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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Con barbetta e toga Alberto Sordi torna nell'antica Roma per una commedia di chiara impostazione comica dopo il discreto DUE NOTTI CON CLEOPATRA. Come lì, anche in MIO FIGLIO NERONE Sordi abbonda coi tic, le strabuzzate d’occhi, l’inarrestabile logorrea, ma è affiancato da un trio d'eccezione che divide la scena con lui equamente: Gloria Swanson è Agrippina, sua madre, in perenne lotta con un figlio che invece di andare in guerra preferisce rifugiarsi in una villa sul mare con i suoi accoliti; il consigliere di Nerone è Seneca/Vittorio De Sica, sempre bravo in quello che è il suo...Leggi tutto ruolo abituale di fanfarone col dono dell'oratoria, mentre la moglie Poppea è interpretata da una giovane Brigitte Bardot, all'epoca appena esplosa come nuova bomba sexy. In un set allestito con la solita chincaglieria ma fotografato con perizia dal grande Mario Bava (che si occupa anche dei pochi effetti speciali) domina l’allegria e tra i continui tentativi di omicidio compiuti ora da Agrippina ora da Nerone qualche risata il regista Steno riesce a strapparla. Si respira un po' un’aria da improvvisazione, Sordi è eccessivamente sopra le righe (come sempre di capitava a inizio carriera), ma se si ride in fondo è solo merito suo e in parte di un De Sica all'altezza, perché alle controparti femminili (specialmente alla Bardot) sono riservati i suoli seri da tipiche “rompiscatole”. In ogni caso più un (tentativo di) film comico che una commedia in costume. Pesantino.

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Belfagor 15/06/10 10:47 - 2689 commenti

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Premessa interessante, risultato discreto: sembra un ibrido improvvisato fra Quo vadis e Il conte Max. Sordi fa da mattatore restando quasi sempre sopra le righe, mentre De Sica diverte nei panni di un Seneca specializzato in retorica dell'aria fritta. Invece la Swanson, in un ruolo più serio, pare richiamare i vecchi peplum per dare un po' di consistenza alla storia. Una giovane Brigitte Bardot completa il poker di celebrità in questa commedia divertente ma leggerina, che procede liscia senza impennate comiche.
MEMORABILE: Seneca che riesce a scampare alla condanna a morte grazie ai suoi giri di parole.

Galbo 17/06/10 18:42 - 12380 commenti

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Cast prestigioso con vecchie e nuove (per l'epoca) glorie in questa commedia/peplum che mantiene meno di quello che promette. Nonostante un Sordi in gran spolvero nella parte del dittatore isterico e paranoico (è uno dei ruoli migliori dell'inizio di carriera), il film non è adeguatamente supportato da una sceneggiatura spesso dotata di macchiette con poco nerbo.

Homesick 17/06/10 17:55 - 5737 commenti

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Allegra farsa sugli intrighi di palazzo all’epoca dell’imperatore Nerone, amante della musica ed assillato da madre, moglie, precettore e generali... Nonostante qualche lungaggine di troppo, brio e divertimento sono garantiti dalle interazioni del terzetto protagonista, che spesso fa ridere di gusto: al centro Sordi, lunatico e fanciullesco Nerone, affiancato dalla Swanson - l’ingombrante e guerrafondaia Agrippina - e da De Sica, l’atarassico retore Seneca. La Bardot si intromette con aggraziate movenze e il Cinemascope di Bava tinteggia il film dei cromatismi del peplum più raffinato.
MEMORABILE: Lo spettacolo canoro di Nerone; gli artifizi retorici di Seneca.

R.f.e. 2/08/10 10:20 - 816 commenti

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Rivedo sempre con piacere questa spensierata commedia - la replicano spesso in tv - che, se vogliamo, fa un po' il paio con il piccolo 'cult' in Ferraniacolor di Mattoli di due anni prima, Due notti con Cleopatra. Indovinato Sordi-Nerone vanesio, spassoso il Seneca di De Sica e in fondo funzionale la Swanson (doppiata da Tina Lattanzi). C'è anche una BELLISSIMA Brigitte Bardot-Poppea (non troppo gradita dal regista, il quale si domandava come potesse piacere questa "magrolina" in un periodo in cui andavano di moda le supermaggiorate!).

