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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Faces of death 2
Anno: 1982
Genere: documentario (colore)
Regia: Conan Le Cilaire
APPROFONDIMENTI: Esilaranti flani mondodecamerotici d'epoca
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Sequel di un film che uscì da noi anche al cinema, continua nell'operazione di mostrarci crudi reportage che inquadrano la morte così come appare sui volti dei defunti in tragiche circostanze. Sulla scia dei cosiddetti mondo-movie ecco così sfilare, legati a una voce narrante impersonata da un baffuto signore sulla quarantina, riprese da ogni parte del mondo. Si comincia spiando tra le vittime degli incidenti stradali per arrivare ad alcuni crash di Indianapolis. Si continua con immagini violente di corride alla texana per passare poi a riflessioni sul pugilato che culminano con la morte, nel 1980, di Johnny Owen per tragico ko. Molto...Leggi tutto belle le immagini tratte da famose sfide di stuntman (c'è chi addirittura tentò di saltare con l'auto un fiume largo un miglio), meno quelle successive a gravi disgrazie aeree e ferroviarie. Breve salto in Salvador per fasi di guerriglia e quindi esplosioni da guerre vere e proprie, con tanto di funghi atomici. Incursioni nella violenza sugli animali con agnellini persiani scuoiati e cavie da laboratorio siringate, quindi episodi di droga e rapina con finali ovviamente tragici. Il fallito attentato a Reagan (sei colpi da pochi metri), considerazioni sul khomeinismo, la guerra libanese e di nuovo polli e conigli massacrati in mattatoio (con allucinante violenza), balene e delfini trucidati, cannibali e lebbrosi, ghigliottinati indocinesi e fucilazioni liberiane (al limite dello snuff). Si chiude con le prevedibili considerazioni sul progresso un film-documentario piuttosto noioso, con qualche momento davvero crudo e l'abituale ipocrisia di un commento fintamente distaccato. Piacevole le musiche, operazione solo per appassionati (ovviamente).
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Non male, dopotutto:
Herrkinski, Markus - Mediocre, ma con un suo perché:
Marcel MJ Davinotti jr., Schramm - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Undying, Renato
Il cattivo gusto (coincidente con l'esperienza cinematografica) di John Alan Schwartz inizia e finisce in una serie aberrante di film: circa 8, secondo imdb (sceneggiati e diretti) tutti circoscritti al sottofilone "mondo-necrofilo": le Facce della Morte hanno tutte, più o meno, lo stesso volto: può essere quello di un viso deformato da un incidente stradale o quello di un volto bendato, al quale una pallottola (per condanna alla fucilazione) viaggia spietatamente incontro. La filosofia da quattro soldi del commento è, a dir poco, patetica...
MEMORABILE: Lo stuntman che tenta -con l'auto- di scavalcare (inutilmente) un fiume lungo un miglio...
Barboso e assai datato nell'era di Rotten e Ogrish (ma alcune sequenze il loro effettuccio continuano a farlo eccome), ma almeno autentico per la sua quasi totalità, contrariamente al resto della quadrilogia. L'edizione italiana curata da Polselli è differente da quella originale. Il sussiego necrofilo e la tentazione apocalittica abbondano. Confezione dubbia e orribile, almeno quanto il fascistoide commento che specula cinico e baro sul truce campionario mostrato: perché per parlare di morte bisogna giocoforza screditare così la vita?
Impietoso e privo di qualsivoglia morale (nonostante le considerazioni sulla vita e la morte dell'irritante e ipocrita commento fuori campo), il film snocciola una serie di atrocità assortite che ancora oggi fanno un certo effetto. La vhs mostra un bambino morto in guerra in copertina (che delicatezza..) e altre scene atroci del documentario sul retro. Sadico e raccapricciante, solo per spettatori cinici e distaccati.
Che dire, la curiosità è forse la caratteristica che maggiormente ci contraddistingue dagli animali; tranne forse dalle scimmie, che condividono gran parte del nostro DNA e guarda caso sono notoriamente curiose. Insomma questi pseudo-documentari personalmente li trovo quasi tutti uguali, tutti stupidotti nella stessa maniera... questo però non significa che abbia resistito alla tentazione di sorbirmene un certo qual numero. In una parola? Curioso.
Con gli scarti del primo fortunato capitolo è stato rapidamente confezionato questo "n. 2" piuttosto inferiore al primo per la scarsità di vere e proprie scene sensazionalistiche di forte impatto (che lo spettatore desidera da questo genere cinematografico). Ritmo alquanto sonnacchioso ma dotato di commento adeguato: un prodotto riuscito a metà che però non lascia alcun segno. In Italia usci la videocassetta facendo si che la pellicola - negli anni – si sia divulgata di più rispetto al predecessore (che da noi uscì solo al cinema).
