Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

MI PERMETTE BABBO? è una delle commedie all'italiana che meglio rappresentano una certa qual tendenza da parte di produttori e registi di sfruttare unicamente la vis comica degli attori allora sulla cresta dell'onda senza fornire loro una sceneggiatura all'altezza né una parvenza di originalità nel soggetto. Si tratta di un film che ricalca pallidamente le strade già battute da altri più riusciti. Il buon Mario Bonnard non è comunque il principale colpevole della modestia del prodotto (e dire che l'aiuto regista è Sergio Leone!), da imputare piuttosto agli autori del soggetto. Per parte loro gli attori sono davvero bravi, in special modo...Leggi tutto Sordi, con quell'aria da bambinone in possesso di una straordinaria dialettica. Inutile rimarcare poi la professionalità e la consumata abilità di Aldo Fabrizi il quale, pur risultando meno divertente del solito, si rivela comunque presenza indispensabile per risollevare le sorti del film quando Sordi non è in scena. I comprimari infatti, se si eccettua il sempre simpatico Turi Pandolfini (qui nella parte del nonno) alle prese con sedie traballanti, sono Franco Silva e Riccardo Billi, molto meno incisivi dei protagonisti. Achille Majeroni nel ruolo del maestro D'Aragona invece a lungo andare può anche risultare divertente. Le parti migliori restano comunque i dialoghi tra Sordi e Fabrizi, puntellate da sagaci gag e improvvisazioni da vecchie volpi del cinema comico. Nauseante al contrario la parte finale, in cui per aspettare gli exploit di Sordi siamo costretti a sorbirci interi atti (si fa per dire, ovviamente) della Traviata di Verdi, cantati decisamente male. Irrisolta e sconveniente inoltre è anche la parte terminale della vicenda, con Sordi buggerato una volta di più dal maestro D'Aragona.

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R.f.e. 22/06/09 18:03 - 816 commenti

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A me questo filmetto di Sordi diverte abbastanza. Se ci pensate bene la pellicola è imperniata sui "velleitari", tutti quelli che, per dirlo alla romana, "vojo ma non posso", i palloni gonfiati che però "se la tirano". Il personaggio di Sordi è così (ma Sordi lo è stato in quasi tutti i suoi film), tanto da giungere a modificare il finale della Traviata! Lo è il suo maestro di canto, la moglie, il soprano che il maestro presenta al protagonista e così via. Apprezzabili gli attori di contorno: Fabrizi, Majeroni, Borboni, Billi.

Graf 2/10/11 14:14 - 708 commenti

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Film poco noto di Sordi ma schietto e gentile. Il film soffre di un grave errore di sceneggiatura: la storia non evolve mai, rimane uguale dall'inizio alla fine. Così vediamo Sordi, eterna promessa del bel canto, campare alle spalle di sua moglie Marina e del suocero (Aldo Fabrizi), facoltoso propretario di alcune macellerie. Continuerà a dedicarsi allo studio della lirica vita natural durante. Il film si regge sul disegno di alcune vivaci macchiette e sulle sapide e divertenti baruffe dialettiche tra lo scioperato Sordi e il sanguigno lavoratore Fabrizi.
MEMORABILE: Turi Pandolfini, suocero di Fabrizi, eterno affamato. Il continuo "commercio" di fettine di filetto tra macelleria e la casa dell'insegnante di canto.

Matalo! 19/01/12 08:45 - 1378 commenti

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Ok, un filmino. Ma quante risate... Retto dall'abilità dei protagonisti e dalla consumata abilità dei comprimari (grande Majeroni) si muove su un ambito caro a Bonnard e Sordi, due melomani forsennati. I duetti macellaio-aspirante basso lirico, nullafacente e poco dotato, sono scoppiettanti. Il Sordi preparolaccia resta il migliore della lunga carriera, in grado di fornire smorfie e vezzi linguistici e di timbrica vocale come nessun altro al cinema tout court. Piccola commediola ma dalle notazioni ambientali precise e gustose.
MEMORABILE: Sordi dottore della Traviata vede il volto del direttore d'orchestra trasformarsi in Verdi e...

Belfagor 11/02/13 09:23 - 2689 commenti

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Un cantante lirico sbruffone sposa la figlia di un ricco macellaio per mantenersi la carriera. I pregi fondamentali del film, velleitario quanto le aspirazioni del protagonista, sono due: far ridere sull'opera senza scadere nella volgarità e sfruttare al meglio il conflitto fra i personaggi di Sordi e Fabrizi, che regalano svariati scambi di battute. All'istrionismo del protagonista non resiste neppure la Traviata, che verrà sconvolta all'ultimo minuto nel divertente finale.

