Lo hobbit - La battaglia delle cinque armate - Film (2014)
Lo hobbit - La battaglia delle cinque armate
Media utenti
Titolo originale: The Hobbit: The Battle of the Five Armies
Anno: 2014
Genere: fantastico (colore)
Regia: Peter Jackson
Note: Aka "Lo hobbit - La battaglia delle 5 armate". Terzo e ultimo capitolo della trilogia dello Hobbit.
Lo trovi su
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/12/14 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
- Capolavoro assoluto (e ce ne sono pochi!):
Yari - Un film straordinario, quasi perfetto!:
Nipo - Grande esempio di cinema:
Vito - Davvero notevole!:
Metuant - Quello che si dice un buon film:
Fabbiu, Minitina80, Pigro, Jena - Non male, dopotutto:
124c, Viccrowley, Rigoletto, Taxius, Von Leppe, Tarabas, Magi94, Pinhead80 - Mediocre, ma con un suo perché:
Belfagor, Capannelle, Puppigallo, Galbo, Piero68, Magerehein - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Stelio, Mutaforme - Gravemente insufficiente!:
Domila1
Privato di Smaug nel giro di poche sequenze, il capitolo finale degenera presto verso un'accozzaglia di scene in preparazione a una battaglia che sfigura davanti a quelle de Le due torri o Il ritorno del Re. In un cast poco ispirato spiccano in positivo Thorin, in negativo Legolas (impegnato più contro le leggi della fisica che contro gli orchi) e Tauriel, che si conferma un'aggiunta inutile e sgradevole. A poco servono le scenografie o i richiami alla trilogia originale: la storia di partenza era troppo corta e se ne pagano le conseguenze.
Fan di questa bellissima saga, devo purtroppo annunciare che Jackson ha finito le idee e che questo capitolo finale si presenta come un fiacco collage delle altre puntate e senza caratterizzazioni di successo. Troppa atmosfera da battaglia (sapendo peraltro dove si va a parare) e un larghissimo cast a cui viene affidato il compitino (al punto che emerge il caricaturale Alfrid). Da apprezzare un paio di duelli rusticani e alcuni animali da combattimento. Ma kitsch e noia sono dietro l'angolo e anche le musiche non mi hanno impressionato: ordinarie come il resto del racconto.
Il capitolo finale sembra fatto in quattro e quattr'otto; buttato lì per concludere una saga che, nonostante gli alti e bassi, meritava miglior epilogo (anche se in realtà si tratta della fine dell'antefatto, rispetto alla vera conclusione, che avveniva nella prima trilogia). Persino la battaglia non riesce a risollevare più di tanto questa pellicola, dove le trovate sono risicate e i personaggi sembrano davvero aver già dato tutto in precedenza. Velo pietoso sullo scagnozzo dello scomparso padrone della città galleggiante (una pietosa caricatura). Mediocre, con rari momenti interessanti.
MEMORABILE: La giusta fine di Smaug (il più ciarliero e lento drago del mondo; fa anche prendere la mira, mentre parla inutilmente); La corsa della biga.
Per me ancora piacevole a livelli di puro intrattenimento da sala e diversamente non potrebbe essere, considerata pure l'assenza di trama che lo rende in sostanza una grande battaglia infinita (dapprima contro Smaug, poi tra le cinque armate). Nel massiccio impiego di computer grafica talvolta gli effetti speciali risultano pure un pochino fastidiosi, rendendo alcune sequenze simili ai filmati dei videogiochi. Atmosfere godibilissime, ma nel complesso un po' sottotono rispetto ai suoi predecessori.
Film epico. Scenografie splendide e battaglie presentate chiaramente, senza confondere lo spettatore. Spettacolarità ad alti livelli con attori convincenti, adatti ai ruoli. Tre ore volano nel piacere della visione anche in 2d. Musiche e costumi splendidi. Non si esce delusi da tanta magnificenza. E la scena di Galadriel furiosa è particolarmente "potente". Mi dispiace veramente aver lasciato la Terra di Mezzo. Una storia narrata con vera passione dal regista.
MEMORABILE: Galadriel vs Sauron; Le scenografie di Erebor; Smaug al villaggio.