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- grazissime a tutti!
mentre attendo le risposte di alessio e di schwartz, torno un attimo su questo flano
per chiarire che il menù delle scene non è propriamente identico a quello del flano da me ritagliato allora, e soprattutto che vi sono un paio di passaggi ingannevoli e fregnacciari:
-in alcuna versione del film vi sono scene di "pasti cannibaleschi", come promesso nella prima riga
-né vi sono esplicite immagini di vivisezioni (promessa della seconda riga): le scene riguardanti gli esperimenti sugli animali sono tutto sommato abbastanza sobrie: vi si vedono semplici iniezioni di non si sa quale sostanza su scimmie e topi, ma alcuna vivisezione.
-non è nemmeno chiaro cosa sia la "cura primitiva" del tumore cui si fa riferimento nella sesta riga: nel film v'è semplicemente una biopsia e un'autopsia su un malato di cancro all'intestino: vediamo quest'ultimo rimosso per metri, ulcerato e pieno di metastasi. non vi si fa cenno alcuno a cure, specialmente primitive.
mi sa che a questo punto una bella incursione in emeroteca per un raffronto all'americana col flano di allora ci sta tutta. - ...intanto ho ricevuto risposta da alessio circa l'uscita in sala: il film ha ottenuto il nulla osta di programmazione il 5 ottobre 1982 (n. 78137), quindi la prima proiezione pubblica è sicuramente avvenuta di lì a poco, o verso fine ottobre o nelle idi novembrine. personalmente escluderei l'uscita in dicembre. al più tardi è uscito nelle sale nel gennaio 1983. domani controllo in biblioteca tutte le uscite del corriere della sera della forbice temporale ottobre-novembre 1982 e gennaio-febbraio 1983.
- bravo deep, mi hai risparmiato una sfiancata bibliotecaria mica da ridere.
mi ha risposto alla mail la moglie di john alan schwartz, che è al momento in ospedale in seguito a una brutta caduta dalle scale. gli porterà la mia mail stampata e mi farà sapere circa l'affaire extra-carr nei prossimi giorni. così decapiteremo un altro toro. - Undying ebbe a dire:
Le sequenze delle fucilazioni sono da inserire nell'arco temporale che precede il 12 aprile 1980: quando Samuel Doe prese il potere, con un colpo di Stato, in Liberia, dopo avere ucciso, personalmente, il presidente Tolbert.
I fucilati sono, appunto, i seguaci e collaboratori del defunto Tolbert, condannati e legati ai pali dagli esecutori all'ordine di Doe.
Tali scene, assieme ad altre, sono le stesse che già erano apparse nel (meta) film dal titolo Las road to hell, inserito da Ruggero Deodato come nucleo portante del suo Cannibal holocaust.
dubito seriamente che possano essere le medesime. non solo perché per come le si vedono nel finale del documentario, il montato e i pov sono profondamente diversi, ma per questioni eminentemente temporali: la pubblica esecuzione dei membri dell'amministrazione di tolbert ha avuto luogo il 22 aprile del 1980, cannibal holocaust è stato realizzato un anno e mezzo prima e la prima è comunque datata 7 febbraio 1980... per cui la curiosità in oggetto mi sembra erronea...Ultima modifica: 12/04/14 08:37 da Zender - brutte nuove. ho provato a riscrivere a schwartz circa l'affaire carr discusso nella disamina tra le diverse versioni. mi ha risposto di nuovo la moglie, dandomi la ferale notizia che da allora john non si è più ripreso, aggravandosi progressivamente. al momento è ancora in ospedale.
- Deepred89 ebbe a dire:
Il film nel mese di dicembre era sicuramente nelle sale. Posto un trafiletto trovato sull'archivio de La stampa, datato 15 dicembre 1982:
sono reduce da 4 ore e mezzo in emeroteca passate a spulciare minuziosamente tutti i corriere della sera di
settembre ottobre novembre dicembre 1982
e gennaio febbraio marzo 1983.
nonostante la data del nulla osta fornitami da alessio di rocco e il trafiletto postato da deep, non ho trovato il flano che avevo ritagliato a suo tempo. non raccapezzandomici, sono andato a controllare i 4 semestri 1982 e 1983 delle segnalazioni cinematografiche: il film è valutato pastoralmente nel secondo semestre dell'83. per cui ritagliai il flano dal cds nella primavera o estate dell'83. martedì prossimo controllo i quotidiani a partire da aprile, ma credo a questo punto che il film abbia avuto diverse programmazioni da regione a regione.
cercandolo ho in compenso trovato tra le lacrime un sacco di belle chicchette che posterò a breveUltima modifica: 3/10/23 20:08 da Schramm - Nessuno dei tre era il ritaglio che avevo io (per la legge dei grandi numeri uno dei 20 quotidiani della forbice temporale è mancante e il mio di allora stava sicuramente lì), che era grande più del doppio e con molte più voci nel tamburino del tra l'altro vedrete, ma comunque eccolo qua in triplice forma. A Milano il film uscì il 24 giugno 1983, anticipato da una fanfara di prossimamente tre quattro giorni prima. Tenne botta fino al 10 luglio. L'11 venne scalzato da Borotalco. Un più che discreto periodo, dato il periodo.
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I due "minori":
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