Galbo 24/02/13 08:53 - 12372 commenti

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Non tra i film più conosciuti di Alberto Sordi, merita una visione. Simpatica l'ambientazione, nonchè lo sguardo divertente e divertito sul mondo dell'opera lirica, il film ha una sceneggiatura non impeccabile (la storia si sviluppa poco) ma "vive" soprattutto grazie alle performances dei due grandi protagonisti. Alberto Sordi e Aldo Fabrizi si fronteggiano dando piena libertà alla loro verve comica e i duetti tra i due sono la cosa migliore del film.

Puppigallo 4/08/13 11:20 - 5250 commenti

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Sordi, scroccone, mantenuto e Fabrizi (macellaio, padre della moglie di Sordi), con le sue espressioni e i commenti (è lui che paga per tutti, lavorando), tentano di reggere la baracca filmica poggiante su un'esile e stiracchiata sceneggiatura, che a un certo punto lascia addirittura il posto, per svariati minuti, alla Traviata, essendo ormai le idee ridotte al lumicino. Ed è un peccato, perché i due protagonisti sono in ottima forma; e con scambi migliori e più continui ne avrebbero fatto un film godibile. Comunque non male, visto che di sorrisi ne strappa ugualmente.
MEMORABILE: Fabrizi a Sordi: "D'ora in poi, o lavori, o te ne vai". E Sordi, dopo mezzo secondo di riflessione: "Me ne vado!".

Rigoletto 17/01/14 21:37 - 1785 commenti

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Un Sordi alle prese con la lirica e una dose di megalomania non indifferente è il protagonista di questa leggera sciocchezzuola, che può vantare nel cast un pezzo da 90 come Aldo Fabrizi, bravo ma a mio avviso sprecato. Una più accurata sceneggiatura avrebbe potuto rendere maggior giustizia al talento dei due attori romani. Si sorride e nulla più. Innocuo.

Gabrius79 23/11/14 23:59 - 1420 commenti

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Un film piuttosto statico e ripetitivo che fortunatamente non è troppo lungo. Ciò non toglie che a salvare la baracca ci siano il mestiere e la bravura di due mostri sacri come Alberto Sordi e Aldo Fabrizi (non a caso i momenti migliori sono i loro duetti). La lirica come filo conduttore diventa alla lunga noiosa.

Rufus68 13/05/18 17:50 - 3818 commenti

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Scorrevole, ma parecchio monocorde (è il caso di dirlo) riposando sulla dialettica, pur divertente, tra gli sbuffi e le intemerate trattenute di Fabrizi (telefonate dal roteare dell'occhio bovino) e l'impudenza di Sordi, invasivo, vittimista, arrogante e capace di terremotare Verdi dall'alto della propria allucinata megalomania. Poco altro rileva, a parte il simpatico Pandolfini, nonno eternamente affamato.

Rambo90 22/01/20 23:32 - 7659 commenti

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Farsa costruita su misura dei due protagonisti. Sordi scansafatiche megalomane e Fabrizi tartassato costretto a trattenersi per amore della famiglia. Il tutto funziona, perché la sceneggiatura offre siparietti gustosi fino al prevedibile finale misero. Sordi e Fabrizi non interagiscono moltissimo, ma quando lo fanno offrono bei duetti, affiancati anche da alcuni caratteristi di valore come Billi giornalaio canterino e Pandolfini fissato con le sedie traballanti. Godibile.

Mario Bonnard HA DIRETTO ANCHE...

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Pessoa 28/06/20 18:24 - 2476 commenti

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Divertente commedia di Bonnard che sembra cucita addosso ai due straordinari protagonisti, che trovano un'intesa perfetta disegnando due caratteri indimenticabili. Ottime prove anche del solito Pandolfini e della coppia Majeroni/Borboni nei due personaggi più difficili del film. Regia sobria e attenta, che senza strafare accompagna un copione ben scritto su una storia non banale. Forse i personaggi di contorno sono poco delineati, ma tutto sommato il film è una piacevole sorpresa che piacerà particolarmente agli appassionati della musica lirica, molto (forse troppo) presente.
MEMORABILE: "Guarda un po' che film danno all'Adriano..." "Elena di Troia" "Er titolo è bello però ce credo poco...".

Markus 7/07/20 15:36 - 3680 commenti

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Dilettevole commedia che Mario Bonnard poggia sulle possenti spalle di Alberto Sordi e Aldo Fabrizi. Il duo regala momenti di spasso, anche in virtù della "pochade" basata sul nullafacente con velleità artistiche (Sordi) e su di chi lo mantiene sbuffando (Fabrizi); tutt'attorno un variopinto carnet di caratteri funzionali. La spensieratezza (almeno cinematografica) dell'Italia del Dopoguerra in fondo si scova anche in queste pellicole "minori". Buon ritmo narrativo. 

