Le nostre anime di notte - Film (2017)

Relazione dapprima platonica tra due anziani vedovi vicini di casa. Per la quarta volta, Redford e la Fonda insieme in un film, opera sentimentale che racconta con molta delicatezza e pudore la solitudine e insieme al vitalità di due anziani in cerca dell'ultima occasione della vita. Sebbene la trama sia minimale, è notevole la cura nella caratterizzazione dei personaggi principali, così come sono raccontate efficacemente le reazioni della piccola comunità nella quale vivono. Con una recitazione essenziale i due attori colpiscono nel segno.

Vicini di casa da quarant'anni, due anziani vedovi che vivono da anni lontano dai rispettivi figli provano a farsi compagnia prima con le sole parole, poi anche con i gesti... Un incontro fra due solitudini come nel bellissimo Lunchbox è al centro di questo film del regista indiano alla sua seconda esperienza in lingua inglese: il risultato è meno fresco ed originale, anzi anche troppo quieto e privo di sussulti, ma pur sempre apprezzabile con la delicatezza con cui viene descritto il rapporto fra i due protagonisti, ai cui caratteri Redford e Fonda aderiscono con naturalezza.

Dignitoso film Nextflix che sa affrontare bene i temi della vecchiaia e della solitudine unendoli a una storia d'amore senza età con un qualcosa di poetico che non può non emozionare. Certo la sceneggiatura è prevedibilissima, ma il tutto è talmente delicato da passare oltre i difetti strutturali che possono esserci. Straordinari i due protagonisti, che 50 anni dopo A piedi nudi nel parco (il loro film forse più simile a questo per certi versi) sono ancora una bellissima e affiatatissima coppia. Leggero, da vedere.

Inizia molto bene descrivendo le solitudini di due anziani oramai destinati all'oblio e soprattutto approfondendo la "morbida" sessualità della terza età"; poi si trasforma in un racconto come tanti in una quotidiana america di provincia. Restano le magiche presenze di due grandi attori, primo fra tutti Redford, a cui bastano (e avanzano) gesti ed espressioni per dire tutto. Occasione sprecata, giustamente più valida per il circuito Netflix.

Trasposizione fedele del bel romanzo breve di Haruf, che il regista anglo-indiano Batra riesce a realizzare con la giusta delicatezza, beneficiando dell'apporto della grande coppia di attori Redford-Fonda. Una bella storia, semplice ma densa di valori, in cui due anziani vicini di casa scelgono di frequentarsi per combattere la solitudine, incuranti dei giudizi della comunità.

Commedia che risente troppo della sua origine letteraria sul tema ormai abusato delle velleità sentimentali di due anziani vicini, con un passato travagliato che si riaffaccia a ogni piè sospinto, che mostra gli equivoci e le forzature di una storia di facile presa. Tra i protagonisti si insinuano l'etica conservatrice e bigotta della provincia, le difficoltà con i figli eccetera, che minano la "spontaneità" della relazione. Mai un guizzo di vita reale per una sceneggiatura prevedibile a ogni passo; rimane comunque il grande mestiere di Redford e Fonda.

Pellicola delicata e romantica che affronta la solitudine che si può provare al crepuscolo della propria vita e come si possa affrontarla in maniera positiva. La ricerca del rapporto umano e del dialogo pongono le basi per qualsiasi nuovo rapporto e i frutti che si possono così ottenere sono ottimi. Il film procede lentamente ma non annoia affatto.

Delicatissima e garbatissima commedia nin cui due mostri sacri come Jane Fonda e Robert Redford dimostrano che la classe non invecchia con l'età: i due protagonisti mostrano ottimo feeling e conquistano la simpatia dello spettatore. Il film è scritto (quasi abbozzato) a loro immagine e somiglianza, ma più che la sceneggiatura in sé sono la messa in scena e la capacità dei due attori di bucare ancora lo schermo a convincere e a piacere (e per certi versi a commuovere).