Le notti della violenza - Film (1965)

Le notti della violenza
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1965
Genere: giallo (bianco e nero)
Note: Il film era nato con il titolo "L'uomo venuto da Hiroshima". Bocciato dalla censura anche in secondo grado, venne rimontato, con tagli e titolo modificato, ottenendo il visto col V.M.18 (fonte: Alessio Di Rocco in "Nocturno" n. 120 - Agosto 2012, pagina 95).

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Serial killer si aggira per la città, prostitute a rischio. Oggi non certo un'idea nuova, ma nel 1965 era ben diverso e, memore delle lezioni di Bava, Roberto Mauri si cimenta nel genere chiamando Alberto Lupo a interpretare il commissario. A veder la bella Cristina Gaioni descritta come la protagonista fino al momento in cui viene uccisa nel bosco dal killer il pensiero va a PSYCO, col notissimo colpo di scena che toglie di mezzo la primadonna quando già pensavi di seguirne le avventure fino in fondo. Giovane di buona famiglia, Franca fa infatti una brutta fine ma è solo la prima di una serie, con aggressioni (talvolta sventate) in cui l'omicida potenziale...Leggi tutto pare avere il volto di “celebri” attori del cinema, a quanto riferiscono i testimoni. Quando però il commissario va a interrogare i divi, gli alibi sembrano regolarmente a prova di bomba. Possibile? Per quanto semplice nella sua elaborazione, la storia riserva per il finale qualche colpo inatteso con agganci a soluzioni (il trauma passato) che troveranno fortuna negli anni a venire costituendo le basi del thriller all'italiana; ma a caratterizzare di più il film è l'interpretazione di Alberto Lupo, piuttosto differente dai modelli cui siamo abituati: più riflessivo, pesa le parole e trova quelle giuste con cui mettere a proprio agio l'interlocutore rendendosi credibile e piacevole all'ascolto; Mauri punta molto sul suo carisma lasciando che a contornarlo sia un cast di bellezze muliebri (in un paio di casi ragazzine da poco uscite da una festicciola) che si cacciano al buio in chiare situazioni di pericolo. Ad emergere tra le tante soprattutto Marilù Tolo, sorella della prima vittima decisa a dimostrare che la poveretta non era la ragazza di facili costumi che si legge fosse sui giornali. Si travestirà, parteciperà di nascosto agli appostamenti in attesa che il finale come detto ritrovi l'aggancio a Bava (mantenuto comunque dalla colonna sonora di Aldo Piga, con chiari rimandi alle SEI DONNE) tra maschere, qualche timido effetto speciale e una soluzione che lascia a bocca aperta per i del tutto imprevedibili agganci al... Giappone! L'atmosfera, grazie anche a un buon bianco e nero, a suo modo regge e la brevità del tutto permette di non annoiarsi. Poco chiariti gli agganci al narcotraffico, ai filmini e ad altre sottotrame di minor importanza a testimonianza di una sceneggiatura piuttosto confusa.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/01/09 DAL BENEMERITO RONAX POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/07/17
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Ronax 29/01/09 23:33 - 1244 commenti

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Se non fosse per le allora inaccettabili scabrosità della trama (una storia di droga e di squillo assassinate) potrebbe essere uno sceneggiato poliziesco RAI dei tempi andati. Lo stile è quello e la presenza di Alberto Lupo dice tutto. Puerile nello svolgimento e assurda nella conclusione, questa comprensibilmente misconosciuta fatica del tuttofare Roberto Mauri ha al suo modestissimo attivo solo le ottime forme - qui sprecatissime - di alcune pregevoli bellezze del tempo.
MEMORABILE: Il commissario Alberto Lupo che invita paternamente un giovane e inibito guardone a trovarsi una ragazza.