Rambo90 8/01/12 16:20 - 7676 commenti

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Bizzarro senza essere mai davvero divertente: Sordi nei panni di Nerone gigioneggia alla grande e qualche sorriso lo strappa, come pure De Sica/Seneca che filosofeggia a vanvera; la Swanson e la Bardot sono messe lì solo per contorno. La storia comunque è inesistente e alla lunga questa farsa può stancare. Simpatico ma non fra i migliori del Sordi primo periodo (né fra quelli del grande Steno).

B. Legnani 27/10/12 19:19 - 5523 commenti

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Curioso filmetto con cast principale da vero filmone, che mantiene meno di quanto promette. Si lascia però guardare, grazie ad alcuni guizzi di Sordi ("Pussa via!"), alla divertente signorilità cialtronesca di De Sica, al carisma della Swanson, alla freschezza della Bardot. Nel cast di contorno tanti volti cari (Poli, Vingelli...), che avranno avuto buon gioco nel vantarsi di aver lavorato in un colpo solo con i quattro pezzi da novanta citati all'inizio...

Graf 22/11/13 02:14 - 708 commenti

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Nel periodo nel quale Hollywood veniva sul Tevere a girare i suoi peplum seriosi e ridondanti su Roma antica i cinematografari di Cinecittà si prendevano la licenza di libero sberleffo nei confronti di Nerone. I lazzi e i contorcimenti di Sordi con la barbetta e i riccioli rossi fanno farsa allegrotta e arlecchinata colorita, gradite allo spettatore, ma la folle e sanguigna arguzia del Nerone di Petrolini era tutt'altra cosa. Doviziose le scenografie, la fotografia a colori è curata da Bava, la Swanson e la Bardot brillano in un raro e pregiato cast.

Saintgifts 9/11/14 22:39 - 4098 commenti

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Gradevole proprio perché in forma di commedia, dove l'essere sopra le righe non risulta fastidioso ma è il modo giusto per ironizzare su un personaggio storico come Nerone. Non so come si sia riusciti ad affiancare a Sordi e a De Sica (padre) la Swanson e la Bardot, ma direi che la mossa è azzeccata, specie per il personaggio di Agrippina, con la Swanson che può mettere a frutto il suo sguardo magnetico. Sordi inizia con quello che diventerà il suo repertorio in tanti film, De Sica è perfetto e, per la Bardot-Poppea, basta la parola.

Ira72 26/01/18 21:31 - 1309 commenti

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Povero Nerone! Ridotto a una macchietta teatrale, dedita solo a orge e a spettacoli, immersa nella sua follia. Un’idea stereotipata, concentrata solo sul complesso di Edipo, che (per fortuna) è stata smentita negli anni, rivalutando la figura di quello che fu un Imperatore bizzarro ma non poi così tragico. Il film va salvato dal diasastro, se non altro per questa parata di stelle che, inspiegabilmente, Vanzina (o chi per lui) è riuscito a riunire: Sordi, De Sica, Bardot e Swanson. In un’atmosfera che più kitsch non si può non si riesce a non amarli!

Maxx g 10/08/18 23:29 - 632 commenti

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Pessima farsaccia anni '50 che dimostra come anche all'epoca esistessero sottoprodotti trascurabili. Qui siamo nell'antica Roma e Nerone è più incline a gozzovigliare che non a fare la guerra come vorrebbe sua madre. Si ride poco o nulla e il ritmo è piuttosto blando. Sordi è irritante e macchiettistico, De Sica cerca di destreggiarsi dando dignità al suo Seneca, la Swanson è discreta, la Bardot (ai suoi esordi) bella senz'anima e per un attimo si vede anche Tacito, interpretato da Mario Mazza. Si può anche perdere senza grandi rimpianti.
MEMORABILE: Gli schiaffetti dispensati da Sordi qua e là; La Bardot e le sue performance, caste ma ricche di fascino.

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Daniela 4/10/20 11:51 - 12625 commenti

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Farsa modesta soprattutto per carenze a livello di sceneggiatura che finiscono per penalizzare il cast sulla carta promettente. La confezione infatti è piuttosto accurata sia per quanto riguarda arredi e costumi che per la bella fotografia pastosa di Mario Bava, ma la comicità è latitante, Sordi eccede in smorfie restando ben lontano dalla finezza satirica di Petrolini, Swanson è palesemente spaesata, Bardot si limita ad essere una gran bella figliola mentre l'unico che pare trovarsi a suo agio è De Sica, avvolto nella toga del parolaio Catone.