Potevano chiamarlo "il fato di Thorin Scudodiquercia", perché in questo film il vero protagonista è il re dei nani, che impazzisce alla vista dell'oro custodito dal drago Smaug. Peter Jackson vuole rifare la battaglia de Le due Torri, provando a superarla in fatto di colpi di scena e combattimenti ma, come suo solito, esagera allungando il brodo, tutto action e poche parole. Si continua a cambiare la trama del libro in nome della spettacolarità, ma il re degli orchi, come cattivo, non vale un mignolo di Gollum. Discreta la prova del cast.
Peggior epilogo di una saga già di per sè parecchio discutibile. Jackson dimostra tutti i suoi limiti come regista e (soprattutto) come sceneggiatore e a poco vale la scusante di aver costruito con questo terzo episodio una storia che, in pratica, non c'era nel romanzo originale (appena qualche decina le pagine di storia rimaste). Dialoghi banali ed elementari, collegamenti forzatissimi con "Il Signore degli Anelli", ritmo narrativo praticamente inesistente. Un disastro.
Ci siamo: dopo l'ottimo secondo capitolo, Jackson abbandona quasi del tutto il sentiero tolkeniano e lascia intravedere una fastidiosa tendenza ai coevi blockbuster odierni. Si parte con la chiusura della trama di Smaug e si lascia presagire un'epicità che purtroppo latita nel prosieguo del film, lasciandosi andare a battaglie furiose ma sterili e prive di emozioni. L'asticella sale grazie a singole, evocative sequenze e la magia qua e là ancora si intravede; ma è forte la sensazione che l'epopea della Terra di Mezzo sia ormai al tramonto.
MEMORABILE: Il duello tra Thorin e Azogh; L'abbattimento di Smaug; Elrond, Galadriel e Saruman contro gli Spettri.
Da vecchio tolkeniano non posso dirmi soddisfatto di questo finale: grandioso, magniloquente ma sostanzialmente vuoto (sarà mica che il "Nulla" di Fantasia sia sbarcato su Arda?). La sensazione che la pazzia di Thorin sia quella di Jackson che si allontana dalla retta via credendo di trattare con orchi al posto di spettatori. Musiche anonime, ingenuità increbili in un regista di esperienza (nani cromaticamente identici agli orchi, impossibili da distinguere in battaglia). Fatto in fretta e montato in furia, risulta storpiato anche nel titolo.
MEMORABILE: Dain pare sbucato fuori dal Warhammer più che dai Colli Ferrosi; Le simpatiche cavalcature; La falange nanica con sorpresa; Il duello a Dol Guldur.
Sicuramente il peggior capitolo della trilogia in quanto morto il drago muore il film. Purtroppo Jackson ha allungato troppo il brodo solo per fini commerciali scombussolando completamente la storia originale del libro (una cosa su tutte la zuccherosa storia d'amore tra il nano e l'elfa). Il film è troppo lungo e alla fine risulta essere noioso. Ovviamente gli effetti special sono fantastici e col 3D rendono benissimo, ma non sono sufficienti a regalare la sufficienza al film.
Martin Freeman HA RECITATO ANCHE IN...
Conclusione delle avventure dell'Hobbit che riguarda la parte della battaglia e quindi risulta inferiore ai due precedenti episodi. Affiora una certa monotonia per le scene di combattimento che si susseguono. Comunque una saga che si configura come un degno prequel del Signore degli anelli di Peter Jackson, con delle aggiunte (rispetto al libro) a volte pessime e altre ottime (vedi Radagast il bruno).
Da fan della trilogia de Il Signore degli Anelli sono sempre stato consapevole del fatto che certe vette non sarebbero state nuovamente raggiungibili. Qui però siamo oltre le peggiori previsioni: il film è una scatola vuota, un inutile gadget indigesto anche ai fan. Malriuscito commiato da personaggi che hanno fatto sognare, con la sensazione che neanche gli attori ci credessero.
MEMORABILE: Saruman che parte in spedizione contro Sauron.
Giunto al terzo film dell'epopea "tolkeniana", Peter Jackson realizza come sempre un film impeccabile tecnicamente e godibile dal punto di vista visuale quanto un pò più debole narrativamente rispetto ai precedenti. Battaglie, stregoni, elfi, nani ed hobbit vengono utilizzati in maniera un pò confusa con una trama che nel tentativo di "agganciarsi" alla trilogia successiva mostra qualche incongruenza e tende a saturare lo spettatore come dopo un pranzo troppo ricco di portate.
