Minari - Film (2020)

Minari
Lo trovi su

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/04/21 DAL BENEMERITO ZAMPANò
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Zampanò 5/04/21 19:40 - 381 commenti

I gusti di Zampanò

Jacob e Monica, coreani, hanno americanizzato i nomi, voglion vivere il sogno stars & stripes. Il testo è la famiglia e tutto lo stress del Mercato che nei sogni non compare. Chung strofina con la perseveranza asiatica dell'attesa incessante il corpo "già noto" dell'America profonda, che ancora inficia prove come Nomadland. Lo sguardo politico si serve dei protagonisti, polarizzanti come le coppie di certi film iraniani, per tendere l'elastico sentimentale fino al punto di rottura e aspettarne l'esito. Grandi i comprimari: l'estatico Will e la buffa nonna, infine medium del destino.

Capannelle 12/04/21 21:37 - 4394 commenti

I gusti di Capannelle

E' un film potente nel suo piccolo, ben calibrato nella semplicità della sua trama, scritto con tatto e messo in scena con dedizione da parte di un cast che non annovera nomi famosi. Sia come ruoli che come ennesima descrizione dell'american dream non propone chissà quali novità ma la forza dei personaggi, sia grandi che piccini, e di quello che esprimono, lo rende coinvolgente senza mai dover ricorrere ad artifici narrativi o scene strappalacrime. La regia è al servizio della storia, come lo sono le note del commento musicale.

Daraen4 15/04/21 13:23 - 102 commenti

I gusti di Daraen4

E' ciò che è nascosto, ciò di cui si ha più paura. Racconto di una catarsi, di legami, di obiettivi, di incomprensioni, di un fato che li avvolge e che alla fine divampa, brucia tutto e porta alla rinascita. Chung mette in scena uno dei migliori film mai visti, con garbo, un uso sapiente ed equilibrato delle musiche, che fanno da spartiacque ai grandi silenzi della Vita. Ci avvolge, ci emoziona, e ci affranca con un senso di dolcezza e di pace. Sotto la superficie del conflitto fra culture si nasconde una storia molto più legata all'umanità e all'umanesimo. Meritevole.
MEMORABILE: "E' ciò che è nascosto, ciò che più ci spaventa".

Leandrino 6/05/21 08:41 - 506 commenti

I gusti di Leandrino

La storia di Jacob e Monica, coppia coreana con famiglia alla ricerca di un posto nel futuro a stelle e strisce. Ad accompagnarli le difficoltà familiari, e la speranza di una fede che diventa la possibilità di una crescita quasi spontanea nel luogo più avverso - la pianta del minari, appunto. Un racconto agricolo basato sull'epica del sogno americano ma declinato sui ferrei valori asiatici, dal grande apparato simbolico e il forte impatto fotografico. Un film di grande livello sotto tutti i punti di vista, sebbene forse un po' esplicito nell'uso delle metafore.

Enzus79 7/05/21 20:29 - 2863 commenti

I gusti di Enzus79

Davvero notevole! Film che sorprende in positivo per la sua leggerezza e sensibilità, non forzando niente per cercare di stupire. Si apprezza, inoltre, come è stata dettagliatamente rappresentata una famiglia emigrata (eccetto il piccolo David) con tutti i suoi problemi annessi, senza mai cadere nel melodrammatico. Convincente il cast. Discreta la colonna sonora.

Paulaster 14/05/21 10:22 - 4373 commenti

I gusti di Paulaster

Famiglia coreana si trasferisce in Arkansas per il sogno di avere una fattoria. Siamo in periodo reaganiano, il famigerato edonismo sottintende la voglia di successo del marito come esempio da dare ai figli, ma non sarà la scelta giusta. Discrete le contaminazioni tra la cultura coreana vecchia e nuova, come tutti gli insegnamenti di vita della sboccata nonnina. La regia accompagna bene la vicenda e le musiche aiutano in qualche frangente. Gli intermezzi di fanatismo religioso lasciano il tempo che trovano tra i tornadi della regione e gli incidenti che possono capitare.
MEMORABILE: Il serpente che si nasconde; L'urina data alla nonna; Il figlio piccolo che corre verso la nonna spaesata.

