La vendetta - Aftermath - Film (2017)

La vendetta - Aftermath
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dramma che corre su doppio binario e ruota intorno alle conseguenze (“Aftermath” è non a caso il più calzante titolo originale) di una tragica collisione aerea, verificatasi - nella storia vera a cui si fa riferimento – il 1° luglio 2002 sopra Überlingen, in Germania. Da una parte un capo-cantiere (Schwarzenegger) che nell'incidente ha perso in un sol colpo moglie, figlia e pure nipote sul punto di nascere, dall'altra il controllore di volo (McNairy) indirettamente responsabile (difficile stabilire fino a che punto) del disastro. Due modi diversi di vivere lo stesso evento, che però distrugge due esistenze non del tutto dissimilmente. Ed è forse sulla strana comunanza che associa persone...Leggi tutto colpite dal dramma in modo solo apparentemente opposto che si basa lo spunto migliore del film, per il resto prigioniero di una difficoltà oggettiva nel far procedere la storia nel ricercato obiettivo di normalizzare ogni atteggiamento quanto più possibile riconducendo buona parte del dolore al silenzio. Roman (Schwarzenegger), chiamato a un ruolo antitetico rispetto a quelli che sono i suoi celebri trascorsi action, si fa crescere la barba bianca e regge con onestà e autenticità la parte ma probabilmente, per dare un vero senso a un film che sull'interpretazione fonda la sua resa, ci voleva qualcuno di più adeguato. Certo, il film avrebbe incuriosito meno ed è chiaro che un buon numero di spettatori vi assisteranno per vedere l'ex Terminator alle prese con il dramma più nero, da combattere questa volta senza la prevedibile vendetta a colpi d'arma da fuoco che il titolo italiano tende a suggerire inciampando pure in fastidiosi svelamenti. L'età avanza, più saggio accostarsi a un altro tipo di cinema in cui mostrare di saper recitare anche senza esibire i muscoli (anzi, semmai il deretano in una sfuggente scena sotto la doccia). Buona la performance della controparte: McNairy mostra una frustrazione che è concepita meno banalmente, ma il rapporto con moglie e figlio non va molto oltre anche per colpa di una regia ingessata, che affronta troppe scene senza curarsi di mantenerle vive. A congiungere le due vite soprattutto la figura - decisamente secondaria e insignificante - della bella giornalista impegnata a scrivere un libro sulla vicenda. Ma è un aggancio posticcio, che torna utile nel finale e altrimenti piuttosto evanescente. Restano nella memoria lo sguardo intenso di Schwarzy, la difficoltà del suo Roman nel capire come affrontare in modo corretto il "post", l'ingenua ma ossessionante pretesa che qualcuno gli chieda semplicemente scusa. Suscita tenerezza, e per un colosso di quasi due metri non era cosa facile, gliene va dato atto. In un film così intimista indispensabile l'apporto delle musiche, sufficientemente avvolgenti.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/07/17 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 10/08/17
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Rambo90 5/07/17 00:39 - 7661 commenti

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Dramma inusuale per Schwarzenegger, ispirato a una storia vera e dalla sceneggiatura sofferta che fa affiorare abbastanza bene il senso di dolore del protagonista. Peccato che la storia non cresca poi come dovrebbe nella seconda parte, facendo prevalere un senso di incompiuto, anche dopo il climax che dovrebbe far impennare il finale. Comunque Arnold se la cava bene in un ruolo diverso, così come il resto del cast, in primis l'ispirato McNairy. Regia un po' piatta.

Daniela 6/07/17 16:04 - 12606 commenti

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In procinto di diventare nonno, Schwarzy perde moglie e figlia in un disastro aereo. La sua vita è distrutta, come pure quella del controllore di volo ritenuto responsabile dell'incidente... Titolo italiano fuorviante: non si tratta di un film d'azione ma intimistico sulla dolorosa elaborazione del lutto. Schwarzy cerca solo qualcuno che gli chieda scusa e, se si vuole individuare un "cattivo" nella vicenda, bisognebbe cercarlo dalle parti della compagnia aerea ed i suoi legali. Finale che può lasciare perplessi, ma è coerente con la scelta dimessa e antispettacolare adottata dalla pellicola.
MEMORABILE: L'incontro con i legali della compagnia aerea e l'offerta di risarcimento, offensiva per i modi con i quali è formulata

Capannelle 11/07/17 23:50 - 4394 commenti

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Ispirato a un episodio vero ma completamente americanizzato per esigenze di copione, è un film che non vuole utilizzare le solite leve del genere ma anche poco capace di dare svolte soddisfacenti al progredire degli eventi. Il conflitto viene circoscritto ai due protagonisti, lasciando fuori molto del resto e Schwarzenegger e McNairy offrono una prova sentita ma in definitiva senza infamia e senza lode.

