Mad men - Serie TV (2007)

Mad men (serie tv)
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Durata: 7 stagioni
Titolo originale: Mad men
Anno: 2007
Genere: fiction (colore)
Regia: Vari
Note: E non "Madman" o "Madmen" o "Mad man". La prima stagione (13 episodi) ha vinto vari premi, fra cui i Golden Globe 2008 per la miglior serie drammatica e per il miglior protagonista maschile in una serie drammatica (Jon Hamm nella parte di Don Draper). Il suo creatore Matthew Weiner ha ideato anche "I soprano".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/01/09 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 26/01/09 11:29 - 12606 commenti

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Gli anni sessanta attraverso le vicende - avvolte nel fumo delle sigarette - di una agenzia pubblicitaria newyorkese. Imperano maschilismo, razzismo, omofobia, ma qualcosa sta cambiando, sia pure a fatica. Ci sono serie che ti inchiodano dalla prima puntata (Dexter), altre che hanno bisogno di maggior respiro, come questa, eccellente per la cura nella ricostruzione ambientale e per il disegno dei personaggi, ben reso dagli interpreti (il sensuale Hamm, Moss vogliosa di emancipazione, la burrosa Hendricks, Jones casalinga disperata e Kartheiser, bastardello ambizioso). Molto bella la sigla.
MEMORABILE: La visita di Peggy dal ginecologo; Betty che spara ai piccioni del vicino

MAOraNza 5/12/10 05:18 - 243 commenti

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In assoluto la serie meglio realizzata degli ultimi anni. Attori sopraffini, scrittura eccezionale, fotografia da Oscar, scenografie e costumi maniacalmente minuziosi. Nulla è lasciato al caso e il ritratto dell'America a cavallo tra gli anni '50 e '60 è impietoso: il cinismo, l'infedeltà, l'etica, i tradimenti, gli amori agli albori della nascita di una società consumista e "ignorante. I pubblicitari di Madison Avenue, in fondo, non sono tanto diversi da quelli odierni. O forse sì? Eccezionale.

Coyote 20/09/11 20:00 - 185 commenti

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Serie giustamente celebrata dai critici e da un pubblico affezionato, Mad Men si distingue per la confezione raffinata e per il rigore stilistico. Diversi temi sono paralleli ai Soprano, con i quali condivide alcuni tra scrittori e registi: il protagonista maschile tormentato, l'infelicità della moglie, il ruolo femminile subalterno, la pressochè totale assenza di personaggi sereni. Sullo sfondo il mondo della pubblicità, terribile e affascinante come gli States in generale: Mad Men è un'altra grande epopea americana.

Jandileida 14/06/12 21:54 - 1558 commenti

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L'ottocento russo è stato raccontato da Dostoevskij, con i suoi personaggi dilaniati dal confronto con la realtà. Esagero nel dire che ci troviamo di fronte a un grandissimo romanzo trasportato su pellicola, a un eccezionale esempio di realismo? Forse, ma nulla toglie che questa serie è un bellissimo affresco, minuziosamente cesellato in tutti i suoi dettagli, di un mondo in cambiamento costellato di personaggi non banali e capace di guardare dietro la cortina del sogno americano. Attori perfetti, fotografia magnificente e scrittura d'alta scuola.

Mickes2 9/05/13 20:01 - 1670 commenti

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Ricognizione sobria e romanzata di uno spaccato d’America, quella degli anni ’60, tutto filtrato tramite un’agenzia pubblicitaria con a capo i cosiddetti “Mad men”, talmente pieni di sé da essersi coniati il termine da soli. Non folgorante come altre serie capolavoro, la vita lavorativa e quella privata si mescolano in un crescendo piccolo ma inesorabile; e spuntano i personaggi in un amorale e maschilista, cinico e sottilmente spietato affresco corale cesellando con fulgida attenzione un solido e composto presente/passato. Guardando al futuro.

Il Dandi 23/01/17 13:37 - 1917 commenti

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Le vicende dell'agenzia pubblicitaria "Sterling & Cooper" sono un punto di vista privilegiato per la realizzazione di un grande affresco sull'epopea americana 1960-'70: la devozione al consumismo (di cui alcolismo e tabagismo sono le spie più immediate), l'istituzionalizzazione del maschilismo e dell'adulterio, sullo sfondo di epocali cambiamenti culturali e politici. Piccoli cali narrativi qua e là (perdonabili data la necessaria ampiezza di respiro) prima di rialzare la testa con un finale grandioso. Di Don Draper non ci si dimentica più.
MEMORABILE: La campagna pubblicitaria della Lucky Strike; Quella degli hotel Hilton; L'invenzione del vibratore; La visione finale sulla Coca-Cola.

Tarabas 15/05/17 10:30 - 1878 commenti

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Una sagoma da scena del crimine precipita tra grattacieli e slogan pubblicitari per finire in una comoda poltrona con una sigaretta in mano. Fin dai titoli, è tutto chiaro. Cinica e commossa rievocazione della nascita della moderna società Usa destinata a influenzare il mondo. Capolavoro di scrittura: un saggio filmato di storia sociale e del costume. Capolavoro di messa in scena (dichiaratamente hopperiana): design, abiti, musica. Tutto perfettamente funzionale al racconto, che scava i personaggi con una profondità impietosa. Pietra miliare.

Galbo 4/04/19 07:24 - 12372 commenti

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Un “tuffo” in una metropoli americana negli anni 60, tra fumo di sigarette, alcol e una società ancora maschilista nella quale comincia ad innestarsi il cambiamento, “filtrato” dalla prospettiva di un’agenzia pubblicitaria e descritto da una sceneggiatura incisiva, una ricostruzione ambientale da applausi (con una fotografia che rimanda ad esempi figurativi “alti”) e la prova di un gruppo di interpreti carismatici che “calzano” al meglio i panni dei propri personaggi. Da vedere se è possibile in lingua originale.

