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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/06/11 DAL BENEMERITO FLAGRANZA
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Flagranza 7/06/16 12:18 - 72 commenti

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Non prima riduzione del romanzo di Fogazzaro, porta in scena la cupa storia di Marina di Malombra (la conturbante Marina Malfatti), che nel “Palazzo” in cui vive rinviene un messaggio di una sua ava arrivando di fatto a reincarnarsi in lei. I tempi sono quelli (stracchi) dello sceneggiato d'antan, che il regista non riesce mai a rendere interessante. L'aver poi diluito la storia in troppe puntate lima via ulteriore incisività. Bravo Cigoli come Conte d'Ormengo, ma la recitazione troppo teatrale dei più è oggi insostenibile.
MEMORABILE: La scelta di non dare mai i nomi ai luoghi avvolgendo la storia in un'atmosfera indefinita e sospesa.

Myvincent 7/10/19 07:33 - 3726 commenti

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Fogazzaro e la sua Malombra in 4 puntate TV che tentano di riproporre il romanzone ottocentesco e le sue tematiche di spiritismo, reincarnazione e follia, attorno alla figura di Marina/Cecilia, eroina e antesignana della donna d'oggi. Il guaio sono i tempi tortuosamente lenti e l'impianto generale troppo teatrale e vecchio stile, tanto da rendere l'opera obsoleta e invecchiata male, nel suo insieme. Sugli interpreti nulla da eccepire.

Apoffaldin 20/03/24 21:25 - 7 commenti

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Ai più giovani potrebbe risultare inguardabile: ritmo troppo lento. I titolari di una carta d'identità con data di nascita antecedente al 1975 potranno invece apprezzarne alcuni momenti di suspense, ben riusciti soprattutto grazie alla bravura degli interpreti principali. A proposito, vedere una ragazza usa a frequentare set meno casti recitare, neanche male, con vesti castigatissime, è la cosa che sorprende di più. Indimenticabile il brano "Il tema di Marina".
MEMORABILE: La colonna sonora.

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  • Curiosità Lucius • 6/06/11 12:29
    Scrivano - 9063 interventi
    Ha detto il regista Raffaele Meloni, alla sua prima esperienza nel romanzo sceneggiato: «Nel ritratto di Marina, un ritratto ambiguo e dolente, e nella tempesta di anime che le scatena dentro e attorno, io vedo il senso dell’interpretazione televisiva. Non mi interessava ricalcare il romanzo pagina per pagina, ma coglierne i momenti più segreti... Non abbiamo certo evocato [...] atmosfere alla Dracula. Per suggerire il mistero basta rispettare i ritmi di Fogazzaro che sono, con un termine d’oggi, di suspense. Protagonisti i volti, i gesti anche minimi, le sfumature di voce». Le premesse sono state per il momento rispettate (Suspense in riva al lago, articolo redazionale su "Il Corriere Mercantile", 22 aprile 1974, pag. 7).


    Da quando il suo volto è diventato quello di Malombra, Marina Malfatti ha rinverdito la sua popolarità. [...] «Questa è la prima vera occasione che la tv mi ha offerto», dichiara Marina. «Ora toccherà al pubblico decidere. Ho girato Malombra otto mesi fa, e ormai il personaggio non mi coinvolge più; lo guardo con un certo distacco. Eppure l’ho vissuto per quattro mesi in modo appassionato e totale. Malombra non è una donna-oggetto come se ne trovano nella letteratura dell’Ottocento, ma una donna-soggetto, moderna, ribelle, che cerca di realizzare pienamente se stessa. Molti critici hanno voluto vedere in lei un’esaltata, una nevrotica, in poche parole una pazza perché crede che una sua antenata, Cecilia, vittima di un marito brutale e spietato, si sia reincarnata in lei. Il suo compito diventa dunque quello di vendicare Cecilia, un compito che la porterà per davvero alla follia. Ma nella "vendetta" di Marina ci sono la ribellione e il desiderio di affermare i propri diritti di donna moderna. [...] Malombra non è una malata e la vicenda da lei vissuta non è soltanto un’allucinazione. In questo senso, gli odierni studi di parapsicologia mi hanno offerto la chiave per capire meglio il personaggio e darne una versione inedita» (Marina Malfatti: io e Malombra, articolo redazionale su "Il Corriere Mercantile", 2 maggio 1974, pag. 8).
  • Musiche Lucius • 6/06/11 12:33
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, due 45 giri originali:



    Ultima modifica: 23/10/18 14:49 da Zender
  • Discussione Lucius • 6/06/11 12:37
    Scrivano - 9063 interventi
    Uno sceneggiato considerato un ibrido: un teleromanzo in costume d’impianto classico, più o meno rispettoso del testo ma con frequenti allusioni a situazioni misteriose e inquietanti: la misteriosa morte (su cui ancora, a palazzo d’Ormengo, si favoleggia) dell’antenata Cecilia, la sua stanza ‘maledetta’, il suo inquietante messaggio ritrovato — per caso? — da un’allucinata Marina, la tragica fuga finale di quest’ultima verso un imprecisato baratro di follia e mistero.Chi lo ha visto?
  • Homevideo Lucius • 6/06/11 12:44
    Scrivano - 9063 interventi
    Uscito in doppio dvd per la Fabbri Editore: