Metroland - Film (1997)

Borghese londinese sposato riceve la visita dell'amico e compare di scorribande nella Parigi della loro gioventù: tornerà a quella vita libera e randagia o rimarrà dalla paziente mogliettina borghese? Quieto e asciutto romanzo british sul rapporto coi sogni giovanili a fronte delle responsabilità della vita adulta: Saville ci mette una confezione garbata, Bale e la Watson due discrete interpretazioni. Ma la periferia rurale di Metroland non è un luogo: è piuttosto, come dice uno dei personaggi, uno stato mentale. E questa è la chiave del film.

Commedia dalle venature drammatiche ben recitata e ben fotografata. Due amici vivono insieme la propria adolescenza, la vita li porta lontano l'uno dall'altro, poi si ritrovano dopo anni. Uno dei due esorta l'altro a divertirsi come ai vecchi tempi, mentre questi pur facendosi coinvolgere non rinuncia alla sua dimensione esistenziale. Metroland è un sobborgo di Londra ma nel film rappresenta soprattutto un punto di riferimento, quello del protagonista che sceglie di continuare la sua esistenza così come l'aveva impostata. Riflessivo.

La ribellione alle convenzioni borghesi è stata già ampiamente trattata al cinema e Metroland non presenta a questo proposito nulla di originale. Si tratta tuttavia di una pellicola con alcuni momenti godibili, nella quale funzionano soprattutto l'ambientazione in una ben caratterizzata periferia londinese e la buona interpretazione degli attori, tra i quali spicca la brava Emily Watson. Non è molto ma ci si può accontantare.