Galbo 4/08/17 06:44 - 12372 commenti

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Forse impensabile nella prima parte della carriera di Schwarzenegger un film intimista come Aftermath. Sebbene presumibilmente penalizzato da un budget limitato, il film descrive abbastanza bene da un lato la difficile elaborazione di un lutto, dall'altra i sensi di colpa legati allo stesso evento. L'attore austro americano è evidentemente il nome forte del cast e se la cava bene, ma non va sottovalutata la prova intensa del coprotagonista, il bravo Scott McNairy. Peccato che i dialoghi siano molto spesso banali. Non male nel complesso.

Taxius 16/12/18 16:15 - 1656 commenti

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Tratto da una storia vera accaduta in Russia, il film racconta il dramma di un uomo e la sua voglia di vendetta contro chi, per negligenza, ha causato la morte della sua famiglia. Classico film americano che americanizza e banalizza fatti di cronaca avvenuti in altri stati. Storia particolarmente pesante con uno Schwarzy in versione drammatica che non sembra proprio a suo agio. Da segnalare che il titolo italiano è fuorviante: Aftermath è un film drammatico che nulla ha a che vedere con l'action.

Rigoletto 27/01/20 09:50 - 1785 commenti

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In seguito a un incidente aereo, un immigrato ucraino perde la famiglia: tutto ciò che gli resta è dolore e ricerca del colpevole. Toccante! Siamo abituati a vedere Schwarzenegger rompere il grugno a mezzo mondo, ma qui piegato dal lutto, offre un contributo di prima classe, assolutamente fondamentale a un film valido già di per sé, supportato da un regia robusta e convinta. Di buon spessore anche la prova di Scoot McNairy, lacerato dai sensi di colpa.
MEMORABILE: La scena finale.

Zoltan 29/06/20 15:54 - 201 commenti

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Stupisce vedere per una volta Schwarzenegger in un film così intimista; per certi versi proprio la parte del dramma umano (sia di chi ha perso la famiglia nell'incidente aereo sia di chi ahilui l'ha causato) rappresenta la componente più interessante della pellicola. Il problema è la sceneggiatura, che ha alcune cadute di tono che lasciano un certo amaro in bocca. Film interessante ma non certo memorabile.

Marchcav 24/07/20 23:37 - 10 commenti

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Ispirato a una storia vera, si rivela un dramma modesto sorretto da valide interpretazioni, diretto con anonima cura e adornato da fotografia e musiche di buon mestiere. Una prima parte discreta non sfocia in un climax sufficiente nella seconda e la mancanza di scene d'impatto si fa sentire. Un maggior approfondimento dei personaggi secondari avrebbe giovato al risultato finale, comunque passabile.

Anthonyvm 25/08/20 21:34 - 5615 commenti

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A dispetto del titolo italiano e della presenza di Schwarzenegger, non si tratta del solito revenge-movie all'azione. Curiosamente il film è condotto in maniera talmente sobria che il fatto di cronaca su cui si basa sembra più romanzesco della pellicola stessa. Il dolore di un uomo rimasto senza famiglia e i sensi di colpa di chi ha provocato una tragedia: due drammi paralleli che finiranno per scontrarsi. Il ritmo è decisamente lento, ma viene sostenuto bene dalla convincente prova dei due protagonisti. Peccato che l'inutile sottofinale, fuori luogo, banalizzi l'intera struttura.
MEMORABILE: Il campo disseminato di cadaveri e di rottami dell'aereo; L'odiosa freddezza dei legali della compagnia aerea; Il confronto fra Schwarzy e McNairy.

Puppigallo 6/07/21 09:19 - 5251 commenti

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Dolore, angoscia e un crescente rancore la fanno da padrone in questa pellicola, che presenta una tragedia vissuta dai due protagonisti, entrambi segnati indelebilmente, ma in modo diverso. Lo stato d'animo è descritto in maniera piuttosto convincente, ma il film non decolla mai, impaludato proprio in quell'eccessivo piagnisteo, commiserazione e annullamento della vita dei due. La pesantezza si fa inesorabilmente sentire; e l'ultima parte, epilogo compreso, sono abbastanza prevedibili, visto l'accaduto. Si può vedere, ma non lascerà particolari tracce, se non una certa stanchezza.
MEMORABILE: Le  frasi simili dei protagonisti "Io voglio solo che qualcuno chieda scusa". "Io voglio solo la mia prescrizione"; Per chi suona il campanello.

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