La tivù di Fellini - Corto (2003)

Strano, curioso. Spezzoni (oltre mezzora di durata) girati sul set di Ginger e Fred, mirati a rappresentare la stupidità della televisione e la sua capacità di oppressione nella vita di tutti noi. Si vedono brani poi inseriti nel film (come la Pozzi che fa la pubblicità all'olio), altri finiti ma non montati, altri solo girati (si sente la voce di Fellini che suggerisce le battute). Irrisione a tutto tondo: telefilm, pubblicità, cantanti, telequiz, santoni e veggenti... ma la realtà si è rivelata pure peggiore.

Montaggio di un sacco di spezzoni scartati che Fellini avrebbe dovuto inserire nel film Ginger e Fred, tutti realizzati allo scopo di analizzare e parodiare la tv commerciale italiana che ormai si era imposta. Le scene scartate sono spesso grezze, con le indicazioni al megafono di Fellini che talvolta suggerisce battute e indica agli attori come muoversi. La qualità di queste scene è alta: Fellini aveva capito già come sarebbe cambiata la televisione, semplice contenitore di pubblicità e fornitrice di un intrattenimento che tale non è.

Il materiale di partenza è davvero molto interessante e poteva dare origine a un'opera memorabile che poteva illustrare la preveggenza di Federico Fellini quando girava Ginger e Fred. Peccato che il modo di raccontare scelto da Sanguineti sia più incentrato sul far vedere quanto lui sia arguto, colto e geniale che non sul valorizzare i materiali che ha avuto a disposizione. Un'occasione mancata.