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TITOLO INSERITO IL GIORNO 29/11/07 DAL BENEMERITO MARKUS
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Modo - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Markus, Homesick, Herrkinski, Pinhead80 - Gravemente insufficiente!:
Luchi78, B. Legnani, Taxius
Maestrina veneta si trasferisce a Roma per farsi maritare dal suo scapestrato fidanzato romano con la fissa di imitare Tony Manero. Una volta a destinazione, sarà adottata da una strana famiglia… De Sisti, con pochi mezzi (e si vede, location di uno squallore inaudito), mischia le carte della commedia sexy - ormai alle corte - alla moda della "disco-music" (generò qualche filmetto). L'impasto a grandi linee funziona nella misura in cui, con tale titolo, è bene non aspettarsi molto. Le danzereccie musiche di Cipriani faranno cadenzare il piedino!
L'ho trovato ben più scadente del predecessore in cui era protagonista una Villani molto più audace e trasgressiva. Crocitti riveste un ruolo di poco interesse (a tutti gli effetti fa il fesso della situazione), per non parlare di Mario Frittella che riesuma un Tony Manero versione "fattissimo". La trama, totalmente inverosimile, ha un finale di una tristezza indicibile. Trash totale, senza risate e senza erotismo.
Non siamo tra i banchi di scuola e l’unico aggancio a La supplente è Carmen Villani, ex maestra (non più modenese ma veneta) convertitasi a serva-padrona. La sua simpatia e l’innata vis erotica che tocca l’acme in un fulmineo nudo integrale sono refugium peccatorum per una commedia floscia a livello di divertimento e caratterizzazioni (improduttivi a tal scopo il satiro di casa Mulè e il babbeo Crocitti) e contagiata dalla celeberrima febbre disco-music di John Travolta. Mezzo pallino in più solo per l’assenza della volgarità in cui si poteva incorrere.
MEMORABILE: La Villani in pose sexy da modella per l’imbrattatele Francisco Cecilio.
Al di là del fatto che nulla ha a che a fare con La supplente, è di uno squallore mica da ridere. Girato con due lire (si pensi all’arresto in flagranza, senza che si veda la Polizia o il parlatorio del carcere reso tale dall’ombra di una maglia a quadrati). Recitazione (?), trama e sceneggiatura sono dello stesso livello. Cipriani ricicla perfino "Anonimo Veneziano"! Da evitare con cura.
La supplente va in città è di uno squallore allucinante e di qualità infima, tenendo anche conto del genere a cui appartiene. La trama è inesistente, ma per questi film è un fattore secondario e si può anche farne a meno: ci si accontenta di qualche barzelletta e di qualche nudità, che però qui mancano totalmente. Il finale è di una tristezza unica (in senso negativo ovviamente) e le musichette sono l'unica cosa minimamente decente. Da evitare anche se siete appassionati del genere commedia sexy.
Titolo truffaldino che vorrebbe richiamare il pubblico del precedente La supplente; nel film infatti la Villani interpreta un altro personaggio (una sorta di colf tuttofare) e la pochade si svolge tra un negozio di intimo a conduzione familiare, la casa dei proprietari e la discoteca dove balla il fidanzato (un emulo romano di Travolta). Nulla esula da altri epigoni della commedia pecoreccia, tra nudi vari, guardoni, corna e via dicendo, non fosse per una ost che sfrutta la febbre della disco-music; si ride poco e la parte sexy è blanda.
La protagonista si reca a Roma per sposare il suo amato non incline all'idea. Rispetto al primo film è più pecoreccio e vicino alla commedia sexy tradizionale. Il titolo non ci azzecca molto visto che di studenti e professori non v'è traccia (tranne per la Villani, ex maestra diventata da modenese a veneta). Azzeccata la colonna sonora di Cipriani con spruzzate dance. In fin dei conti non è poi così male...
La "supplente" va in città per farsi sposare dal suo uomo, ma finisce per irretire una famiglia borghese padrona di un negozio di abbigliamento. La commedia sexy all'italiana sposa il fenomeno del travoltismo in un film tra i più anonimi e noiosi dell'intero genere. Le lunghe sequenze girate in discoteca sono un riempitivo utile solo ad allungare il metraggio e spezzano oltremodo un ritmo di per sé già fiacco. Tranne la generosa Villani e il simpatico Crocitti manca un cast in grado di dare un senso alle solite sbirciate dalla parete.
