Libera - Serie TV (2024)

Un improbabile duo, una giudice e un poco di buono (Savino e Martari), uniscono le forze per investigare su un delitto che li riguarda da vicino. Un giallo garbato con lievi accenni di commedia - concentrata quest’ultima su Casertano e Bigagli, improbabile tanto quanto poliziotto quanto come neo padre - ambientata a Trieste. Pur fornito di una discreta base narrativa, il colpevole "nascosto", se si è smaliziati, si intuisce, ma è molto nascosto bene e secondo i canoni giallistici. Apre l’italico cuore leggere gli episodi titolati in latino.

Libera Orlando, giudice presso il Tribunale di Trieste, conosce un piccolo delinquente forse coinvolto nella morte di sua figlia avvenuta sedici anni prima… Fiction che funziona sul versante giallo (ma gli spettatori più smaliziati dovrebbero mangiare la foglia in anticipo) sia nei momenti più leggeri, che comunque non intaccano mai la serietà dell'insieme. La Savino e Martari trovano un'ottima alchimia, ma è l'intero cast a ben figurare (per quanto Bigagli appaia troppo anziano per il ruolo); il finale è tutt'altro che sbrigativo e a qualcuno potrebbe anche scappare la lacrimuccia.