Il ferrini 6/04/20 19:06 - 2337 commenti

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L'affascinante storia dell'agenzia pubblicitaria "Sterling & Cooper", ambientata nei primi anni '60, con una maniacale ricostruzione di ambienti, costumi, musiche e acconciature. Molto elegante la regia e ottime le caratterizzazioni dei personaggi, che si trovano ad affrontare un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali: il divorzio, l'aborto, la carriera delle donne in ambito lavorativo, la prima fotocopiatrice. Una vera macchina del tempo che inizia un po' in sordina ma poi avvince e conquista. Ottimo prodotto televisivo.

Hearty76 25/09/21 14:58 - 258 commenti

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Eccezionale serie con cui fare un viaggio spettacolare negli anni '60. Attraverso le vicende professionali e private di un gruppo di uomini rampanti, all'interno di un'agenzia pubblicitaria, si trascorrono ore serene e intriganti contemplando quel mondo a cavallo tra ingegno e forti competizioni. Una storia puntellata di luoghi comuni e retaggi sociali bigotti, ma non mancano affatto passioni e trasgressioni. Il punto di forza è l'encomiabile ricostruzione degli ambienti di allora, incastonata in una curatissima fotografia. Perfetto il brioso misto di cinismo e ironia. Da non perdere!

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  • Discussione Zender • 15/07/13 18:49
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Grazie Mickes, aggiunta.
  • Discussione Jandileida • 24/09/14 09:03
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Stagione 6

    ***! Se la stagione precedente era cominciata a rilento, stavolta gli autori buttano subito giù tutte le carte che hanno in mano: i primi cinque episodi trasportano di nuovo lo spettatore in un mondo conosciuto dove si muovono figure divenute ormai famigliari rinnovando un canovaccio, solido e conosciuto ma mai prevedibile. Tuttavia, quando la Storia fa capolino qua e là, la serie perde mordente adagiandosi su situazioni, se non banali, quantomeno scontate. Molto meglio la descrizione del privato e delle sfumature dell'animo umano. Qualche figura (come quella di Roger) scivola un po' troppo verso la macchietta. La fine è vicina e non è detto sia un male. Comunque notevole ma in calando.
    Ultima modifica: 24/09/14 11:34 da Jandileida
  • Discussione Zender • 24/09/14 14:47
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Manca l'anno della stagione.
  • Discussione Jandileida • 24/09/14 16:50
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    ah non sapevo andasse messo. Comunque negli USA l'hanno programmata nel 2013, in Italia nel 2014.

    Ciao ciao grazie
  • Discussione Zender • 24/09/14 16:56
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì, se non ci sono altri commenti per quella stagione la data va messa, grazie a te.
  • Discussione Jandileida • 25/09/14 09:45
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Va bene, la prossima volta sarà mia premura metterlo. C'è un piccolo errore: nel serie per serie è inserito stagione 5 ma dovrebbe essere stagione 6.

    Ciao
  • Discussione Zender • 25/09/14 15:41
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì certo, grazie, corretto.
  • Discussione Jandileida • 19/03/16 09:04
    Addetto riparazione hardware - 431 interventi
    Stagione 7 (2014)

    **** Proprio prima che si manifesti la "sindrome del settimo anno", Mad Men chiude i battenti con un'ultima stagione in linea con quanto di buono visto finora. Mantenere viva l'attenzione e non scivolare in intrecci, soprattutto sentimentali, alla Beautiful non è esercizio semplice dopo così molto tempo ma qui tutto è tenuto insieme da un cast ormai affiatatissimo e da una storiai talmente ricca di personaggi e situazioni che sembra quasi procedere da sola. Anche la scelta di non limitarsi a NY ha sicuramente aiutato a rendere più interessante il tutto. Arrivati alla fine si prova da un lato la sensazione di vuoto ormai ben conosciuta che si sente alla fine di tutte le serie ma dall'altro ho avuto la chiara impressione che più di così proprio non si poteva dare. Un piacere averti conosciuto Don!

    Ciao Zender, vanno messe 7 stagioni nel titolo.
    Ultima modifica: 19/03/16 09:05 da Jandileida
  • Discussione Zender • 19/03/16 09:21
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Sì certo, grazie Jan e ciao, inserito.
  • Discussione Tarabas • 16/05/17 13:45
    Segretario - 2069 interventi
    Ho appena finito di rivedere l'intera serie (tranne la sesta e settima stagione, che non avevo visto la prima volta, perchè non erano ancora stata realizzate e la Rai non le mandò in onda, i diritti erano finiti altrove).

    Purtroppo, per ragioni di tempo ho dovuto accontentarmi delle puntate sull'on demand di Sky, che incredibilmente non hanno i sottotitoli, quindi non ho potuto vedere le ultime due stagioni in originale, come ho fatto per le prime 5.

    Si conferma un capolavoro assoluto, secondo me.
    Una serie scritta così bene, così centrata nel periodo storico, così curata in ogni minimo dettaglio (di ricostruzione sociale, ambientale, culturale) è un caso, credo, più unico che raro.

    Imperdibile per chiunque abbia curiosità, più o meno specialistiche, per la storia sociale e del costume USA dello scorso secolo. Che poi è, in larga misura, anche la nostra, data l'enorme influenza americana sulla cultura popolare e sul costume di tutto il mondo occidentale.