Josele Román HA RECITATO ANCHE IN...
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*Lorenza Biella: Carmen Villani
*Roberto Del Giudice: Vincenzo Crocitti
*Noemi Giufuni: Josele Román
*Michele Kalamera: Francisco Cecilio
*Adriana De Roberto: María Luisa Ponte
Francesco Mulé si doppia da sé
Doppiaggio eseguito presso la Fono Roma con la collaborazione della S.A.S. - Il passaggio televisivo su Italia 1 (notte tra il 2 e il 3 ottobre 2009) proponeva il film in versione panoramica 1.85:1.
Il master è datato e sono presenti varie spuntinature, ma nel complesso può dirsi discreto (anzi: questa cosa della pellicola invecchiata rende il film ancora più affascinante, a mio avviso).
Purtroppo il film si ferma a 88 minuti, anche se sono presenti scene abbastanza audaci (riguardanti appunto la Villani): da una visione disincantata il master sembra uncut (non sono presenti tagli o salti nella traccia audio) anche se imdb riporta una durata della versione INTEGRALE pari a 98 minuti.
Qualcuno ha una versione più lunga di quella passata su Mediaset?
Sotto: qualche immagine dalla versione Mediaset
Ultima modifica: 5/10/09 20:57 da Undying - Nella scena con Carmen Villani al mercatino (minuto 41) è visibile, sullo sfondo il cartellone di Gardenia, il giustiziere della mala, di Domenico Paolella, realizzato qualche mese prima de La supplente va in città... e in programmazione nei cinema romani mentre giravano il film.
- Il tema principale del film è composto dal M° Stelvio Cipriani: il brano s'intitola To be the one your love e si basa sulle ariose ritmiche "disco" tipiche di quel periodo (e a cui il film attinge, visto che nella pellicola in oggetto il fidanzato di Carmen Villani è una sorta di "Tony Manero" di borgata).
Ecco il brano (*):
http://www.youtube.com/watch?v=lgxPyVcq-EM
(*) inserito anche nella versione VHS marca "KINEO VIDEO" di AVERE VENT'ANNI (scena del ballo con juke-box della Carati e Guida all'interno del bar della pineta).Ultima modifica: 8/05/12 21:40 da Markus - La benemerita Beat records ha tirato fuori dal cilindro magico l’inedita colonna sonora de LA SUPLLENTE VA IN CITTA’. La colonna sonora del film fu musicata dal M° Stelvio Cipriani che per l’occasione e visti i tempi attinse a piene mani al fenomeno “disco” con sintetizzatori e ariosi archi. Gran bella uscita questa!
http://www.beatrecords.it/shop.asp?lingua=i&idprodotto=DDJ027&uscita=prox
Ultima modifica: 20/05/13 16:01 da Zender - Markus ebbe a dire:
La benemerita Beat records ha tirato fuori dal cilindro magico l’inedita colonna sonora de LA SUPLLENTE VA IN CITTA’. La colonna sonora del film fu musicata dal M° Stelvio Cipriani che per l’occasione e visti i tempi attinse a piene mani al fenomeno “disco” con sintetizzatori e ariosi archi. Gran bella uscita questa!
http://www.beatrecords.it/shop.asp?lingua=i&idprodotto=DDJ027&uscita=prox
Colonna sonora che non conosco ma come al solito grandi chicche sfornate dalla Beat - Ricevuto il CD e, preso atto che i titoli di testa non sono presenti perché è un tema scritto l'anno prima del film e inserito come extra solo in fase di montaggio, resta tutto il resto (e non è poco) che la benemerita Beat Records ha reso disponibile. Se vi piacciono la "disco" e le ariosità dell'easy listenging elettronico del periodo 1978/80, questo è il CD per voi! Cipriani ha saputo ancora una volta servirsi di moog, sinth, archi e ampi suoni orchestrali per dare slancio e gioia al film. La colonna sonora è certamente migliore della pellicola.
