Maneggi per maritare una figlia - Spettacolo teatrale (1959)

Maneggi per maritare una figlia
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Anno: 1959
Genere: teatro (bianco e nero)
Note: Aka "I maneggi per maritare una figlia". Tratta dalla commedia in dialetto genovese "I manezzi pe majâ na figgia" di Nicolò Bacigalupo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/02/10 DAL BENEMERITO R.F.E.
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R.f.e. 27/02/10 17:42 - 816 commenti

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Primo grande successo teatrale di Govi (nel 1917!), è forse la più famosa commedia in lingua genovese con cui il grande attore ligure viene oggi identificato. Il personaggio di Steva (Stefano), vessato dalla moglie Giggia e dalla figlia Matilde, è senz’altro uno dei più riusciti ed amati della sua lunga carriera teatrale. L’edizione qui presentata è quella registrata dalla RAI nel ’59.

Caesars 1/03/10 17:34 - 3777 commenti

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Forse l'apice goviano, una commedia che vista e rivista riesce sempre a divertire grazie all'istrionismo del grande attore genovese (qui affiancato dalla bravissima moglie nel ruolo della Giggia); fenomenali sono i dialoghi in cui sono impegnati i due coniugi, che da soli valgono il prezzo del biglietto. Anche chi non ha troppa dimestichezza col dialetto genovese può godere dello spettatocolo essendo i dialoghi molto "italianizzati". Imperdibile veramente.

Domino86 8/01/11 19:04 - 607 commenti

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Commedia splendida e divertentissima del grande Govi. I dialoghi, soprattutto tra il grande attore e la Giggia (interpretata da sua moglie), sono spassosi. Celeberrima la scena della gassetta e pomello! Da non perdere il grande Govi, in quest'opera.

Pigro 18/08/12 09:52 - 9635 commenti

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L’immenso talento teatrale di Govi si esalta nel suo strepitoso cavallo di battaglia, qui registrato durante una rappresentazione, con tagli alle scene in cui non è presente l’attore. Del resto, al di là della storia da commediola piccolo-borghese d’altri tempi, ciò che conta davvero (e che rimane immutato a dispetto dei decenni) è la straordinaria recitazione del protagonista: un’impareggiabile macchina comica, una vera orchestra espressiva nel corpo, nella voce, nel volto (negli occhi!). Assolutamente esilarante e imperdibile.

Anthonyvm 26/08/19 16:29 - 5637 commenti

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Govi è una figura tanto rilevante per la cultura genovese da rendere impossibile (almeno per un figlio della Superba) un giudizio realmente obiettivo della commedia più nota fra quelle da lui interpretate. I personaggi, le improvvisate, la mimica di "Steva" sono ormai diventate iconiche, profondamente radicate nella memoria collettiva, tanto da aver coniato espressioni e neologismi che trascendono la sfera dialettale e vanno a costruire e corroborare una vera e propria identità popolare. Commedia gradevolissima di per sé, emblema per la città.
MEMORABILE: La gag del bottone mancante; "Sei scema, te lo giuro, ti do la mia parola d'onore, ti porto dei testimoni che sei scema"; La faccia tosta della Gigia.

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  • Discussione Zender • 28/02/10 10:01
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Gilberto Govi è stato effettivamente un po' dimenticato, con gli anni, anche se più di una volta mi è capitato di incontrare persone che ricordano con affetto le sue commedie. Meritevole l'operazione di portare su dvd alcune sue storiche rappresentazioni salvandole dall'oblio.
  • Discussione Gugly • 28/02/10 12:49
    Portaborse - 4710 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Gilberto Govi è stato effettivamente un po' dimenticato, con gli anni, anche se più di una volta mi è capitato di incontrare persone che ricordano con affetto le sue commedie. Meritevole l'operazione di portare su dvd alcune sue storiche rappresentazioni salvandole dall'oblio.



