Un'occhiata la merita di sicuro questo "eco-vengeance" dal sapore filoindiano e boormaniano, pregno di atmosfere sciamaniche e rafforzato da un ottima fotografia e da location nature del New Mexico.
E certo che dal regista di
Papà abbaia piano e
Appartamento al plaza(ma
Love story resta uno dei miei personal cult), non mi aspettavo un film così "denso", con un inizio che omaggia le rocce "antropomorfe" di
Picnick ad hanging rock(bellissima la fotografia di Charles Rosher jr), e proietta in una dimensione da "horror" nativo, che si riscontra solo in
Profezia,
Sfida a white buffalo e
Poltergeist 2.
Il film funziona anche sul lato "animal attack", con i pipistrelli vampiro davvero schifosi e spaventosi(merito di Carlo Rambaldi), che volano a frotte verso lo schermo, attaccano una comitiva di cristiani che campeggia di notte(scena piuttosto cattivella e feroce,con ottimo climax horror, che mostra l'Hiller "catastrofico" di
Wagons lits)e portano la peste bubbonica.Gli attacchi sono dosati, ma comunque ben realizzati.
Scorci di cinema visionario alla Peter Weir(il fantasma dello sciamano, il finale nella tana-grotta dei bats)e momenti di commedia logorroica(l'ex missionario).
Menzione speciale per David Warner, dopo quella del fotografo nel
Presagio, saggio, ma al contempo fanatico, ammazzavampiri. Da riscoprire.