Il Dandi 25/03/10 18:23 - 1917 commenti

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Vaghi riferimenti al caso Wilma Montesi (riecheggiato in "Pratesi"), ma alla fine si ha la sensazione che il mondo dello spettacolo si autoassolva inventandosi questo assurdo stupratore seriale che si nasconde dietro maschere di attori famosi. Comunque più poliziesco che thriller e oggi la lunga scena della retata antidroga fa sorridere. Tra gli attori il futuro regista Batzella (come Paolo Solvay). Confuso e sensazionalista (dopotutto che c'entrava la prostituzione d'alto bordo con le battone di un parco?), resta un documento curioso.
MEMORABILE: Un brigadiere commenta le fotografie fatte: "Che neorealimo, eh? Pasolini ci fa un baffo!"

Ciavazzaro 8/10/10 20:39 - 4768 commenti

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Mauri dirige un interessante thriller, con una sorpresa finale non del tutto scontata. Il cast di attori poi è ottimo (bellissima la Chanel), tra caratteristi e non. Certe sottotrame forse potevano essere evitate (la ricerca della Tolo, il traffico di droga), ma il film si fa ricordare piacevolmente. Come sempre, incisivo Lupo.

B. Legnani 14/01/11 22:59 - 5519 commenti

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Insomma… Ci sono varie cose che non funzionano, a partire da Alberto Lupo, attore bravissimo, ma che qui scandisce le sue frasi come se fosse a teatro, perfino nelle fasi più concitate, che necessiterebbero di ben altro ritmo, facendo assumere a vari momenti del film un che di irreale. Dialoghi spesso improbabili e messa in scena talora frettolosa, talora un po’ goffa. Il cast, peraltro, non è malvagio, con le donne meglio degli uomini: in primis la Gastoni, poi la Chanel e la Gajoni. Un generoso *½...

Homesick 11/09/11 18:06 - 5737 commenti

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Maldestro tentativo di intrufolarsi nel varco aperto l’anno prima dal rivoluzionario Sei donne per l’assassino, fallisce per la fragilità di una sceneggiatura – cadono le braccia dinanzi alle retate e agli stratagemmi della polizia - che si compatta troppo tardi individuando nel trauma pre-argentiano il fomite degli omicidi. La tensione è nulla e solo l’enfasi su violenza, droga e prostituzione distingue l’intreccio da un qualsiasi poliziesco televisivo dell’epoca; indi Mauri si specializzerà nel western, anche lì con risultati tutt’altro che brillanti.
MEMORABILE: Il killer aggredisce l’esca: i poliziotti hanno avuto l'intelligente idea di appostarsi tipo a un km di distanza (!!!).

Fauno 23/03/14 13:41 - 2206 commenti

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Come attori nessuno è al di sotto della sufficienza, ma nella componente femminile ho preferito la Gaioni e la Tolo alla Chanel e alla Gastoni. Una certa ispirazione il film parrebbe trarla da fumetti in auge a quei tempi, dei quali solo uno tiene ancora botta dopo più di 50 anni; ma non è un punto a sfavore del film, vista anche la tremenda ragione per cui si usa quel celeberrimo trucco... Notevole anche l'organizzazione delle squillo, sempre avvitata ad altri crimini quali il commercio di droga (e per questo ritengo il film più attuale di tanti altri)...

Cotola 30/03/14 21:30 - 8998 commenti

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Il finale decisamente risibile e delirante rovina una situazione già ben lontana da buoni risultati. Una tensione già latitante ed un ritmo con troppe pause, si affloscia del tutto dinanzi al movente dell'assassino che va al di là di ogni immaginazione ed è una perla trash mica da ridere. Peccato poiché il cast non è male e con un plot più curato (tra l'altro: a che pro il tema delle squillo d'alto bordo?) poteva venirne fuori qualcosa di diverso e migliore. Con un po' di bontà si arriva al mezzo pallino che evita il disastro.

