Manhunt - Serie TV (2017)

Bella ricostruzione della caccia a Unabomber, accurata soprattutto per quanto riguarda la costruzione dei caratteri dei personaggi. Worthington regala forse la sua performance migliore, ma a stupire davvero è Bettany, che riesce nell'impresa di far empatizzare con il terrorista e regalare pietà per la sua figura (in alcuni punti è sinceramente commovente). Ritmo veloce, buona resa realistica delle immagini e dei procedimenti federali, comprimari di rango. L'andirvieni temporale aiuta a rendere fluidi i passaggi più "teorici". Notevole.

Serie che ripercorre le varie fasi intercorse per catturare il famigerato Unabomber. Ogni episodio risulta elettrizzante, capace di intrigare fortemente, con una fotografia estremamente curata e una regia attenta ai minimi dettagli. Il limite è dato dall'estrema notorietà della vicenda, il che vanifica l’effetto sorpresa, ma è un “difetto” del tutto perdonabile. Nell'ottimo cast Worthington e Bettany fanno a gara per meritarsi la palma del migliore, impersonando al meglio due personaggi con più di un affinità sebbene apparentemente diversissimi.

Una serie che riesce a farsi vedere interamente senza pause ha indubbiamente dei grandissimi pregi. Questi ultimi sono riscontrabili in una regia di livello che raccorda bene momenti più riflessivi ad altri decisamente concitati in una sceneggiatura che dipinge meravigliosamente i personaggi e che riesce a rendere fruibili argomenti specifici come la linguistica forense e soprattutto in una coppia di attori al massimo del proprio splendore (Bettany è oltremodo memorabile). Nessuno spreco di fotogrammi e di momenti. Si rasenta la grandezza assoluta.

La storia della caccia all’attentatore seriale che terrorizzò gli Stati Uniti a partire dal 1978. La serie prodotta da Netflix approfondisce la psicologia del personaggio principale, ma riserva spazio anche all’azione grazie al doppio arco temporale che riguarda il pre e il post cattura di Unabomber, e ad un montaggio incisivo che non fa mai calare la tensione. Una produzione ben fatta, che può contare sulle buone interpretazioni (tra gli altri) di Paul Bettany (autore di un'ottima performance anche "fisica") e Worthington.

Uno straordinario esempio di come vicende reali possano trovare in una ricostruzione come questa la propria forza comunicativa. Pur essendo un episodio notissimo, la reinterpretazione dei fatti suscita a ogni puntata un'emozione e una progressiva scoperta, grazie all'essenzialità della regia nel dosare gli eventi con le psicologie dei protagonisti (in particolare dell'unabomber e del detective che ne scandaglia la personalità). Un giusto mix di azione e di suspense che rende interessante anche la parte legale della linguistica forense. Avvincente.