Von Leppe 13/09/20 12:48 - 1255 commenti

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Buon film che vede Alberto Sordi cimentarsi come aspirante cantante lirico, un ruolo molto adatto a lui vista la sua voce da basso. In più c'è anche Aldo Fabrizi, che deve sopportarlo come genero. Il tutto girato nella splendida cornice di via della Pace a Roma. Ci sono varie situazioni divertenti, come il maestro di canto (Achille Majeroni) che si atteggia a importante e invece è uno squattrinato e poi Romoletto il giornalaio (Riccardo Billi), che improvvisa in strada duetti d'Opera con Rodolfo Nardi (Alberto Sordi).

Daniela 1/04/22 00:20 - 12606 commenti

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Mentre prende lezioni di un anziano maestro di cui è l'unica fonte di sostentamento come allievo, un aspirante cantante lirico vive a spese del suocero, un macellaio che ne sopporta a fatica le ubbie e manie di grandezza... Commediola esile che si regge tutta sul rodato mestiere dei due protagonisti, impegnati nei ruoli per loro consueti di fanfarone vanaglorioso e brontolone di buon cuore. La sceneggiatura non offre infatti molti spunti comici apparendo ripetitiva nella prima parte e micrognosa nella seconda, povera di gag e condita da noiose parti canore allunga-brodo.

B. Legnani 26/04/22 23:39 - 5519 commenti

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Divertente commedia che s'avvale di due attori superbi (Aldo Fabrizi e Sordi, perfetti per i ruoli), due deliziosi caratteristi (Pandolfini e Majeroni) e un buon ritmo per la prima ora, mentre il finale è "riservato" agli spettatori verdiani, che troveranno esilarante la conclusione. La cosa che più sorprende, sul lato negativo, è la debolezza del comparto femminile, perché la de Leza e la Giannuzzi hanno una presenza debolissima (il ruolo della seconda è pure inutile, come altri personaggi, francamente), al punto che, fra le attrici, si ricorda di più la Parvo, che ha un ruolino.
MEMORABILE: La Parvo che in scena trattiene Sordi, il quale ha pure una visione di Giuseppe Verdi; I cantanti professionisti scandalizzati dopo "È spenta!".

Maxx g 22/07/23 20:35 - 631 commenti

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Una grossa delusione e una grande occasione sprecata, vista la presenza di colossi come Fabrizi e Sordi. Un uomo vive a casa dei suoceri ma, a differenza della famiglia della moglie, non ne vuole sapere di lavorare in macelleria, coltivando velleità canore. La storia è tutta qui ma, a parte l'indiscussa bravura di Fabrizi, non provoca alcun sussulto e Sordi appare addirittura sprecato. Non c'è originalità e il finale aumenta un senso di amarezza. Merita una visione se non altro per curiosità.
MEMORABILE: Il nonno, preso da mille problemi.
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  • Homevideo Edo • 22/07/11 15:40
    Galoppino - 679 interventi
    Disponibile in dvd dal 28/09/2011
    Produttore: 01 Home Entertainment
    Distributore: Rai Cinema

  • Discussione Pessoa • 28/06/20 18:33
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Segnalo come aiuto regista un certo Sergio Leone, che tre anni più tardi farà il suo esordio come regista sostituendo proprio Bonnard (gravemente malato) nel peplum "Gli ultimi giorni di Pompei".

    Fonte Wikipedia
    https://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Leone

     
  • Discussione Zender • 29/06/20 08:12
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, vedo che lo scriveva già il Marcel nel papiro.
  • Discussione Pessoa • 29/06/20 13:37
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, vedo che lo scriveva già il Marcel nel papiro.
    Chiedo venia ma sono fra quelli che considerano la grafia del Maestro di complicata decifrazione e i manoscritti spesso non riesco a leggerli, cosa che invece faccio puntualmente con i papiri digitali.
  • Discussione Zender • 29/06/20 14:26
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Nessuno ti obbliga a leggere né quelli cartacei che quelli elettronici, ovviamente, era solo una mia puntualizzazione. Ad ogni modo questo lo trascrivo va.
    Ultima modifica: 29/06/20 14:26 da Zender
  • Discussione Pessoa • 29/06/20 22:13
    Formatore stagisti - 417 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Nessuno ti obbliga a leggere né quelli cartacei che quelli elettronici, ovviamente, era solo una mia puntualizzazione. Ad ogni modo questo lo trascrivo va.
    Naturalmente lo faccio per piacere, come tutte le altre cose che faccio sul sito. Lo trovo un servizio molto utile ed interessante e mi piace sia "usarlo" leggendo i commenti (e tutte le altre informazioni) degli altri che contribuire a renderlo migliore, nei limiti del possibile. 
     
    Ultima modifica: 29/06/20 22:14 da Pessoa
  • Curiosità B. Legnani • 27/04/22 14:51
    Pianificazione e progetti - 14939 interventi
    La frase finale originale "È spenta!", a suo tempo espunta da Verdi, in alcune edizioni recenti è stata ripristinata: Il club di Groucho: La Traviata (La Scala 2013) (clubgroucho.blogspot.com)