Le savant et le chimpanzé - Corto (1900)

La scimmia scappa dalla gabbia dello scienziato e devasta la casa. Una vera e propria "comica" nello stile che in seguito farà grande il cinema muto americano. Il corto è rapido e travolgente e ha il suo momento più buffo nella coda dello scimpanzé che si stacca vivendo di vita propria. Interessante anche lo sviluppo scenografico che comporta un piano rialzato come se vedessimo lo spaccato di una casa.

Una scimmia alquanto dispettosa scappa al suo padrone e comincia a fare dispetti a più non posso. Geniale l'idea della coda della scimmia che si appiccica al naso del protagonista. Méliès sviluppa la situazione con l'utilizzo di due punti di vista (piano terra e primo piano della casa), rendendo ancor migliore la resa cinematografica.

Lo scimpanzé esce dalla gabbia in cui è stato rinchiuso dallo scienziato e gli distrugge la casa... Sketch caotico ma non particolarmente entusiasmante, da ricordarsi solo per la trovata della coda della scimmia che si stacca continuando a provocare danni – una sorta di Raimi più di otto decadi prima - e per la scenografia, costituita da una casa a due piani.

Ha qualcosa di tetro, lo studio di questo professore matto, con quel teschio e quello scheletro visibili in un angolo, e quella scimmia ingabbiata, ma è questione di pochi secondi: la scimmia si libera, la forza della natura si scatena, il caos regna in quei pochi metri quadri, l'illustre scienziato viene messo in ridicolo (con la coda appiccicata al naso), la di lui consorte resta smutandata, ed entrambi battono in ritirata, si arrendono all'animale che tenevano prigioniero! Un corto burlesco, una beffa di cui ci piace sentirci complici.

La cosa più notevole di questo corto di Méliès (due minuti) è una sorta di duplice rappresentazione, perché lo schermo viene diviso in due parti, sezionando una casa, e l'azione su svolge in entrambi. Ovviamente il "savant" è assai poco "savant" e lo scimpanzé prevale nettamente...

Una scimmia scappa dalla gabbia e distrugge lo studio del suo padrone. Una breve storia rappresentata efficacemente a partire dall'espediente scenografico della scomposizione degli ambienti, ma non molto efficace dal punto di vista narrativo, se non fosse per l'escamotage della coda dell'animale che si stacca dal suo "proprietario". E' comunque sufficientemente dinamico per non annoiare.

Corto del 1900 realizzato con una notevole dose di dinamismo. Buona l'idea di far svolgere l'azione su due piani (nel vero senso della parola) differenti, così come è curiosa l'idea di far vivere di vita propria lo scimpanzé. Da notare la simpatica "chiusura" nella quale la domestica, arrivata in soccorso del suo padrone, viene privata della gonna dalla furia del primate. Non male.