack Baran) terribile, siparietti pretenziosi e noiosi (vedi le esibizioni canore para-lynchiane di Nancy Travis) e una storia pretestuiosa atta solo a farvi intervenire quanti più bizzarri personaggi possibile. Tra questi l'unico degno di menzione è il socio (James Le Gros) del protagonista evaso (Dylan McDermott), proprietario del Marilyn Motel dalle acque della cui piscina emerge Tarantino in un crepitare di lampi azzurroverdi. Per il resto solo dialoghi stucchevoli, saltuari momenti divertenti (spesso grazie al simpatico James Belushi), un finale fantascientifico che non convince nesuno. Si salvano invece le belle musiche di Steven Soles, scontate quanto si vuole nei loro delicati arpeggi acustici di chitarra ma almeno ben eseguite. La copia McDermott/Travis è insopportabile, nel suo lasciarsi e rincorrersi, la figura di Tarantino è solo un vezzo ininfluente.
Men che mediocre; si salvano solo un minimo l'atmosfera (presenta quel poco, ma solo quel poco, che serve per esser notata, occorre specificare) e il curioso cast (ma comunque Tarantino, semiprotagonista, come da titolo, lo si vede poco, così come Bobcat Goldthwait, irriciconoscibile biondo e col pizzetto; Belushi è credibile e convince ma sta in scena troppo poco). Per completisti tarantiniani (se non ci fosse stato lo zio Quentin in copertina probabilmente in molti non l'avrebbero nemmeno guardato).
Fanta-noir (già connubio insolito) in cui si respirano a pieni polmoni quegli irripetibili anni '90 in cui fioccavano gangster grotteschi e "fottuti malloppi" da recuperare. Ci si diverte, soprattutto grazie al fanta-Tarantino e all'impeccabile Belushi ma ottimo anche Le Gros, qui padrone di un Marilyn Motel dove ogni camera ha il nome di un film con la Monroe. Motore degli eventi, oltre ai soldi, una storia d'amore interrotta per tre anni ma che arde ancora come fuoco sotto la cenere. Ottime le musiche, non tutto funziona ma si guarda col sorriso sulle labbra.
James Le Gros HA RECITATO ANCHE IN...
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James Belushi ha girato 2 film con lo stesso titolo, questo non l'ho visto ma si sintotola
"Mister destiny" (titolo italiano) ed è del 1995, il titolo "Mr. Destiny" è un altro film ed è del 1990, e manca nella filmografia di James Belushi del Davinotti.
Nella filmografia è da correggere il titolo del film del '95 ed aggiungere quello del 1990.
CuriositàZender • 2/10/10 10:33 Capo scrivano - 48372 interventi
Cooretto questo, ma l'altro non va aggiunto. Verrà aggiunto eventualmente da chi l'ha visto. Fino a quel giorno da noi non può essere presente.