Nando 18/05/21 13:28 - 3806 commenti

I gusti di Nando

Personalmente le aspettative erano maggiori e mi aspettavo qualcosa di più potente, tuttavia il senso poetico e la denuncia edulcorata del sogno americano è presente. Nella prima metà la narrazione non offre spunti nonostante i due principali protagonisti, il nipotino e la nonna suscitino piacere emotivo. Nella seconda parte qualcosa si muove e rende la pellicola degna di nota per ottenere un giudizio valido ma non eccelso.

Giùan 22/05/21 14:26 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Caldo e atipico dramma sentimentale che cala una percettività tutta orientale dentro la profonda campagna americana (l'Arkansas dell'era reaganiana, così lontano nel tempo e nello spazio dalla Corea). Chung orchestra una progressione sensoriale il cui "slow burn", che respinge il ricorso a toni eclatanti e iperboli clamorose, conosce bene chi frequenta il cinema di Yoji Yamada (o del suo "figlioccio" Kore'eda). Non a caso a coinvolgere sono i protagonisti, ognuno disegnato (e recitato) con raffinato acume che talora olezza lievemente di callidità. Sessaggio della sensibilità.
MEMORABILE: La nonna e il rapporto col piccolo David; Jacob porta in ospedale il campione di prodotti da mostrare in città; Paul porta la croce.

Bubobubo 4/06/21 17:21 - 1847 commenti

I gusti di Bubobubo

Nell'immenso verde incolto dell'Arkansas il giovane e volonteroso patriarca della famiglia Yi (Yeun) crede di scorgere i contorni del vagheggiato sogno americano: un limbo di Corea agricola in salsa sudista, un futuro florido per sua moglie e i suoi due figli. È forse l'illusione di chi vorrebbe far finta che il proprio passato non sia mai esistito? Indiscutibile merito della storia orchestrata da Chung è la sua lenta lievitazione, che sfocia in un'ultima mezz'ora di grande impatto emotivo; ma la persistente ambiguità narrativa che avvolge il finale è anche il suo più grande limite.
MEMORABILE: Coppia sull'orlo di una crisi di nervi; La fattoria va a fuoco.

Kinodrop 10/08/21 19:48 - 2908 commenti

I gusti di Kinodrop

Un racconto orientale trasportato nelle pianure dell'Arkansas, dove Jacob tenta un salto di status per sé e per la sua famiglia. La combinazione convince fino a un certo punto, poiché la nuova terra americana quasi non si percepisce rispetto alle dinamiche interpersonali e ai simboli della terra d'origine. Una bella dose di sentimentalismo unita a qualche personaggio fuori di testa e ai prevedibili alti e bassi della vicenda rendono favolistica quest'ennesima metafora dell'american dream, compresa "la seconda possibilità" cui si allude nel finale. Piuttosto buona la prova del cast.

NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...

Spazio vuotoLocandina NanàSpazio vuotoLocandina Still walkingSpazio vuotoLocandina La confessione della signora DoyleSpazio vuotoLocandina Red dirt

Myvincent 6/09/21 08:02 - 3721 commenti

I gusti di Myvincent

Storia di una famigliola coreana che persegue il grande sogno americano di ricchezza e di rivalsa, lontano da realtà originarie così invivibili. L'arrivo dell'anziana nonna crea uno stacco fra abitudini e modi di essere tradizionali e nuove contaminazioni occidentali. Ma l'obbiettivo del regista è raccontare quanto le difficoltà incontrate nel corso della vita siano in grado di riattaccare i pezzi in frantumi e far ripartire nuovi slanci. Lo stile è pacato ed equilibrato, a volte anche banale, la morale è evidente. Sopravvalutato.