    Io credo che Govi sia stato un po' troppo "specialistico" nel modo di concepire i suoi lavori e porgersi al pubblico, quindi è stato dimenticato perchè non ha lasciato un impatto paragonabile ad un De Filippo, altro autore dialettale che tuttavia è stato considerato nazionale a tutto tondo.
  • Discussione Zender • 28/02/10 13:10
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ma no, d'accordo, non è paragonabile come importanza storica a De Filippo, però non mi pare giusto sia stato così frettolosamente dimenticato.
  • Discussione Gugly • 28/02/10 13:39
    Portaborse - 4710 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma no, d'accordo, non è paragonabile come importanza storica a De Filippo, però non mi pare giusto sia stato così frettolosamente dimenticato.

    Mi spiego meglio: ne facco solo un discorso di fruibilità per la maggior parte del pubblico, nel quale mi ci metto anche io, che prima o poi voglio vedere questo lavoro, ma vengo frenata perchè lo sento un po' "estraneo".
  • Discussione Zender • 28/02/10 13:49
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Ma perché dici di fruibilità, Gugly? Quando l'ho visto, non mi sembra che Govi parlasse in genovese incomprensibile o affrontasse tematiche strettamente regionali.
  • Discussione Gugly • 28/02/10 13:50
    Portaborse - 4710 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma perché dici di fruibilità, Gugly? Quando l'ho visto, non mi sembra che Govi parlasse in genovese incomprensibile o affrontasse tematiche strettamente regionali.

    L'impressione infatti è strettamente personale, però è un dato che Govi che sia stato dimenticato.
  • Discussione Pigro • 28/02/10 14:20
    Consigliere - 1659 interventi
    Il "problema" di Govi è la lingua che ha usato, cioè il genovese. In Italia il teatro si è costruito sull'asse napoletano-veneziano, e quindi di fatto ha posto in secondo piano tutte le altre lingue, relegandone gli autori a un ruolo marginale. D'altra parte è anche vero che Eduardo De Filippo nelle sue opere ha messo una forza drammatica e una capacità di trasfigurazione che Govi non aveva (del resto, non gli interessava).
    Insomma, Govi è un attore straordinario al pari di De Filippo, ed è un autore bravo al di sotto di De Filippo. La sua marginalità però deriva tutta dalla lingua usata: e comunque in questi "Maneggi" ripresi dalla Rai Govi parla quasi in italiano, quindi è molto comprensibile rispetto al dialetto stretto delle sue performance teatrali.
  • Discussione Gugly • 6/05/10 22:46
    Portaborse - 4710 interventi
    Sarò che mi è rimasta ancora dell'antipatia per quello che riguarda Genova e la Liguria (da ragazzina andavo a curarmi lì)....
  • Discussione Pigro • 16/08/12 10:09
    Consigliere - 1659 interventi
    Zender, vanno fatte alcune correzioni nella scheda.
    Anzitutto va scritto “majâ” anziché “maiâ”.
    E poi andrebbe scritto Gian Fabio Bosco e non Gianfabio Bosco, ma qui scatta un altro problema, perché l'attore in questione non è altri che Gian della coppia Ric & Gian!
    Ora, premesso che "I maneggi" non stanno su Imdb, va però detto che su Imdb c'è Gian, soltanto col suo nome d'arte. E inoltre sul Davinotti, Gian compare (con il solo nome Gian) nei film “Ischia operazione amore”, “Lisa dgali occhi blu”; “Quelli belli siamo noi”, “Sesso in testa”, “InvaXon”. Quindi, la cosa migliore sarebbe mettere anche qui solo Gian anziché Gianfabio Bosco.
    Attenzione: visto che ci siamo, forse occorrerebbe uniformare bene il suo nome, perché nella scheda di "Le comiche" compare invece con il nome Gian (Gianfabio Bosco). Quindi, o si mette anche qui solo Gian, oppure si mette dappertutto Gian (Gian Fabio Bosco).
  • Discussione Zender • 16/08/12 11:48
    Capo scrivano - 47727 interventi
    Per quanto riguarda Gian l'importante è che sia scritto Gian, come recita Imdb, poi se si vuole aggiungere anche il Gian Fabio Bosco tra parentesi va bene, ma non dev'essere un obbligo, visto che chi in futuro copierà da Imdb (come si deve sempre fare) scriverà solo Gian.