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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/02/23 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 4/02/23 17:21 - 12606 commenti

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Il titolo incuriosisce, tanto più in quanto il film viene presentato come il primo horror norvegese a tema licantropia, ma le aspettative calano drasticamente nel giro di poche sequenze. Dopo una breve introduzione medieval-celtica, la storia si sposta al giorno d'oggi presentandoci la solita adolescente inquieta e insofferente simpatica quanto un callo, coinvolta insieme ad altri personaggi altrettanto stereotipati in una vicenda prevedibile in cui gli aspetti cruenti sono relegati fuori campo mentre il mostro sconta una CGI modesta. Niente di nuovo sotto il pallido sole nordico.

Lupus73 5/02/23 16:09 - 1485 commenti

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Senza infamia né lode questo film norvegese sulla licantropia che utilizza un antefatto e alcuni elementi basati sul medioevo e sul folclore vichingo, con riferimenti frequenti alla mitologia norrena sul lupo (in particolar modo Fenrir). Anche alcuni riferimenti velati al celeberrimo film di Landis risultano riusciti (le introspezioni dell'individuo affetto da licantropia, l'attacco alla folla metropolitana, in parte la trasformazione) e le suggestive ambientazioni norvegesi sono sicuramente un punto di forza, mentre non c'è niente di nuovo in un canovaccio troppo stereotipato.
MEMORABILE: Nella sequenza iniziale, alla televisione c'è un altro horror norvegese: Cold prey.

Magerehein 30/08/23 08:57 - 977 commenti

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Un classico, e dunque prevedibile, film a tema; del resto, parlando di licantropi solo Landis (al cui film sembra volersi rifare l'aspetto della bestia qui mostrata) era stato capace di improvvisare un po'. Ottiene un suo perché dall'onesta confezione (bei paesaggi, non malvagia CGI, epilogo "giusto") e da qualche scena ben girata (il tunnel), per contro paga la scarsa abbondanza d'azione (si preferisce concentrarsi sulla vita della protagonista e sulle indagini della polizia) e soprattutto la mancanza di gore esplicito (difetto grave, in questo tipo di film). Fin troppo "morbido".

Rufus68 6/10/23 22:32 - 3819 commenti

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Il lupo mannaro norvegese (in Norvegia) è solo un cagnaccio rognoso mosso al computer. Prima della sua poco memorabile apparizione il film si limita a una trita ripetizione dei luoghi comuni dell’horror attuale, tra adolescenti problematiche, sbruffoni di provincia, conflitti familiari e soliti nerd saputelli (stavolta uno studioso di? Lupi!). In ossequio ai nuovi tempi abbiamo per eroina una sceriffa. Revitazione scadente. Noia bestiale.

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