Daniela 9/09/21 09:48 - 12606 commenti

I gusti di Daniela

Nell'Arkansas degli anni '80, un immigrato coreano cerca di diventare coltivatore ma la strada è in salita e la moglie non approva le sue scelte... Un'altra storia sull'American Dream, incentrata quasi interamente sulle dinamiche interne alla famiglia mentre il contesto ambientale resta sullo sfondo e i problemi di integrazione non vengono neppure accennati. La messa in scena è molto buona e grazie ad alcuni personaggi teneri o bizzarri (il bambino piccolo, la nonna, il vicino) il film si fa seguire con piacere, ma le lodi con cui è stato accolto dalla critica suonano eccessive.

Galbo 24/09/21 11:21 - 12372 commenti

I gusti di Galbo

Il racconto dei tentativi di inserimento nella società americana da parte di una famiglia coreana racconta l’altra faccia dell’american dream. Qui i toni sono sommessi, quasi bucolici e tutti volti all’introspezione psicologica dei membri della famiglia protagonista, lasciando fuori quasi tutto il resto. Il film è ben fatto e la composizione delle immagini assai godibile, sebbene manchi qualunque tipo di critica sociale che la storia avrebbe Invece consentito. Molto bravi gli attori. 

Slowcritic 12/12/21 17:27 - 7 commenti

I gusti di Slowcritic

Le emozionanti vicende di una famiglia coreana nel Sud degli Stati Uniti. Tra difficoltà di integrazione e tensioni domestiche, tradizione e occidentalizzazione, il regista ci offre un brillante scorcio della mente dei personaggi, mostrandoci i problemi del sogno americano che molte famiglie inseguono ancora oggi. Nonostante la fotografia possa risultare delicata, la tensione familiare, sempre crescente, incombe su tutto il film e accompagna lo spettatore verso una sudata risoluzione.

Jandileida 14/02/22 15:06 - 1558 commenti

I gusti di Jandileida

Come il prezzemolo del titolo, ci si ritrova di fronte a qualcosa che va bene su tutto: dal pesce delicato dei rapporti tra generazioni fino alla carne dal penetrante sapore della migrazione. D'altro canto, però, ciò che a tutto si adatta poco colpisce: Chung imbastisce un film ordinato e garbato, tenero quasi, molto ben fotografato e dal ritmo sinuoso ma che evita qualsiasi tipo di vera tensione oppure finisce per risolverla in maniera abbastanza "truffaldina". Questo non toglie merito al buon cast, tutti davvero molto bravi. Soddisfacente ma lontano dallo sconvolgente.

Reeves 13/09/23 07:56 - 2152 commenti

I gusti di Reeves

Ogni generazione ha vissuto a modo suo il mito del sogno americano, cioè del grande paese nel quale uno sconosciuto può far fortuna partendo dal nulla. Qui si racconta la storia di una famiglia coreana che vive il suo sogno in campo agricolo. Vicenda non banale, sostenuta da alcune caratterizzazioni notevoli (la nonna è fantastica) e da un modo di raccontare accattivante.

Il ferrini 13/11/23 00:00 - 2337 commenti

I gusti di Il ferrini

Film elegante, delicato, anche di fronte alle grandi tensioni che evoca. Gli attori sono tutti in parte, soprattutto la nonna (Oscar meritato), che col suo arrivo destabilizza ulteriormente un equilibrio già precario. Regia eccezionale, alcune immagini restano impresse come dipinti, musiche mai invasive. Punto di grande forza del film è il non cadere mai nel melodrammatico, alla ricerca della lacrima. Eppure fra cuori malandati e ictus sarebbe stato facile, ma il regista tiene dritto il timone del racconto. Produce Brad Pitt.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Zender • 26/04/21 11:00
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Premio Golden Globe al miglior film straniero e Oscar come miglior attrice non protagonista a Yoon Yeo-jeong.