Paulaster 18/11/21 09:45 - 4389 commenti

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La madre Agrippina vuole mandare il figlio Nerone a combattere in Britannia. La trama è piuttosto povera, con gli screzi tra i due protagonisti e lievi diversivi negli scambi dei matrimoni. Il cast è eccellente ma solo Sordi riesce a dare qualche tratto farsesco alla vicenda, utilizzando diverse smorfie nevrotiche. La Swanson non offre molto oltre al suo classico sguardo glaciale, la Bardot fa un bagnetto di pochi secondi, De Sica ha i caratteri del filosofo ma c’è poca profondità. L’aspetto migliore è la fotografia accesa, diversa dai soliti canoni retrò.
MEMORABILE: “Tua moglie la diamo al leone”; Lo spettacolo teatrale; Il significato della parola “cane”.

Pessoa 17/02/22 17:27 - 2476 commenti

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Commedia in costume dal cast stratosferico che manca tutte le premesse positive a causa di una sceneggiatura inconsistente. Steno quasi timoroso asseconda tanta grazia di Dio in cui l'unico a brillare è De Sica, che scavalca di mestiere uno script che invece tiene imbrigliato Sordi, il quale pur con tutta la buona volontà non può tenere in piedi un intero film con mossette e falsetti. Discorso a parte per un'indolente Swanson, ormai avviata sul Sunset boulevard, che sembra aver sbagliato film e per un'inesperta Bardot, che si limita a fare la bella statuina. Occasione sprecatissima!
MEMORABILE: La confezione, con nomi come Fulci, Bava e Colasanti che danno lustro al film.

Fabbiu 5/11/22 11:13 - 2136 commenti

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Un peplum parodistico, che di fatto è più una commedia in costume che altro, ma comunque particolare. Si denotano fin dall'inizio la regia attenta di Steno, la fotografia deliziosa di Bava, l'accuratezza dei costumi e degli ambienti anche se se spesso gli attori agiscono in spazi confinati, come se fossero in un palco e si avverte un senso di movimento sacrificato. Proprio il cast, nonostante i grandi nomi, non sembra sempre in buona forma o particolarmente coinvolto nel progetto (lo stesso Sordi, appare altalenante) e nonostante i toni umoristici, il film risulta più volte pesante.
MEMORABILE: Il processo a Seneca (De Sica)

Gottardi 10/11/22 11:38 - 395 commenti

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Nerone ritirato nella sua villa pensa solo a Poppea e agli applausi per le (scarse) doti canore da una corte compiacente, ma arriva la tremenda madre Agrippina che vuole spedirlo in Britannia. Sandalone in salsa nostrana con una trama fragile e uno svolgimento farsesco assecondato dalla recitazione isterica di Sordi, ancorato ai compagnucci della parrocchietta. La Bardot... chi pensava qui che avrebbe fatto carriera? Meglio il film si regge sulle consuete doti di De Sic,a che si destreggia con classe anche in tal contesto, e su una gustosissima Swanson con la sua perfetta Agrippina.

Ronax 23/12/22 02:07 - 1247 commenti

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Che Nerone non fosse quel folle sanguinario descritto dagli annalisti di parte senatoriale, Tacito in primis, è opinione dominante nella storiografia attuale, ma la tradizionale immagine del despota è rimasta a lungo viva nella cultura popolare, come dimostra anche questa farsa imbastita da Steno con la complicità di un nutrito gruppo di sceneggiatori e di Sordi nei panni dell'imperatore. Abbastanza curato nella scenografia, grazie anche all'ottima fotografia di Bava, il film risulta però assai poco divertente a parte l'astuta oratoria truffaldina di De Sica nei panni di Seneca.
MEMORABILE: L'autodifesa di De Sica/Seneca al processo.

Reeves 20/03/24 07:36 - 2172 commenti

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Prime prove da protagonista per Alberto Sordi, qui supportato nientemeno che da Vittorio De Sica e dalla star del cinema muto Gloria Swanson. Steno dirige con l'abituale professionalità, Sordi è simpaticamente debordante e trova in De Sica un partner d'eccezione. Si ha l'impressione che sia stato proprio il successo di film come questi ad aprire la strada poco tempo dopo agli Ercole e Maciste.
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