Myvincent 11/09/14 22:43 - 3722 commenti

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Una squallida storia di prostituzione e droga viene smossa e stravolta dalle gesta di un misterioso serial-killer. Un film con atteggiamenti "moderni" e tematiche anticipatorie sui tempi attuali viene intessuto di un clima nebbioso e pauroso che lo rende accattivante. Prevalgono le scene in notturna, alcune piuttosto suggestive, sino alla catarsi finale, con spiegazione del caso, decisamente non all'altezza rispetto a tutto il resto.

Maik271 14/11/14 08:05 - 436 commenti

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Del giallo c'è ben poco (giusto la presenza di un assassino); traì musiche e azione sembra più un noir, neanche ben fatto. Le poche scene movimentate vengono rovinate da poliziotti svegli come la bella addormentata e le bellezze dell'epoca non riescono nemmeno a dare qualche "brivido" a causa della censura. Tranquillamente trascurabile (se non per la scena finale).

Trivex 11/12/14 11:39 - 1738 commenti

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I temi trattati, considerando l'epoca, rientrano nella sfera del "proibito" (droga, prostituzione). Il problema è lo sviluppo puerile degli stessi, oltre a una sceneggiatura che si trova evidentemente a corto di idee ed elabora un finale troppo semplice e piatto. Peccato, perché l'atmosfera "noir" c'è, coadiuvata da una semplice, classica ma adeguata colonna sonora. Non bisogna dimenticare però che negli anni 60 la censura non ammetteva "certe cose" e quindi tra tagli e limitazioni di ogni tipo, visto adesso il film risulta effettivamente "scarico".
MEMORABILE: "...Intanto vuole vedere un film "koscion" di nostra produzione?" "Io le donne le preferisco 'dal vivo'... "

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Noodles 29/11/22 09:53 - 2196 commenti

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A poco serve il colpo di scena dell'apparente protagonista, eliminata a metà film. Il resto del film è praticamente il nulla; colpa di una sceneggiatura zeppa di elementi senza senso (incredibile l'inutilità del personaggio di Marilù Tolo) e di scene mal collegate le une con le altre. Alberto Lupo non ha assolutamente nelle sue corde il ruolo di commissario di polizia. Il finale, poi, dà il colpo di grazia allo spettatore. Non c'è praticamente nulla che funzioni, a parte il cast che cerca di salvare la baracca. Ma con tanta inutilità è difficile combattere. Pessimo.
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  • Discussione Ciavazzaro • 19/09/10 20:22
    Scrivano - 5591 interventi
    Scusate chi ha visto il film,sa dirmi che ruolo interpreta Lisa Gastoni,perchè non l'ho riconosciuta.
  • Discussione Il Dandi • 12/10/10 23:37
    Segretario - 1488 interventi
    Scusa, leggo solo ora. L'ho visto tanto tempo fa, mi pare che fosse una dele prime vittime (la prima o la seconda) ma potrei anche sbagliare.
  • Discussione Mauro • 14/01/15 11:11
    Disoccupato - 11907 interventi
    Strafalcione dalla trama del film riportata su http://www.comingsoon.it:

    "L'uccisione di una mondana, Carla Pratesi, ed altri tentati omicidi mettono contemporaneamente alla ricerca dell'assassino la polizia e la sorella defunta, la quale si prefigge lo scopo di dimostrare la falsità dei sospetti sollevati sull'onorabilità di Carla"

    Ma allora è un film di zombie!!!!
  • Discussione Mauro • 14/01/15 11:17
    Disoccupato - 11907 interventi
    Nei titoli di testa Ugo Fangareggi è accreditato come Ugo Fangaracci. Si sarà sentito un po' come Fantozzi-Fantocci.
  • Discussione Caesars • 14/01/15 16:55
    Scrivano - 16796 interventi
    Mauro ebbe a dire:
    Nei titoli di testa Ugo Fangareggi è accreditato come Ugo Fangaracci. Si sarà sentito un po' come Fantozzi-Fantocci.

    Ah Ah, questa è bella davvero...