Le avventure di Rin Tin Tin - Serie TV (1954)

Che dire della marcetta della sigla, di Rusty ("Iu-hu, Rinty!"), del tenente 'Rip' Master, del sergente 'Biff' O'Hara? E di Rin Tin Tin, "canino" ma sistematico "deus ex machina"? Ci fosse da aggredire un cattivo, o da correre a chiedere aiuto ci pensava lui. Nella loro frequente ingenuità, episodi godibili.

Mitica serie televisa che ha segnato l'infanzia di molti, realizzata con grande cura, mettendo insieme ingredienti di sicura presa sul pubblico: West di frontiera ed interazione tra bambino e cane capace di imprese spettacolari. Inevitabilmente ingenua vista con gli occhi di oggi, ma ancora capace di divertire lo spettatore. Godibile.

Due mascotte per Fort Apache: un orfanello adottato dall'esercito e il suo pastore tedesco sempre pronto a correre in aiuto e a risolvere le situazioni più pericolose. L'ingenuità delle storie, la serialità dei plot, il manicheismo e gli stereotipi nel descrivere il far west non traggano in inganno: la serie tv è magnetica grazie alla più esplosiva miscela che si possa concepire: bambino + animale amico + avventura + militari. Insomma, tutto quello che riesce a incollare un pubblico infantile davanti allo schermo. Ed è piacevole per tutti.

Cult. Indipendentemente dal fatto che per il pubblico di oggi questa serie appaia un po' troppo buonista ed ingenua, rimane comunque una pietra miliare della storia della televisione. Il cane Rin Tin Tin è diventata oramai un'icona e ogni episodio nella sua semplicità offre sempre qualcosa.

Quando ero piccolo vedevo con piacere questo serial, incentrato sull'amicizia fra un bambino, (Rusty) adottato dai soldati nordisti di Fort Apache e il pastore tedesco Rin Tin Tin. Purtroppo, col tempo, le trame hanno incomiciato a darmi il voltastomaco, perché nella maggior parte degli episodi si dipingevano gli indiani come dei cattivi che volevano scendere sempre in guerra. Certo, era il tempo dei film sui pionieri del west, dei film di John Wayne e John Ford, ma mettere in testa ai bambini che indiano significa nemico era ed è molto triste.

Da piccoli s'era di bocca buona, e ci si divertiva anche con Rin Tin Tin. Con gli anni avendo sviluppato un'invincibile (e del resto sovente ricambiata) avversione per i cani, saremmo disposti piuttosto ad unirci agli apaches che a risorbirci un telefilm che, oltretutto, era già vecchio al tempo della nostra infanzia (beata ingenuità). Il compositore della colonna sonora è il babbo di Tom Scott, valoroso e poliedrico sassofonista autore anche di fortunate colonne sonore.

In un periodo in cui il western era uno dei generi principe e non solo al cinema, l'idea di realizzare un telefilm che unisse le tematiche classiche del genere a un sano rapporto bambino-animale (nel caso specifico l'animale era uno splendido pastore tedesco) fu semplicemente geniale. La semplicità della struttura non deve sviare l'attenzione da quelli che in realtà furono i risultati e il gradimento del pubblico, grande e piccino. Capostipite di un genere che negli anni a venire produrrà telefilm come Furia e tanti altri.