Sicuramente l'episodio più debole. E non solo della seconda trilogia ma di tutte e sei le pellicole della saga di Tolkien. Poche idee, poche emozioni e tanto tanto deja-vu. L'uccisione del drago è quasi un orpello, un passaggio più necessario che voluto e la battaglia è il riempitivo più lungo mai prodotto. In mezzo il nulla quasi assoluto, dove la sceneggiatura riesce a ingarbugliare anche le cose più semplici. Impianto visivo come al solito strabiliante ma prove attoriali e regia sono ondivaghe. Ovviamente la stanchezza si fa sentire.
Dopo due film (nel complesso) troppo lunghi, inevitabile che il terzo capitolo abbia poco da dire. Infatti le scene di battaglia e combattimento si allungano a dismisura, visto che i fatti che restano da raccontare sono pochi. Ben altro climax rappresentava (per dire) la battaglia del Fosso di Helm de Le due torri. Per i tolkieniani, non è male vedere rappresentato lo scontro tra Saruman e c. con i Nove a Dol Guldur e gli effetti speciali sono anche qui mirabolanti, ma questo film certifica che due almeno delle 7 ore circa di girato sono di troppo.
La conclusione della trilogia ha un sapore forse un po' meno epico e più classico rispetto a quella del suo seguito, ma resta comunque un prodotto curato fin nei minimi particolari e molto coinvolgente. Le scene di battaglia occupano la maggior parte della seconda metà del film, ma fortunatamente sono più incentrate sui singoli personaggi che sulle riprese di massa, comunque presenti. Bella l'idea di unire prequel a sequel attraversa la struttura a flashback.
MEMORABILE: L'attacco del drago alla città; La scena finale-iniziale.
Ottimo capitolo conclusivo della trilogia dello Hobbit. Grande sviluppo dei personaggi e sceneggiatura ricca di sfumature che porta avanti il tema del potere e della corruzione. Seconda parte invece più incentrata sull'azione con la battaglia di nani, elfi e uomini contro gli orchi. Ritmo elevatissimo, belle coreografie dei combattimenti e stupendi effetti speciali. Simpatico il collegamento con la prima trilogia nel finale.
Un buon prodotto di intrattenimento, almeno in senso stretto, in quanto sotto l’aspetto storiografico sono poche le cose lasciate in sospeso, ragion per cui ampio spazio è lasciato alla spettacolarità della battaglia che ruba una parte importante del minutaggio complessivo. L’impianto visivo non manca di stupire per l’imponenza degli effetti e l’incanto dei paesaggi naturali neozelandesi. Fastidioso oltre il limite Legolas, le cui abilità in battaglia vanno oltre le comuni leggi del fantasy e della fisica; antipatico, invece, Alfrid.
MEMORABILE: Elrond, Galadriel e Saruman che contrastano Sauron.
Paga certamente il confronto con il finale della prima trilogia, ma non è così male. Contiene però alcuni brutti aspetti: l'eccesso di computer grafica soprattutto nella scena del drago su Pontelagolungo (sembra di stare in un videogioco), qualche personaggio inutile (famiglia di Bard e il tirapiedi del governatore), finale che sembra tagliato un po' in fretta facendo perdere il respiro epico. Rimangono comunque dei pezzi buoni e in generale ci si diverte, soprattutto nella scena della battaglia e nei duelli.
La grande e lunghissima battaglia finale tra nani elfi uomini e orchi ha un indiscutibile impatto nonostante abbia un precedente insuperabile, non solo per l’imponenza e la qualità delle riprese e degli effetti speciali (a tratti esagerati), ma anche per la varietà delle invenzioni e perché un ‘semplice’ scontro armato è trasformato in una narrazione più complessa. Il contorno è quindi meno emozionante (in particolare il finale nel quale il regista si perde un po’, come al solito), ma il film intero è degno finale della trilogia.
Peter Jackson HA DIRETTO ANCHE...
Terzo e ultimo capitolo della saga tolkieniana de Lo Hobbit. Purtroppo rispetto ai primi due film abbiamo una netta flessione che deriva dell'eccessiva enfasi posta sulle scene sentimentali, che poco o nulla c'entrano con il testo originale. Molto bene invece le scene d'azione, anche se non si può far finta di non considerarle un po' troppo confuse. Mi aspettavo decisamente qualcosa di meglio.
MEMORABILE: Lo scontro tra il bianco consiglio e Sauron.
Le cose peggiorano. Qui non solo le vicende del romanzo vengono completamente stravolte (sembra di vedere due storie diverse), ma si allunga il brodo all’infinito; in particolare le battaglie, che sembrano parte di da un videogioco. Il finale, poi, è tutto un mettere insieme le inutili aggiunte che si portano dietro dal primo film: l’orco pallido (con quello che sembra essere il figlio?), Legolas e l’elfa femmina. Vedere Kili che muore per salvarla, è un vero pugno nell’occhio per un fan di Tolkien.
Sicuramente il più debole dei tre capitoli. Eliminato quasi subito Smaug, il personaggio più interessante, tutto è sacrificato a estenuanti scene di battaglia tra i cinque eserciti che alla lunga tediano un po'. Vengono così spinti al margine anche Gandalf e Frodo, quasi appendici della vicenda principale. Il finale poi non è molto chiaro e tirato via (chi sconfigge la quinta armata? le aquile?). Emergono Thorin e la sua pazzia con un efficace Armitage e i soliti nani. Alla fine il tutto risulta un divertente giocattolone tutto sommato vedibile.
MEMORABILE: La pazzia di Thorin e le sue allucinazioni; Il duello finale di Thorin e Azog sul lago ghiacciato; Ridicolo il lancio di Beorn stile "paracadutista".
Ultimo capitolo della trilogia, è quello che più di tutti soffre la dilatazione della vicenda narrata. Stiracchiato e "lento" nella prima parte (escludendo la fin troppo frenetica fine di Smaug, l'esodo a Dale del popolo del lago si poteva comprimere, così come alcuni dialoghi), si sviluppa poi in un'interminabile battaglia che alla lunga stanca. I combattimenti del duo Legolas/Tauriel si fanno ben più fantascientifici e assurdi che nel secondo film. Si salvano la liberazione di Gandalf da Dol Guldur (ma perché stravolgere il look dei Nazgul?) e la pazzia di Thorin.
MEMORABILE: Galadriel, Elrond e Saruman affrontano Sauron; I giavellotti spezza-frecce usati dai Nani.
Terzo e ultimo capitolo della trilogia dell'Hobbit, senza dubbio il migliore. Film perfetto in tutto e per tutto: regia, fotografia, scenografia, effetti speciali, make-up. Innumerevoli le scene da brividi: si inizia subito con la battaglia spettacolare tra il drago Smaug e Bard l'arciere tra le rovine della città del lago, meravigliosa la battaglia tra umani, elfi, nani e orchi davanti a Erebor con contorno di enormi Troll, aquile giganti e pipistrelli grandi come automobili. Ciliegina sulla torta lo scontro sulle lastre di ghiaccio tra Thorin Scudodiquercia e Azog.
MEMORABILE: Legolas che, volando attaccato a un pipistrello gigante a testa in giù, taglia le teste agli orchi con la spada.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
- E' morto il 7 giugno 2015 all'età di 93 anni Christopher Frank Carandini Lee. Filmografia sterminata, ma per ricordare Christopher Lee come non partire dal film che ne fece un divo internazionale?
Grande attore, in tutti i sensi, attivo fino all'ultimo - addio - Un mito.R.I.P.
- Alla fine il film non mi è piaciuto affatto, ma rimarrà alla storia per essere l'ultimo in cui appare questo grande attore.
- Fu anche un grande conte di Rochfort nella saga dei moschettieri di Richard Lester (1973/1974/1989)! Che riposi in pace!
- Addio al grande sir Cristopher Lee: vampiro per eccellenza.
- Addio Sir,anche sei sei stato il più grande vampiro di sempre,nel cielo ti troveranno di sicuro un posto più tranquillo....
- Accidenti. Sono reduce da una vacanzina romana e adesso che torno sul Davinotti leggo questa notizia. Non lo sapevo, spiace davvero tanto.
- E' mancato Ian Holm
- Spiace moltissimo. Un altro grande attore che se ne va...
- Grazie all'epitaffio della sua morte faccio per la prima volta il collegamento tra Bilbo Beggins e il robot Ash di Alien.
Non si finisce mai di imparare.Ultima modifica: 19/06/20 22:31 da Capannelle
